Comune per comune ecco la “cura dimagrante” prevista nel Modenese La riorganizzazione verrà completata in settembre. Le critiche della Uil Post
Cura dimagrante per le Poste, dopo l’accordo firmato da Cgil e Cisl nel marzo scorso: alcuni tagli di zone di recapito sono ai blocchi di partenza. Entro settembre ci sarà un forte ridimensionamento di personale in tutta Italia. Si parla di oltre 5.500 eccedenze solo nel settore recapito tra zone di consegne, capisquadra e scorta. L'accordo non era stato firmato dalla UilPost poiché, era stato spiegato, “i tagli interesserebbero di più le regioni dove i volumi di posta, pur calando, reggono ancora”.
È proprio dal settore recapito che inizierebbe la cura dimagrante e, anzi, c'è chi vocifera che già qualche ufficio avrebbe iniziato il “disboscamento” che dovrebbe essere completato entro settembre. Vediamo cosa dovrebbe succedere da noi.
In Emilia Romagna, l'accordo definitivo firmato in questi giorni dovrebbero essere tagliate circa 385 zone di recapito. Dopo Bologna sarebbe proprio Modena a pagare il prezzo più alto, visto che dovrebbero sparire dai 62 ai 64 postini. Nella graduatoria seguirebbero Parma (44), Piacenza e Ravenna (28), Ferrara e Reggio Emilia (27) e poi Forlì e Rimini. “Ci siamo rifiutati di firmare l'accordo sulla riorganizzazione dei servizi postali perché lo riteniamo molto penalizzante” aveva detto il segretario provinciale UilPost Luciano Lugli a marzo.
Secondo alcune fonti da Roma, Modena città pagherebbe un bel dazio: a Modena Recapito Nord delle attuali 64 zone ne scomparirebbero 12 mentre a Modena Recapito Sud sarebbero “solo” 10 i tagli. Carpi non sta meglio visto che sarebbe 9 le zone a scomparire, a seguire Mirandola (-4), San Felice (-3), Sassuolo (-3) e Camposanto (-3). Con due vi sarebbero Formigine, Maranello, Pavullo, Sestola, Vignola. Di una sola zona dovrebbero fare a meno Castelfranco, Spilamberto, Castelnuovo, Serramazzoni, Prignano, Frassinoro, Castelvetro, Zocca.
Dopo il settore recapito il taglio dovrebbe interessare anche la Rete Logistica visto che l'azienda, nell'accordo di marzo, aveva intenzione di chiudere sedici Cmp (Centro meccanizzazione postale) tra grandi e piccoli con il risultato di oltre 1.400 eccedenze.
Ma l'Azienda sta facendo anche qualcosa di positivo: sta infatti inserendo negli uffici o al commerciale alcuni postini. Una misera consolazione se rapportato il tutto ai tagli annunciati.
Gazzetta di Modena
di Nicola Calicchio
12 giugno 2013
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