POTENZA – Grande festa per nove comuni nell’ambito della
vertenza “Poste Italiane”. Infatti il Tar nel tardo pomeriggio di ieri ha
pubblicato 13 sentenze, accogliendo i ricorsi presentati contro il provvedimento
di razionalizzazione previsto da Poste Italiane, stabilendo la riapertura
settimanale e respingendo l’apertura a giorni alterni per i comuni di Carbone,
Castelluccio Superiore e Marsicovetere e le frazioni di Agromonte Mileo
(Latronico) e Pergola (Marsico Nuovo).
Inoltre il Tribunale Amministrativo regionale ha ritenuto
valide le rimostranze presentate dai legali delle frazioni di Sant’Ilario di
Atella (Atella), Avigliano Scalo (Potenza) e Sant’Antonio Casalini (Bella), le
cui sedi postali erano a rischio soppressione, statuendo la riapertura per 18
ore settimanali, pari a tre giorni alla settimana. Se questi piccoli centri
possono gioire, la frazione di Possidente può ritenersi pienamente soddisfatta,
avendo ricevuto dal Tar l’ok ad usufruire dei servizi presso l’ufficio postale
per l’intera settimana. Quindi dal rischio chiusura alla riattivazione per sei
giorni alla settimana dell’ufficio postale. E a Possidente le prime
indiscrezioni di un netto dietrofront erano già trapelate in mattinata, tanto
da far risuonare le campane a festa. Di meglio, gli abitanti della popolosa
frazione di Possidente, non potevano proprio attendersi. Soltanto in quattro
casi il Tar ha dato ragione a Poste Italiane, respingendo i ricorsi presentati
contro il provvedimento di razionalizzazione della frazione di Agromonte
Magnano (Latronico) e dei comuni di Calvera, Cersosimo e Teana. In questi casi,
l’ufficio postale, chiariamoci, non sarà chiuso ma subirà il provvedimento di
apertura a giorni alterni, come chiesto da Poste Italiane. Restano in attesa
del responso altre dieci comunità.
La Nuova del Sud Online
07 Nov 2013
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