giovedì 13 febbraio 2014

Emolumenti percepiti dai manager delle società partecipate dello Stato, "Paperopoli di Stato". Interrogazione alla Camera.


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03551
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Mercoledì 12 febbraio 2014, seduta n. 172
  D'INCÀDE LORENZISBUSINAROLOCOLLETTI,CASTELLIGAGNARLIDE ROSASPADONI,L'ABBATEBONAFEDETONINELLIDAGABRESCIA,TOFALOBRUGNEROTTOBARBANTIMUCCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il decreto legislativo 14 marzo 2013 numero 33 («Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»), prevede l'obbligo di pubblicazione degli emolumenti percepiti dai manager delle società partecipate dallo Stato;
i dati sulle retribuzioni, relative agli esercizi 2010-2012, resi noti sul sito istituzionale del Ministero dell'economia e delle finanze e riportati dai maggiori organi di stampa, configurano quella che agli interroganti appare una vera e propria «Paperopoli di Stato»;
dal dettaglio degli emolumenti complessivi percepiti a qualsiasi titolo dagli amministratori delle varie società partecipate dallo Stato spiccano i compensi percepiti dall'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi, che nel 2012 ha ottenuto 2.201.820,20 euro; il compenso dell'amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini 1.035.000,00 euro; quello dell'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, con uno stipendio erogato nel 2012 di 873.666,03 euro, di Invitalia Domenico Arcuri 788.985 euro, dell'amministratore delegato di Anas Pietro Ciucci 750 mila euro, del presidente e amministratore delegato dell'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato Maurizio Prato (601.370 euro), dell'amministratore delegato di Sogin Giuseppe Nucci (570.500 euro) e dell'amministratore delegato di Enav Massimo Garbini (502.820 euro). Ci sono poi l'amministratore delegato di Consip Domenico Casalino (475.410,25 euro), l'amministratore delegato di Consap Mauro Masi (473.768,33 euro), l'amministratore delegato di Expo 2015 Giuseppe Sala (428 mila euro), il presidente e amministratore delegato di Sogei Cristiano Cannarsa (415.844,78 euro) e il presidente e amministratore delegato di Sogesid Vincenzo Assenza (326 mila euro);
peraltro il decreto-legge n. 95 del 2012 convertito dalla legge n. 135 del 2012 entrata in vigore il 15 agosto 2012, la cosiddetta «spending review», prevede, di regola, un limite di massima, per i compensi degli amministratori delegati delle società che non emettono strumenti finanziari quotati nei mercati, direttamente o indirettamente controllate da pubbliche amministrazioni, pari al trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione, fissato per l'anno 2011 in euro 293.658,95;
malgrado la previsione del decreto-legge n. 95 del 2012 convertito dalla legge n. 135 del 2012 entrata in vigore il 15 agosto 2012, questa situazione inaccettabile continua a persistere;
pare a questo punto improrogabile assumere le necessarie iniziative volte a recuperare somme eventualmente percepite in maniera illegittima –:
se e quali iniziative intendano adottare, al fine di adeguare i compensi degli amministratori delle società partecipate dallo Stato, a quanto prescritto dalla legge n. 135 del 2012 anche attraverso lo smantellamento delle odiose prassi di deroga e proroga. (4-03551)

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