lunedì 24 dicembre 2012

Interrogazione sul ridimensionamento del Centro di Meccanizzazione Postale di Brescia. Esuberi del personale di 244 unità nel CMP e di 120 postini nelle zone di recapito di Brescia città e provincia.


Poste Italiane:U.P. di Brescia C.M.P.
Atto Camera





Interrogazione a risposta scritta 4-19311
presentata da
RAFFAELE VOLPI
venerdì 21 dicembre 2012, seduta n.738

VOLPI. - 
Al Ministro dello sviluppo economico.
 - Per sapere - premesso che:

il processo di razionalizzazione messo in atto dalla società Poste italiane prevede che i centri di meccanizzazione postale (CMP) siano ridotti entro il 2014 dagli attuali 21 a 10;

da notizie di stampa si apprende che il centro di Brescia, che smista anche la posta di Bergamo e Mantova, sarebbe tra le vittime di questi tagli, che porterebbero ad una riduzione dell'organico di tale centro, pari al 22 per cento;

gli esuberi di personale conseguenti a tale razionalizzazione ammonterebbero a 244 unità, ai quali andrebbe aggiunto il taglio di 120 postini tra città e provincia;

la scelta di Poste italiane appare poco razionale, anche alla luce del fatto che il vicino scalo di Montichiari consente ogni giorno lo scambio di un elevato numero di effetti postali, che ora sarebbero dirottati sul Centro di meccanizzazione postale di Milano Roserio e su quello di Verona, con evidenti ricadute negative in termini di disservizi per gli utenti del territorio bresciano;

va altresì ricordato che il Centro di meccanizzazione postale di Brescia assicura oggi elevati standard di qualità e quantità del servizio di smistamento postale, come dimostra il fatto che tale centro si ponga ai vertici della graduatoria diposte italiane -:

come il Ministro intenda intervenire, per evitare che le decisioni assunte da Poste italiane spa arrechino disagi agli abitanti dei territori attualmente serviti dal Centro di meccanizzazione postale di Brescia e al fine di garantire ai cittadini bresciani l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto dell'accordo per l'espletamento del servizio postale universale. (4-19311)

http://www.filpsindacatoposte.it

mercoledì 19 dicembre 2012

tribunale amministrativo lazioIl Tribunale Amministrativo del Lazio ha nominato il Commissario ad Acta con sentenza n.9465 del 16 dicembre 2012 nella persona del Direttore dell’ufficio postale di Girifalco per l’esibizione dei documenti della pianta organica di Poste Italiane e, in particolare, del documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi dell’art. 4, d. l. 626/1994 e successive modifiche relativo all’ufficio cui è stato addetto ai fini di quanto previsto dall’art. 3, d. lgs. 368/2001, punto d).
Il lavoratore ex CTD/ricorrente è assistito dal legale di questa Organizzazione Sindacale F.I.L.P., Avv.Aldo Augusto Bellitti, per la trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato.

LA CLAUSOLA DI OPPOSIZIONE DEL TERMINE AL CONTRATTO DI LAVORO DA PARTE DELLE IMPRESE CHE NON ABBIANO EFFETTUATO LA VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E’ DA CONSIDERARSI NULLA PER CONTRARIETA’ A NORMA IMPERATIVA E IL CONTRATTO SI CONVERTE A TEMPO INDETERMINATO (Sent. Cass. N.5241 del 2 aprile 2012).

Giuseppe Giordano

mercoledì 12 dicembre 2012

Ecco come si vince un ricorso contro Poste Italiane


Con la sentenza n.1154 del 23 novembre 2012 del Tribunale Civile di Brescia – Sez. Lavoro il sig. Andrea De Biase, assistito dal legale di questa organizzazione sindacale FILP, Avv. Aldo Augusto Bellitti, ha vinto il ricorso contro Poste Italiane ed ha visto trasformato il rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il Giudice ha riconosciuto che il 15% è stato computato sul numero complessivo di rapporti in essere, computando come una unità i contratti a tempo parziale, con l’inammissibile conseguenza che, laddove vi erano due contratti a tempo parziale del 50% e quindi una sola unità lavorativa ai fini del computo dell’organico aziendale, Poste Italiane – invece – ne ha computato due.
Giuseppe Giordano

