mercoledì 1 ottobre 2014

Interrogazione rivolta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per intraprendere iniziative affinchè l’INPS informi preventivamente agli aventi diritto, che, al raggiungimento dell’età utile per la pensione di vecchiaia o per l’assegno sociale possono avanzare domanda per la liquidazione e l’erogazione mensile della pensione.


ATTO SENATO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02734

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 320 del 30/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI BIAGIO ALDO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 30/09/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/09/2014
Stato iter: 
IN CORSO
Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02734
presentata da
ALDO DI BIAGIO
martedì 30 settembre 2014, seduta n.320
DI BIAGIO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:
la pensione di vecchiaia è una prestazione economica erogata dall'INPS in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, che ne facciano domanda e che abbiano raggiunto l'età stabilita dalla legge e perfezionato l'anzianità contributiva e assicurativa richiesta;
a decorrere dal 1° gennaio 2012 i soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia esclusivamente in presenza di un'anzianità contributiva minima pari a 20 anni, costituita da contributi versati o accreditati a qualsiasi titolo;
i lavoratori dipendenti del settore privato possono andare in pensione dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017 con l'età di 65 anni e 3 mesi e con 66 anni e 3 mesi dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2020, requisito adeguato alla aspettativa di vita;
tutti i lavoratori, dipendenti ed autonomi, in mancanza dei requisiti per la pensione di vecchiaia, ma in condizioni di basso reddito devono fare domanda all'INPS per ricevere l'assegno sociale al compimento dei 65 anni, che viene liquidato dopo una verifica dei requisiti;
ad oggi la misura massima dell'assegno è pari a 447,61 euro per 13 mensilità e il limite di reddito è pari ad 5.818,93 euro annui per soggetto non coniugato e 11.637,86 per coniugato;
al raggiungimento dei 65 anni di età l'interessato deve inoltrare una richiesta all'INPS esclusivamente per via telematica;
dai dati raccolti dal segretario generale dell'organizzazione sindacale Federazione italiana lavoratori postali, Giuseppe Giordano, è notevole il numero delle persone in Italia che pur avendo compiuto i 65 anni ed in presenza dei requisiti di legge non presentano o non hanno presentato la domanda per la pensione in quanto non sono a conoscenza della procedura;
il lavoratore italiano che ha svolto un lungo periodo di lavoro all'estero, invece, riceve, anche nel proprio domicilio in Italia, la comunicazione ufficiale prima del raggiungimento dell'età pensionabile dallo Stato estero dove ha lavorato e dove può presentare la domanda per la pensione,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, per quanto di sua competenza, intenda intraprendere iniziative affinché l'INPS informi preventivamente con comunicazione ufficiale gli aventi diritto, che, al raggiungimento dell'età utile per la pensione di vecchiaia o per l'assegno sociale possono avanzare domanda per la liquidazione e l'erogazione mensile della pensione.
(4-02734)

1 commento:

  1. Ho considerato e ritenuto utile far presentare questa interrogazione perchè ho riscontrato, su tutto il territorio nazionale, che tanti cittadini italiani pur avendo compiuto i 65 anni ed in presenza dei requisiti di legge non presentano o non hanno presentato la domanda per l’assegno sociale o la pensione di vecchiaia perché ignorano la legge o credono che lo Stato provveda senza che l’interessato presenti la domanda. Altre persone credono che l’eventuale pensione venga pignorata dall’INPS stessa perché sono debitori verso l’Istituto di Previdenza di grosse cifre non pagate per contributi previdenziali durante le precedenti attività di lavoratore autonomo di cui l’INPS ha già attivato il procedimento di riscossione con cartelle esattoriali già notificate agli interessati da parte di Equitalia e senza che quest’ultima riscuota le somme richieste in quanto i contribuenti non sono più in condizioni economiche per poter pagare il debito e non possiedono alcun bene immobile e mobile. Molte di queste persone ignorando che la quota mensile dell’assegno sociale è impignorabile, preferiscono vivere come dei senzatetto e senza fissa dimora e per le quali è usata a volte la parola francese clochard o l'inglese homeless per identificarli e per fare intervenire i servizi sociali e associazioni di volontariato per aiutarli a sopravvivere, mentre il lavoratore italiano che ha svolto un periodo di lavoro all’estero riceve, anche nel proprio domicilio in Italia, la comunicazione ufficiale prima del raggiungimento dell’età pensionabile dallo stato estero dove ha lavorato di presentare la domanda per la pensione.

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