ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A
RISPOSTA SCRITTA 4/05463
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 260 del 09/07/2014
Seduta di annuncio: 260 del 09/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 09/07/2014
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 09/07/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
·
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
·
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a
rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/07/2014
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-05463
Interrogazione a risposta scritta 4-05463
presentato da
CATALANO Ivan
testo di
Mercoledì 9 luglio 2014,
seduta n. 260
CATALANO. — Al Ministro
dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per
sapere – premesso che:
Poste italiane è uno società a controllo pubblico, alla cui guida è stato recentemente nominato Francesco Caio, subentrato come amministratore delegato del gruppo a Massimo Sarmi;
con numerose interrogazioni, rimaste quasi integralmente prive di risposta, l'interrogante ha denunciato gravissime criticità verificatesi durante la passata gestione, in particolare per quanto riguarda le strutture di tutela aziendale e la gestione delle risorse umane;
è in corso l’iter per procedere alla privatizzazione parziale della società, tramite la vendita del 40 per cento delle relative quote sociali;
CISL-SLP è il sindacato assolutamente maggioritario in Poste italiane, risultando ad essa tesserato oltre un terzo dei dipendenti, mentre il secondo sindacato in ordine numerico non raggiungerebbe neppure la metà di tale percentuale;
Mario Petitto, segretario di Cisl SLP, ha dichiarato in un'intervista pubblicata il 13 gennaio 2014 che «porremmo la questione della partecipazione dei lavoratori alle quote azionarie di Poste Italiane. Proprio nei giorni scorsi è andata in porto la privatizzazione dellaRoyal Mail, anche se lì si è trattato di un processo totale, nel senso che lo Stato non ha più il controllo delle Poste inglesi. In quell'occasione il 10 per cento delle azioni sono state conferite gratuitamente ai lavoratori»;
l'inchiesta dell'Espresso del 9 settembre 2005, denominata «Posto Prioritario», denunciante diffuse prassi clientelari nella gestione delle risorse umane nella società, si basa, tra l'altro, su un database interno alla società, un vero e proprio archivio contenente le segnalazioni, finalizzate all'assunzione o alla promozione di una serie assai corposa di nominativi, inoltrate da politici, cardinali e sindacalisti, al di fuori di qualsiasi canone di trasparenza e di pari opportunità;
il cessato amministratore delegato, Massimo Sarmi, risulta aver inoltrato 140 raccomandazioni;
nella medesima inchiesta, si legge che «il capitolo più delicato, in questa storia, è forse quello che riguarda il sindacato, controparte dell'azienda e nume tutelare dei lavoratori»;
per quanto riguarda specificamente le segnalazioni da parte dei vertici dei sindacati, si legge che «il cognome di Ciro Amicone, segretario generale della Uil Post, compare nel database 60 volte, legato ad assunzioni a tempo indeterminato, contratti di somministrazione lavoro o sviluppi di carriera», che «altrettanto attivo (80 presenze) è Carlo Ciancio, segretario generale Sailp (Sindacato autonomo italiano lavoratori postelegrafonici), il quale raccomanda R.P., secondo Poste Italiane «nipote della moglie di Ciancio, inserita dalla (società) Select su Napoli sportello dal 26 gennaio al 30 aprile 2005» che «il segretario della Cisl, Sabino Pezzotta, si interessa del signor P. C., la cui assunzione richiesta il 29 dicembre 2003 avviene a tempo indeterminato il 16 marzo 2004» che «in altri file spuntano i cognomi di Donatello Bertozzi, consulente politico della segreteria generale Cisl, Antonino Sorgi (segretario della Slp-Cisl), Mario Petitto (segretario generale Slp-Cisl) e Walter De Candiziis, segretario generale della Federazione autonoma italiana lavoratori postelegrafonici (Failp-Cisal)» e infine che «vero mattatore del database è Serafino Cabras, segretario generale dell'Ugl (Unione generale del lavoro), a quota 94 presenze. A suo nome, gli uomini di Poste Italiane hanno creato tabulati riassuntivi per tenere sotto controllo le pratiche. Sempre a suo nome viene stilata da Poste Italiane il 6 giugno 2005 una nota riservata che ha per oggetto i contratti di somministrazione delle signore B. M. e F. C. D. F.. E tracce della sua attività si trovano anche in un file definito «confidenziale», dove le pratiche a lui riconducibili sono suddivise in «assunzioni» e «sviluppo»;
come si apprende da fonti di stampa (v. ex pluribus, Il Fatto Quotidiano del 11 novembre 2013), la Cisl, oltre al suo ruolo sindacale, riveste anche quello di fornitore di servizi per Poste Italiane (oltre che per altri 700 tra Enti e Aziende pubbliche), attraverso la propria rilevante partecipazione di FINLAVORO nella società EUSTEMA;
fonti giornalistiche (v. ex pluribus, Il Foglio del 25 novembre 2009) hanno denunciato l'esistenza di una evidente intesa con connessa spartizione di potere all'interno della società, tra Massimo Sarmi e CISL – SLP;
l'interrogante già l'11 marzo 2014 in Commissione Trasporti, durante l'audizione del viceministro Morando, ha denunciato l'impropria commistione azienda – sindacati –:
se quanto premesso corrisponda al vero;
quali verifiche e iniziative siano state adottate a seguito dell'inchiesta giornalistica di cui in premessa, e quale sia il loro esito;
se intenda valutare l'assunzione di iniziative, anche normative, per evitare il conferimento di ruoli dirigenziali a soggetti che rivestono importanti ruoli sindacali o l'assunzione di loro familiari;
se il Governo non ritenga che sussistano rischi di conflitto di interesse tra l'attività sindacale della CISL all'interno di enti e società pubbliche e l'attività imprenditoriale svolta dalla stessa CISL a favore dei medesimi soggetti;
quali iniziative intenda adottare Governo per assicurare che la gestione delle risorse umane in Poste italiane sia legata a criteri meritocratici;
come il Governo valuti l'ipotesi di assegnazione di quote sociali ai dipendenti. (4-05463)
Poste italiane è uno società a controllo pubblico, alla cui guida è stato recentemente nominato Francesco Caio, subentrato come amministratore delegato del gruppo a Massimo Sarmi;
con numerose interrogazioni, rimaste quasi integralmente prive di risposta, l'interrogante ha denunciato gravissime criticità verificatesi durante la passata gestione, in particolare per quanto riguarda le strutture di tutela aziendale e la gestione delle risorse umane;
è in corso l’iter per procedere alla privatizzazione parziale della società, tramite la vendita del 40 per cento delle relative quote sociali;
CISL-SLP è il sindacato assolutamente maggioritario in Poste italiane, risultando ad essa tesserato oltre un terzo dei dipendenti, mentre il secondo sindacato in ordine numerico non raggiungerebbe neppure la metà di tale percentuale;
Mario Petitto, segretario di Cisl SLP, ha dichiarato in un'intervista pubblicata il 13 gennaio 2014 che «porremmo la questione della partecipazione dei lavoratori alle quote azionarie di Poste Italiane. Proprio nei giorni scorsi è andata in porto la privatizzazione dellaRoyal Mail, anche se lì si è trattato di un processo totale, nel senso che lo Stato non ha più il controllo delle Poste inglesi. In quell'occasione il 10 per cento delle azioni sono state conferite gratuitamente ai lavoratori»;