giovedì 29 novembre 2012

Massimo Sarmi: Poste Italiane all’Euromed Postal di Marrakech sigla 5 accordi


Nov 30, 2012
Conferenza Euromed Postal di Marrakech, Poste Italiane ha siglato 5 accordi di collaborazione con gli operatori di Marocco, Libano, Malta e Città del Vaticano, estendendo la sua rete di partnership ed elevando il prestigio internazionale dell’azienda come promotore di innovazione nei servizi finanziari avanzati e nell’e-Commerce. L’AD Massimo Sarmi ha illustrato ai delegati dell’organismo euromediterraneo i progetti per una piattaforma comune nel settore delle carte prepagate e del commercio on line.
La Conferenza Euromed Postal di Marrakech si chiude nel segno di Poste Italiane, che sigla 5 accordi di collaborazione estendendo ulteriormente la sua rete di partnership ed elevando il prestigio internazionale dell’azienda come promotore di innovazione nei servizi finanziari avanzati e nell’e-Commerce.
L’Amministratore delegato Massimo Sarmi ha firmato intese con Poste Maroc e Banca postale Al Barid per favorire l’interconnessione delle piattaforme di moneta elettronica tra i due Paesi, per lo sviluppo di un’offerta di servizi finanziari evoluti e di soluzioni IT, nonchè per il trasferimento internazionale di fondi “cash to cash” attraverso il canale elettronico Eurogiro.
Sarmi ha quindi sottoscritto con Liban Post l’accordo sulla fornitura in outsourcing della piattaforma di card management, premessa per il lancio di un servizio di carte prepagate in Libano.
Sono stati siglati anche memorandum con Poste Vaticane per lo sviluppo di nuovi servizi di trasferimento fondi internazionale, attraverso il network Eurogiro, e con Malta Post con la quale si è avviata una collaborazione per la gestione delle carte prepagate e dei servizi di international money transfer.
Tali accordi si inseriscono in una serie di iniziative di collaborazione che Poste Italiane ha già avviato con numerosi Paesi dell’area mediterranea come Egitto, Libano, Algeria, Slovenia, Croazia e Albania.
“Queste giornate di lavoro – ha commentato l’Ad a margine degli incontri – sono state dense di soddisfazioni per Poste Italiane, che vede riconosciuta la propria capacità di fare sistema e innovazione, in continuità con quanto avvenuto recentemente a Doha in occasione del Congresso mondiale dell’UPU, dove abbiamo presentato progetti per una comunicazione digitale tra i vari operatori che sono stati poi oggetto di approfondimento proprio in sede Euromed”.
L’Ad ha illustrato all’Assemblea generale tre progetti a cui l’Euromed Postal ha dato massima priorità: la realizzazione di una piattaforme comune di monetica per il lancio della Carta prepagata Euromed, la creazione di una piattaforma e-Commerce a disposizione dei Paesi membri e aperta ad altre adesioni e per la riduzione al 5% del costo medio delle rimesse tra i paesi della regione, attraverso diverse soluzioni tecnologiche, come richiesto dal G20 e dalla banca Mondiale.
L’Unione Postale per il Mediterraneo “Euromed Postal” è stata costituita a Roma il 15 marzo 2011, come Unione ristretta della Universal Postal Union (UPU). Ad essa partecipano in qualità di membri 14 operatori postali dell’area del Mediterraneo: Italia, Francia, Grecia, Principato di Monaco, Malta, Cipro, Slovenia, Marocco, Turchia, Libano, Palestina, Egitto, Siria, Giordania. Un importante successo dell’Assemblea Generale di Marrakech è stata l’adesione della Spagna che porta a 15 il numero dei Paesi membri e ne consolida ulteriormente il ruolo.

sabato 24 novembre 2012

Ministero del Lavoro, Interpello n.37 del 22 novembre 2012: Intervalli contratto a tempo determinato - previsioni contrattuali



INTERPELLO N. 37/2012 
22 novembre 2012
Direzione generale per l’Attività Ispettiva 
Prot. 37/0021779 

Alla Federalberghi

Oggetto: art. 9, D.Lgs. n. 124/2004- contratto a tempo determinato ex D.Lgs. n. 368/2001 – 
modifiche alla disciplina degli intervalli, L. n. 92/2012 e D.L. n. 83/2012 (conv. da L. n. 134/2012). 

