martedì 12 agosto 2014

Interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per garantire la tutela della salute, dell'igiene e della sicurezza di circa 700 lavoratori nel Centro di Meccanizzazione Postale di Napoli.



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02605
presentata da
PEPPE DE CRISTOFARO
mercoledì 6 agosto 2014, seduta n.301
DE CRISTOFARO, BAROZZINO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che, per quanto risulta agli interroganti:
nel centro di meccanizzazione postale di Napoli, che impiega attualmente circa 700 lavoratori suddivisi in reparti risulta, a giudizio dei lavoratori, che non siano garantite le misure minime a tutela della salute, dell'igiene e della sicurezza;
nel mese di giugno 2014 e fino alle prime settimane di luglio, in alcuni reparti i lavoratori hanno svolto la loro attività con l'impianto di climatizzazione fuori uso, in una situazione di notevole disagio e di grave rischio per la salute;
alle richieste dei lavoratori di rispettare i requisiti minimi di sicurezza, l'azienda risponde con vere e proprie intimidazioni, come quella adottata contro un lavoratore, il signor A. D., che si è visto imputare un provvedimento disciplinare pesantissimo, senza prove certe;
il lavoratore, che aveva più volte segnalato ai dirigenti la situazione insopportabile dovuta alla mancanza di climatizzatore nel suo reparto, il giorno 10 giugno era stato colto da malore e il capo turno aveva chiesto l'intervento del 118; il personale paramedico intervenuto aveva deciso il trasporto in ospedale per ulteriori accertamenti; come risulta dal referto medico, veniva diagnosticata una "vertigine con astenia" dovuta a colpo di calore, diretta conseguenza dell'attività lavorativa svolta in quelle condizioni;
al rientro in azienda, il lavoratore si era ritrovato nella medesima situazione e, seguendo il consiglio dei medici, è stato costretto ad allontanarsi dalla sua postazione ai primi sintomi di vertigine per bere e bagnarsi i polsi;
in una di queste pause gli sarebbe stato contestato l'abbandono del posto di lavoro e conseguentemente sarebbe stato adottato nei suoi confronti un provvedimento disciplinare gravissimo, nella misura di 10 giorni di sospensione senza retribuzione, per aver pregiudicato "oltre la regolarità del servizio anche l'immagine della Società Poste Italiane",
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga, proprio in considerazione di quella pubblica rilevanza del servizio svolto da Poste italiane, di dover verificare quanto esposto e attivarsi verso la dirigenza del medesimo centro di meccanizzazione, affinché siano rispettati tutti i requisiti previsti per garantire la sicurezza e il benessere, anche psicologico, dei lavoratori.
(4-02605)

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