l'inchiesta dell'Espresso del 9 settembre 2005, denominata «Posto Prioritario», denunciante diffuse prassi clientelari nella gestione delle risorse umane nella società, si basa, tra l'altro, su un database interno alla società, un vero e proprio archivio contenente le segnalazioni, finalizzate all'assunzione o alla promozione di una serie assai corposa di nominativi, inoltrate da politici, cardinali e sindacalisti, al di fuori di qualsiasi canone di trasparenza e di pari opportunità;
il cessato amministratore delegato, Massimo Sarmi, risulta aver inoltrato 140 raccomandazioni;
nella medesima inchiesta, si legge che «il capitolo più delicato, in questa storia, è forse quello che riguarda il sindacato, controparte dell'azienda e nume tutelare dei lavoratori»;
per quanto riguarda specificamente le segnalazioni da parte dei vertici dei sindacati, si legge che «il cognome di Ciro Amicone, segretario generale della Uil Post, compare nel database 60 volte, legato ad assunzioni a tempo indeterminato, contratti di somministrazione lavoro o sviluppi di carriera», che «altrettanto attivo (80 presenze) è Carlo Ciancio, segretario generale Sailp (Sindacato autonomo italiano lavoratori postelegrafonici), il quale raccomanda R.P., secondo Poste Italiane «nipote della moglie di Ciancio, inserita dalla (società) Select su Napoli sportello dal 26 gennaio al 30 aprile 2005» che «il segretario della Cisl, Sabino Pezzotta, si interessa del signor P. C., la cui assunzione richiesta il 29 dicembre 2003 avviene a tempo indeterminato il 16 marzo 2004» che «in altri file spuntano i cognomi di Donatello Bertozzi, consulente politico della segreteria generale Cisl, Antonino Sorgi (segretario della Slp-Cisl), Mario Petitto (segretario generale Slp-Cisl) e Walter De Candiziis, segretario generale della Federazione autonoma italiana lavoratori postelegrafonici (Failp-Cisal)» e infine che «vero mattatore del database è Serafino Cabras, segretario generale dell'Ugl (Unione generale del lavoro), a quota 94 presenze. A suo nome, gli uomini di Poste Italiane hanno creato tabulati riassuntivi per tenere sotto controllo le pratiche. Sempre a suo nome viene stilata da Poste Italiane il 6 giugno 2005 una nota riservata che ha per oggetto i contratti di somministrazione delle signore B. M. e F. C. D. F.. E tracce della sua attività si trovano anche in un file definito «confidenziale», dove le pratiche a lui riconducibili sono suddivise in «assunzioni» e «sviluppo»;
come si apprende da fonti di stampa (v. ex pluribus, Il Fatto Quotidiano del 11 novembre 2013), la Cisl, oltre al suo ruolo sindacale, riveste anche quello di fornitore di servizi per Poste Italiane (oltre che per altri 700 tra Enti e Aziende pubbliche), attraverso la propria rilevante partecipazione di FINLAVORO nella società EUSTEMA;
fonti giornalistiche (v. ex pluribus, Il Foglio del 25 novembre 2009) hanno denunciato l'esistenza di una evidente intesa con connessa spartizione di potere all'interno della società, tra Massimo Sarmi e CISL – SLP;
l'interrogante già l'11 marzo 2014 in Commissione Trasporti, durante l'audizione del viceministro Morando, ha denunciato l'impropria commistione azienda – sindacati –:
se quanto premesso corrisponda al vero;
quali verifiche e iniziative siano state adottate a seguito dell'inchiesta giornalistica di cui in premessa, e quale sia il loro esito;
se intenda valutare l'assunzione di iniziative, anche normative, per evitare il conferimento di ruoli dirigenziali a soggetti che rivestono importanti ruoli sindacali o l'assunzione di loro familiari;
se il Governo non ritenga che sussistano rischi di conflitto di interesse tra l'attività sindacale della CISL all'interno di enti e società pubbliche e l'attività imprenditoriale svolta dalla stessa CISL a favore dei medesimi soggetti;
quali iniziative intenda adottare Governo per assicurare che la gestione delle risorse umane in Poste italiane sia legata a criteri meritocratici;
come il Governo valuti l'ipotesi di assegnazione di quote sociali ai dipendenti. (4-05463)
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