La Federalberghi ha avanzato istanza di interpello per conoscere il parere di questa Direzione 
generale in merito alla corretta interpretazione dell’art. 1, comma 9 lett. h), L. n. 92/2012 nella parte 
in cui, modificando l’art. 5, D.Lgs. n. 368/2001 ed elevando a 60 e 90 giorni gli intervalli tra due 
contratti a tempo determinato, individua anche i casi in cui i medesimi intervalli possono essere 
ridotti rispettivamente a 20 o 30 giorni. 
In particolare, l’istante chiede se la disposizione di cui all’art. 46 bis, comma 1, lett a) del 
D.L. 83/2012 (conv. da L. n. 134/2012)  – afferente l’applicabilità della riduzione degli intervalli 
anche per le attività di carattere stagionale di cui al comma 4 ter dell’art. 5 – possa considerarsi 
immediatamente applicabile anche nelle ipotesi di discipline contrattuali adottate anteriormente 
all’entrata in vigore della L. n. 92/2012 e del D.L. n. 83/2012. 
Al riguardo, acquisito il parere della Direzione generale delle Relazioni Industriali e dei 
Rapporti di Lavoro, si rappresenta quanto segue. 
Al fine di fornire la soluzione al quesito sollevato occorre muovere dalla lettura dell’art. 5, 
D.Lgs. n. 368/2001 così come riformulato dai recenti interventi normativi. 
Nello specifico, l’art. 5, comma 3, ultimo periodo stabilisce che “i termini ridotti di cui al 
primo periodo [20 e 30 giorni] trovano applicazione per le attività di cui al comma 4 ter e in ogni 
altro caso previsto dai contratti collettivi stipulati ad ogni livello dalle organizzazioni sindacali 
comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”. 
Il comma 4 ter citato, a sua volta, dispone che “le disposizioni di cui al comma 4-bis non 
trovano applicazione nei confronti delle attività stagionali definite dal decreto del Presidente della 
Repubblica 7 ottobre 1963, n. 1525, e successive modifiche e integrazioni, nonché di quelle che 2 
saranno individuate dagli avvisi comuni e dai  contratti collettivi nazionali stipulati dalle 
organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative”. 
In relazione alle citate norme, pertanto, è possibile ritenere che gli intervalli tra due contratti a 
tempo determinato possano ritenersi ex lege ridotti per tutte le ipotesi indicate dall’art. 5, comma 4 
ter, del D.Lgs. n. 368/2001 e pertanto anche in tutte le ipotesi di attività stagionale già individuate 
dalle parti sociali in applicazione dello stesso 4 ter. 
Ciò premesso, si ritiene che ogni eventuale disciplina adottata in sede collettiva anteriormente 
all’entrata in vigore delle modifiche normative ai sensi dell’art. 5, comma 4 ter, possa ritenersi 
pienamente efficace anche ai fini della individuazione delle ipotesi di riduzione degli intervalli tra 
due contratti a tempo determinato. 

IL DIRETTORE GENERALE 
(f.to Paolo Pennesi) 

