lunedì 3 novembre 2014

Interrogazione rivolta al Ministro dello Sviluppo Economico sul taglio di 17-20 mila unità di personale considerato in esubero in Poste Italiane



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06673
presentato da
BRUGNEROTTO Marco
testo di
Giovedì 30 ottobre 2014, seduta n. 321
  BRUGNEROTTO e D'INCÀ. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   da diversi organi di stampa si apprende che secondo il nuovo piano industriale, che sarà presentato entro novembre prossimo, la ristrutturazione aziendale di Poste Italiane prevede il taglio di 17-20 mila unità di personale considerati in esubero;
   in seguito alla diffusione della notizia pubblicata dall'agenzia di stampa Radiocor, l'azienda ha replicato nel giro di poche ore affermando che le notizie che si stavano diffondendo, relative al piano industriale di Poste riportassero «numeri immaginari che creano solo inutili incertezze e allarmismi all'interno dell'azienda» e che quando il piano, orientato alla crescita e allo sviluppo del gruppo in un momento di forte competitività dei mercati, sarà definito nei dettagli verrà presentato ai sindacati per un confronto sereno e costruttivo;
   ma da quanto riportato da ilfattoquotidiano.itfonti interne all'azienda riferiscono che nel piano industriale, del gruppo, ancora in fase di elaborazione, c’è una riduzione importante del numero di dipendenti non precisamente quantificata ed anche un'ondata di demansionamenti finalizzai a contenere i costi in vista della quotazione in Borsa del gruppo pubblico;
   Poste italiane Spa è una società per azioni il cui capitale sociale è attualmente posseduto per il 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, che in base al contratto di programma stipulato con lo Stato, è tenuta a garantire il servizio universale fino al 2026 attraverso la sua rete di uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale;
   tale servizio disciplinato dall'articolo 3, decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, prevede che «è assicurata la fornitura del servizio universale e delle prestazioni in esso ricomprese, di qualità determinata, da fornire permanentemente in tutto il territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle isole minori e delle zone rurali montane, a prezzi accessibili all'utenza e che, «il servizio universale risponde alla necessità di assicurare alla generalità dei cittadini, su tutto il territorio nazionale, il diritto di fruire dei servizi postali in esso ricompresi, sulla base di determinati standard di  qualità e di tariffe orientate ai costi, sottoposti al controllo dell'Autorità di regolamentazione»;
   in molte zone del paese i piccoli uffici postali lavorano a giorni alterni per carenza di organico e Poste italiane non assume personale a tempo indeterminato preferendo utilizzare i lavoratori precari assunti a ciclo continuo allo scopo di non interrompere un servizio essenziale come quello del recapito della corrispondenza;
   già nel luglio del 2012 Poste italiane spa annunciava la chiusura di 1.156 uffici postali in tutta Italia, di cui 100 nella sola regione Calabria, un taglio in proporzione al numero degli abitanti assai più consistente rispetto ad altre regioni d'Italia se si considera che si prevedeva la chiusura di 174 sportelli in Toscana, 134 in Emilia e 96 in Campania;
   nella direttiva europea 6/2008 si riconosce che le reti postali anche se in zone rurali e scarsamente popolate soddisfano interessi pubblici rilevanti, consentono l'integrazione degli operatori economici con l'economia globale ed anzi, per il loro contributo alla coesione sociale, sono più necessari proprio in quelle aree –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti su esposti;
   se il Ministro interrogato non ritenga che, i tagli del personale previsti e le chiusure di uffici postali periferici in atto in tutta Italia da parte di Poste italiane, non comportino una limitazione di diritti dei cittadini di alcune aree del Paese e non limitino la capacità di mantenere degli standard minimi di qualità per il servizio universale, e quali azioni intenda intraprendere per far sì che Posteitaliane garantisca i suddetti standard minimi.
(4-06673)

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