sabato 9 novembre 2013

Compravendita immobiliare, il notaio è sempre necessario?


Codice Civile
Libro Sesto: Della tutela dei diritti
Titolo I: Della trascrizione
Capo I: Della trascrizione degli atti relativi ai beni immobili

Art. 2657  Titolo per la trascrizione

La trascrizione non si può eseguire se non in forza di sentenza (Cod. Proc. Civ. 131 e seguenti), di atto pubblico (2699) o di scrittura privata con sottoscrizione autenticata (2703) o accertata giudizialmente (Cod. Proc. Civ. 215 e seguenti).
Le sentenze e gli atti seguiti in paese estero (Cod. Proc. Civ. 796 e seguenti; 804) devono essere legalizzati (2674).

Una delle caratteristiche del nostro sistema di diritto, più difficili da digerire per chi ha spirito liberale, è la riserva ad una ristrettissima categoria professionale, del potere di certificare l'autenticità delle firme apposte alle scritture private.
Tradotto in italiano: nel nostro paese se vuoi acquistare un bene immobile devi necessariamente rivolgerti ad un notaio, e sopportarne i relativi, ingenti, costi.
Più specificatamente (e tecnicamente) la scrittura privata avente ad oggetto il trasferimento della proprietà su beni immobili può essere validamente redatta dalle parti personalmente (senza l'intervento di alcun professionista).
Tuttavia, affinchè tale scrittura privata possa essere trascritta nei registri immobiliari è necessario che sia autenticata. Cioè che sia certificato che le sottoscrizioni apposte alla scrittura siano effettivamente quelle delle parti.
Tale autenticazione può essere operata (trattandosi di atto tra privati) solo ed esclusivamente da un notaio.
Da sempre, un certo numero di interpreti ha tentato di aggirare questo vero e proprio privilegio.
Di seguito si propone una procedura certamente idonea ad evitare il costoso intervento del notaio.
Ed infatti, recita l'art. 2657 codice civile:
"Titolo per la trascrizione.
La trascrizione non si può eseguire se non in forza di sentenza di atto pubblico o di scrittura privata con sottoscrizione autenticata o accertata giudizialmente".
Quindi, a ben vedere, la trascrizione può essere eseguita non solo in forza di sentenza, atto pubblico e scrittura privata con sottoscrizione autenticata, ma anche in forza di scrittura privata con sottoscrizione accertata giudizialmente.

Vertenza Poste Italiane, il Tar salva nove uffici


POTENZA – Grande festa per nove comuni nell’ambito della vertenza “Poste Italiane”. Infatti il Tar nel tardo pomeriggio di ieri ha pubblicato 13 sentenze, accogliendo i ricorsi presentati contro il provvedimento di razionalizzazione previsto da Poste Italiane, stabilendo la riapertura settimanale e respingendo l’apertura a giorni alterni per i comuni di Carbone, Castelluccio Superiore e Marsicovetere e le frazioni di Agromonte Mileo (Latronico) e Pergola (Marsico Nuovo).

Inoltre il Tribunale Amministrativo regionale ha ritenuto valide le rimostranze presentate dai legali delle frazioni di Sant’Ilario di Atella (Atella), Avigliano Scalo (Potenza) e Sant’Antonio Casalini (Bella), le cui sedi postali erano a rischio soppressione, statuendo la riapertura per 18 ore settimanali, pari a tre giorni alla settimana. Se questi piccoli centri possono gioire, la frazione di Possidente può ritenersi pienamente soddisfatta, avendo ricevuto dal Tar l’ok ad usufruire dei servizi presso l’ufficio postale per l’intera settimana. Quindi dal rischio chiusura alla riattivazione per sei giorni alla settimana dell’ufficio postale. E a Possidente le prime indiscrezioni di un netto dietrofront erano già trapelate in mattinata, tanto da far risuonare le campane a festa. Di meglio, gli abitanti della popolosa frazione di Possidente, non potevano proprio attendersi. Soltanto in quattro casi il Tar ha dato ragione a Poste Italiane, respingendo i ricorsi presentati contro il provvedimento di razionalizzazione della frazione di Agromonte Magnano (Latronico) e dei comuni di Calvera, Cersosimo e Teana. In questi casi, l’ufficio postale, chiariamoci, non sarà chiuso ma subirà il provvedimento di apertura a giorni alterni, come chiesto da Poste Italiane. Restano in attesa del responso altre dieci comunità.

La Nuova del Sud Online
07 Nov 2013
Scritto da Michelangelo Russo

giovedì 7 novembre 2013

Interrogazione alla Camera: gara di appalto per la manutenzione degli impianti automatizzati nei CMP di Poste Italiane



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02419
presentato da
ERMINI David
testo di
Mercoledì 6 novembre 2013, seduta n. 112
  ERMINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la società PH FACILITY che in associazione temporanea di impresa con Selex ES (Finmeccanica) ha vinto la gara di appalto per lo svolgimento del servizio di manutenzione degli impianti automatizzati dei centri di meccanizzazione di Poste italiane ha proposto di assumere solo 150 lavoratori degli oltre 200 attualmente in forza;
   nel solo centro di Sesto Fiorentino ciò comporterebbe una diminuzione dell'occupazione del 50 per cento portando il numero degli addetti da 22 a 11;
   si rileva che l'accordo ministeriale del 2007 impegnava la ditta subentrante ad assumere il personale già occupato, circostanza che invece non si realizzerebbe con la proposta di PH FACILITY –:
   quali siano le iniziative che intende porre in essere per salvaguardare i posti di lavoro e se non intenda convocare le parti per trovare una soluzione che tuteli i lavoratori. (4-02419)