Poste: a Torino mostra "150 anni dedicati al futuro" fa il pieno



(AGI) - Torino, 24 nov. - Si e' aperta con un importante successo di pubblico a Torino, in piazza Vittorio Veneto, la mostra "150 anni dedicati al futuro", l'evento espositivo allestito per raccontare e festeggiare i primi 150 anni di vita di Poste Italiane. La mostra e' stata inaugurata ieri dal Presidente di Poste Italiane, Giovanni Ialongo, e dall'Ad, Massimo Sarmi, alla presenza del Sindaco di Torino, Piero Fassino, del Presidente della Provincia, Antonio Saitta, e di altri rappresentanti delle istituzioni. ( Per la sua storia di prima Capitale d'Italia, si legge in una nota, la citta' piemontese e' stata scelta come tappa di partenza di un itinerario che portera' la mostra in altre citta' per condividere con i cittadini e le istituzioni l'incontro tra passato e futuro e il percorso che Poste Italiane ha compiuto in un secolo e mezzo di storia, accompagnando la crescita dell'intera societa' e del Paese con spirito di servizio e idee innovative. La mostra sara' aperta al pubblico fino a mercoledi' 28 novembre. Nella sua prima mattinata di apertura, spiega Poste, l'allestimento espositivo e' stato visitato da moltissime persone, nella gran parte da studenti degli istituti cittadini. E il successo dell'evento e' gia' confortato dai numeri: sono oltre 150 le scuole che hanno prenotato la visita alla mostra e 2000 gli studenti che conosceranno da vicino la storia e l'evoluzione di Poste Italiane. "Sono molto soddisfatto per l'accoglienza e l'apprezzamento che i cittadini di Torino hanno riservato alla nostra iniziativa culturale e li ringrazio per questo - ha dichiarato il Presidente di Poste Italiane, Giovanni Ialongo - Il dato relativo alle scuole e' particolarmente importante perche' dimostra l'interesse e la simpatia dei piu' giovani nei confronti della piu' antica e piu' grande azienda del Paese, per la sua storia e per la sua vocazione sociale. Ringrazio naturalmente il Sindaco Piero Fassino - ha concluso Ialongo - e le altre autorita' per aver presenziato all'inaugurazione e per i giudizi lusinghieri espressi verso l'azienda e verso l'evento". "150 anni dedicati al futuro. Non poteva essere piu' efficace e indovinato il titolo scelto da Poste Italiane per celebrare il suo Centocinquantesimo anniversario e scegliere, dopo Roma, la cornice della citta' di Torino per festeggiare il suo passato e il suo futuro", commenta il Sindaco di Torino, Piero Fassino.
  "E non solo perche' Torino e' stata la prima capitale dell'Italia unita, ma soprattutto perche' oggi Torino la stiamo vivendo, costruendo, disegnando come una vera 'capitale' del futuro. Una citta' che ha saputo mirabilmente trasformarsi e continua ancora oggi - con la cultura, la ricerca tecnologica, il sapere dei suoi centri universali d'eccellenza, il turismo - a declinare la sua vitalita' e il suo dinamismo guardando al domani. Per questo siamo orgogliosi di ospitare la mostra multimediale di Poste Italiane che ripercorre le tappe della comunicazione dal 1862 ad oggi e racconta come sono cambiate le Poste e come e' cambiato il nostro Paese. Che abbiamo fiducia ancora cambi in meglio", conclude il Sindaco di Torino.

Pignoramento di tutto il denaro presente sul conto dell'anziano pensionato. Interessante interrogazione alla Camera dei Deputati presentata come primo firmatario dall'On. Gianni Mancuso. Secondo questa organizzazione sindacale FILP il problema sarà preso in seria considerazione dopo i primi suicidi di anziani nel prossimo anno. Purtroppo la realtà è questa.


On. Gianni Mancuso
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18617
presentata da
GIANNI MANCUSO
mercoledì 21 novembre 2012, seduta n.721

MANCUSO, CROLLA, GIRLANDA, DE LUCA, BARANI e BOCCIARDO. - 
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
 - Per sapere - premesso che:

il decreto-legge n. 201 del 2011 cosiddetto «Salva Italia» ha introdotto l'obbligo, per le amministrazioni pubbliche, di procedere ai pagamenti dovuti a qualsiasi titolo, di importo superiore ai 1.000 euro, utilizzando esclusivamente strumenti elettronici, ai fini della tracciabilità della transazione;

successivamente, il decreto-legge n. 16 del 2012 ha introdotto alcune modifiche, in attenuazione del nuovo obbligo, per effetto delle quali ai fini dell'individuazione dei pagamenti che superano la soglia dei 1.000 euro non devono essere presi in considerazione gli importi corrisposti a titolo di tredicesima oppure quei pagamenti delle pensioni il cui importo ordinario è inferiore ai 1.000 euro;

questo significa che tutti i pensionati che percepiscano un emolumento superiore ai 1.000 euro non potranno più chiedere di riceverlo in contante, ma dovranno optare per l'apertura di un conto corrente;

