Brescia |
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04536
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 213 del 16/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: BASILIO TATIANADestinatari:
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2014
Ministero destinatario:Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/04/2014
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLA SALUTE
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-04536
BASILIO Tatiana
testo di
Mercoledì 16 aprile 2014, seduta n. 213
BASILIO, ALBERTI, COMINARDI, SORIAL, SEGONI, DE ROSA e BUSTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
Brescia risulta essere una delle città più inquinate d'Europa;
i bacini fluviali vengono deliberatamente utilizzati come canali per sversamenti di sostanze chimiche e tossiche utilizzate dalle aziende nei loro cicli produttivi;
il comune di Lumezzane in provincia di Brescia è attraversato da un piccolo torrente, il Gobbia, oggetto di monitoraggio da parte dell'ARPA per la scarsa qualità delle sue acque. L'affluente del fiume Mella risulta da decenni altamente inquinato, sia per la mancanza di un depuratore per le acque reflue urbane, sia per gli sversamenti illegali che alcune aziende locali commettono;
dal rapporto annuale 2012 – «stato delle acque superficiali della provincia di Brescia» di ARPA Lombardia, il Gobbia viene classificato come «stato ecologico scarso» e come «stato chimico non buono»;
i valori degli agenti inquinanti nel fiume Mella mostrano un peggioramento rilevante dopo la confluenza del Gobbia nello stesso;
le numerose aziende galvaniche lumezzanesi determinano un impatto ambientale evidente;
il 18 ottobre 2010 è stata rilevata nel torrente una concentrazione di nichel pari a 990 ~g/l;
pur evidenziando un trend in diminuzione, le concentrazioni misurate superano costantemente i 20 ~g/l (concentrazione limite come media annuale);
il cromo esavalente presente nelle acque del Gobbia è costantemente superiore a 5 ~g/l concentrazione massima ammissibile;
il Fuori scala del 13 aprile 2011 ha evidenziato una concentrazione di 364 ~g/l;
il cromo esavalente «sulla base di evidenze sperimentali ed epidemiologiche è stato classificato dalla IARC come cancerogeno per l'uomo (classe I)» (Fact sheet: «Cromo esavalente», Ispesl, dipartimento di medicina del lavoro, Centro ricerche Parma CERT);
diversi studi hanno dimostrato che è molto tossico se ingerito o se i fumi vengono respirati –:
di quali elementi dispongano in merito alla situazione descritta in premessa e se intendano disporre un'ispezione per il tramite del comando dei carabinieri per al tutela dell'ambiente anche al fine di comprendere le fonti del citato inquinamento;
se intendano promuovere per il tramite dell'Istituto superiore di sanità un'approfondita indagine epidemiologica per valutare e qualificare gli effetti dell'inquinamento del torrente sulla salute dei cittadini. (4-04536)
Brescia risulta essere una delle città più inquinate d'Europa;
i bacini fluviali vengono deliberatamente utilizzati come canali per sversamenti di sostanze chimiche e tossiche utilizzate dalle aziende nei loro cicli produttivi;
il comune di Lumezzane in provincia di Brescia è attraversato da un piccolo torrente, il Gobbia, oggetto di monitoraggio da parte dell'ARPA per la scarsa qualità delle sue acque. L'affluente del fiume Mella risulta da decenni altamente inquinato, sia per la mancanza di un depuratore per le acque reflue urbane, sia per gli sversamenti illegali che alcune aziende locali commettono;
dal rapporto annuale 2012 – «stato delle acque superficiali della provincia di Brescia» di ARPA Lombardia, il Gobbia viene classificato come «stato ecologico scarso» e come «stato chimico non buono»;
i valori degli agenti inquinanti nel fiume Mella mostrano un peggioramento rilevante dopo la confluenza del Gobbia nello stesso;
le numerose aziende galvaniche lumezzanesi determinano un impatto ambientale evidente;
il 18 ottobre 2010 è stata rilevata nel torrente una concentrazione di nichel pari a 990 ~g/l;
pur evidenziando un trend in diminuzione, le concentrazioni misurate superano costantemente i 20 ~g/l (concentrazione limite come media annuale);
il cromo esavalente presente nelle acque del Gobbia è costantemente superiore a 5 ~g/l concentrazione massima ammissibile;
il Fuori scala del 13 aprile 2011 ha evidenziato una concentrazione di 364 ~g/l;
il cromo esavalente «sulla base di evidenze sperimentali ed epidemiologiche è stato classificato dalla IARC come cancerogeno per l'uomo (classe I)» (Fact sheet: «Cromo esavalente», Ispesl, dipartimento di medicina del lavoro, Centro ricerche Parma CERT);
diversi studi hanno dimostrato che è molto tossico se ingerito o se i fumi vengono respirati –:
di quali elementi dispongano in merito alla situazione descritta in premessa e se intendano disporre un'ispezione per il tramite del comando dei carabinieri per al tutela dell'ambiente anche al fine di comprendere le fonti del citato inquinamento;
se intendano promuovere per il tramite dell'Istituto superiore di sanità un'approfondita indagine epidemiologica per valutare e qualificare gli effetti dell'inquinamento del torrente sulla salute dei cittadini. (4-04536)
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