lunedì 24 dicembre 2012

Interrogazione sul ridimensionamento del Centro di Meccanizzazione Postale di Brescia. Esuberi del personale di 244 unità nel CMP e di 120 postini nelle zone di recapito di Brescia città e provincia.


Poste Italiane:U.P. di Brescia C.M.P.
Atto Camera





Interrogazione a risposta scritta 4-19311
presentata da
RAFFAELE VOLPI
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

VOLPI. - 
Al Ministro dello sviluppo economico.
 - Per sapere - premesso che:

il processo di razionalizzazione messo in atto dalla società Poste italiane prevede che i centri di meccanizzazione postale (CMP) siano ridotti entro il 2014 dagli attuali 21 a 10;

da notizie di stampa si apprende che il centro di Brescia, che smista anche la posta di Bergamo e Mantova, sarebbe tra le vittime di questi tagli, che porterebbero ad una riduzione dell'organico di tale centro, pari al 22 per cento;

gli esuberi di personale conseguenti a tale razionalizzazione ammonterebbero a 244 unità, ai quali andrebbe aggiunto il taglio di 120 postini tra città e provincia;

la scelta di Poste italiane appare poco razionale, anche alla luce del fatto che il vicino scalo di Montichiari consente ogni giorno lo scambio di un elevato numero di effetti postali, che ora sarebbero dirottati sul Centro di meccanizzazione postale di Milano Roserio e su quello di Verona, con evidenti ricadute negative in termini di disservizi per gli utenti del territorio bresciano;

va altresì ricordato che il Centro di meccanizzazione postale di Brescia assicura oggi elevati standard di qualità e quantità del servizio di smistamento postale, come dimostra il fatto che tale centro si ponga ai vertici della graduatoria diposte italiane -:

come il Ministro intenda intervenire, per evitare che le decisioni assunte da Poste italiane spa arrechino disagi agli abitanti dei territori attualmente serviti dal Centro di meccanizzazione postale di Brescia e al fine di garantire ai cittadini bresciani l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto dell'accordo per l'espletamento del servizio postale universale. (4-19311)

http://www.filpsindacatoposte.it

mercoledì 19 dicembre 2012

tribunale amministrativo lazioIl Tribunale Amministrativo del Lazio ha nominato il Commissario ad Acta con sentenza n.9465 del 16 dicembre 2012 nella persona del Direttore dell’ufficio postale di Girifalco per l’esibizione dei documenti della pianta organica di Poste Italiane e, in particolare, del documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi dell’art. 4, d. l. 626/1994 e successive modifiche relativo all’ufficio cui è stato addetto ai fini di quanto previsto dall’art. 3, d. lgs. 368/2001, punto d).
Il lavoratore ex CTD/ricorrente è assistito dal legale di questa Organizzazione Sindacale F.I.L.P., Avv.Aldo Augusto Bellitti, per la trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato.

LA CLAUSOLA DI OPPOSIZIONE DEL TERMINE AL CONTRATTO DI LAVORO DA PARTE DELLE IMPRESE CHE NON ABBIANO EFFETTUATO LA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E’ DA CONSIDERARSI NULLA PER CONTRARIETA’ A NORMA IMPERATIVA E IL CONTRATTO SI CONVERTE A TEMPO INDETERMINATO (Sent. Cass. N.5241 del 2 aprile 2012).

Giuseppe Giordano

mercoledì 12 dicembre 2012

Ecco come si vince un ricorso contro Poste Italiane


Con la sentenza n.1154 del 23 novembre 2012 del Tribunale Civile di Brescia – Sez. Lavoro il sig. Andrea De Biase, assistito dal legale di questa organizzazione sindacale FILP, Avv. Aldo Augusto Bellitti, ha vinto il ricorso contro Poste Italiane ed ha visto trasformato il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il Giudice ha riconosciuto che il 15% è stato computato sul numero complessivo di rapporti in essere, computando come una unità i contratti a tempo parziale, con l’inammissibile conseguenza che, laddove vi erano due contratti a tempo parziale del 50% e quindi una sola unità lavorativa ai fini del computo dell’organico aziendale, Poste Italiane – invece – ne ha computato due.
Giuseppe Giordano