la stessa legge ha previsto una fase transitoria di tre mesi, da luglio a settembre, durante la quale l'INPS ha continuato a disporre i pagamenti mensili in contanti, in attesa che il pensionato effettuasse la scelta delle modalità alternative di riscossione (c/c bancario, postale, e altro);

dal 1o ottobre 2012, in assenza dell'indicazione di un IBAN da parte del pensionato, l'INPS trattiene le somme dovute;

l'importo sarà versato solo dopo che verrà comunicato l'IBAN del conto;

non saranno concesse ulteriori proroghe per l'adeguamento alle nuove normative;

tutti gli Istituti di credito e Poste italiane hanno inserito nella loro offerta i cosiddetto conto base, destinato al pagamento della pensione;

questo conto non prevede costi d'attivazione né di gestione e consente un numero limitato di operazioni;

da norma di legge, in caso di debiti dell'anziano, il pignoramento della pensione è possibile solo nei limiti di un quinto dell'importo complessivo;

perché operi questo limite, però, è necessario che il pignoramento sia fatto direttamente alla fonte, ossia all'INPS, prima che questo eroghi la pensione;

qualora, invece, l'anziano depositi tali somme in un conto corrente, l'orientamento giurisprudenziale è da sempre quello di consentire il pignoramento di tutto il denaro presente sul conto;

ciò perché le somme, una volta depositate in banca, diventano un'unica cosa col patrimonio del debitore;

il creditore del pensionato che volesse aggirare il problema del limite del quinto al pignoramento della pensione potrebbe notificare l'atto di pignoramento direttamente alla banca, anziché all'INPS;

l'istituto di credito, per legge, sarebbe obbligato non solo a bloccare tutti i fondi già depositati sui conto dal debitore, ma anche le somme che ivi confluissero fino alla data dell'udienza di assegnazione -:

se il Governo intenda assumere un'opportuna iniziativa normativa al fine di ovviare a questa situazione ed evitare che un pensionato debitore possa essere lasciato senza risorse dal proprio creditore. (4-18617)

sabato 17 novembre 2012

NASCE ''POSTEITALIANE PER TE'' SERVIZI A DOMICILIO COMODI E ''SU MISURA''


Nasce ''Posteitaliane per te'' servizi a domicilio comodi e ''su misura''
Poste Italiane è ancora più vicina ai cittadini con “Posteitaliane per te”, la nuova gamma di servizi a domicilio, per rendere sempre più comode e semplici le  operazioni di: pagamento bollettini premarcati 896, le spedizioni di corrispondenza e pacchi, il ricevimento di posta  registrata, e l ‘acquisto di prodotti a catalogo.
Con “Posteitaliane per te” è infatti attivo l’innovativo servizio che consente di prenotare il pagamento dei bollettini premarcati di tipo 896 ed effettuarlo direttamente dalla propria abitazione o dall’ufficio, senza doversi recare all’ufficio postale, utilizzando Postamat o carta Postepay senza alcun costo aggiuntivo.
E’ anche prevista la spedizione di corrispondenza e pacchi, l’attivazione dei servizi di consegna personalizzata e l’acquisto dei prodotti a catalogo Posteshop.
Inoltre, il cliente può ricevere direttamente al domicilio la Sim PosteMobile, prenotandola al Servizio Clienti PosteMobile chiamando il numero 160 o richiedendo il contatto tramite sito PosteMobile.it
Grazie al “postino telematico”, dotato di palmare, Pos e stampante, il cittadino potrà tramite il call center prenotare il servizio “Posteitaliane per te” e scegliere personalmente l’ora, il giorno e il luogo in cui si verrà raggiunti dal portalettere per eseguire i pagamenti nella fascia oraria pomeridiana dal lunedì al venerdì dalle ore 14,00 alle ore 20,00, e il sabato mattina dalle ore 8,00 alle ore 14,00.
Sarà sempre il postino telematico a consegnare a casa del cliente la Sim PosteMobile acquistata tramite Servizio Clienti.
Tutti questi servizi non comportano alcun aggravio: il cliente pagherà al portalettere esclusivamente il costo del servizio richiesto, senza alcun sovrapprezzo o commissione.
Il servizio “Posteitaliane per te”  è attivo nei comuni di Imperia, Sanremo, Savona, La Spezia e Genova.
“L’obiettivo di Poste Italiane – spiega il Responsabile dell’Area Logistica Nordovest Antonio Cuzzocrea – è offrire ad un mercato sempre più esigente e diversificato una vasta gamma di servizi personalizzati, evoluti, studiati sulle esigenze del singolo cliente che sempre più spesso desidera poter scegliere i tempi e le modalità per eseguire transazioni finanziare in sicurezza, pagare le utenze, o effettuare servizi postali. Con PosteItaliane per te – prosegue Cuzzocrea – abbiamo voluto ancora una volta offrire un servizio innovativo per semplificare la vita di tutti i giorni”. 
Per prenotare il servizio a domicilio e fissare un appuntamento basterà chiamare da rete fissa il numero verde 803.160 (scegliendo l’opzione “Servizi a domicilio”, all’interno delle voci Servizi postali, Servizi finanziari o Posteshop) .
17 novembre 2012

Biella: Poste Italiane taglia gli uffici del capoluogo


BIELLA
17.11.2012 - CRONACA

Poste Italiane taglia gli uffici del capoluogo

Poste Italiane ha avviato la riorganizzazione degli sportelli.

Da lunedì stop all'attività al Vandorno, poi toccherà a Pavignano.

Un cartello in cui c'è scritto: "Da lunedì 19 i clienti di Poste italiane potranno rivolgersi all'ufficio di Biella 6 in via Ivrea". E' quanto è rimasto dell'ufficio postale Biella 5 al Vandorno. Lo sgombero dei locali è iniziato ieri, tra l'incredulità dei clienti, quando gli sportelli erano ancora in servizio. E con molta probabilità, non è che il primo  che il primo di una lunga serie: se Poste Italiane non cambierà idea, le prossime chiusure coinvolgeranno gli sportelli di Biella, Vallemosso Campore e Cossato Ponte Guelpa. E' quindi caduta nel vuoto la raccolta delle 605 firme messa in campo dai consiglieri comunali Roberto Desirò di Lega Nord e Nicoletta Favero del Pd per scongiurare la chiusura del servizio al Vandorno.

La Stampa.it - Biella

giovedì 15 novembre 2012

Poste Italiane, Odierno nuovo direttore della Filiale di Catanzaro


Poste Italiane, Odierno nuovo direttore della Filiale di Catanzaro

Il 43enne napoletano subentra ad Antonio Taglialatela
Giovedì 15 Novembre 2012 - 17:48
CatanzaroInforma.it: Poste Italiane, Odierno nuovo direttore della Filiale di CatanzaroCatanzaroInforma.it: Poste Italiane, Odierno nuovo direttore della Filiale di Catanzaro

Francesco Odierno è il nuovo direttore della Filiale di Poste Italiane di Catanzaro. Subentra ad Antonio Taglialatela, assegnato ad analogo incarico nella Filiale di Cosenza. Napoletano, 43 anni, il nuovo responsabile provinciale ha maturato una ricca esperienza lavorativa all’interno dell’azienda, in cui ha ricoperto diversi incarichi, per ultimo quello di responsabile della Filiale di Vibo Valentia, da cui proviene.
“Dirigere la Filiale del capoluogo calabrese è un grande onore – ha dichiarato il nuovo direttore – un incarico gratificante a cui dedicherò le mie migliori energie. Sono certo che anche questa sarà un’esperienza interessante e stimolante. Ho già incontrato i miei collaboratori e so di poter contare su una squadra affiatata e competente che, quotidianamente, lavora con professionalità per garantire l’efficienza di Poste Italiane nella provincia di Catanzaro. In questi anni di attività in Calabria ho imparato a conoscere la determinazione delle donne e degli uomini che lavorano in Poste Italiane, una garanzia necessaria per avere un’azienda vitale ed innovativa anche in questo territorio”.
Ed è proprio il “territorio” su cui si sofferma l’attenzione di Odierno: “è il campo di azione in cui operiamo attraverso la rete capillare degli uffici postali – precisa – che, oltre ad essere il principale canale di accesso ai prodotti e ai servizi offerti, rappresenta anche un punto di riferimento sociale per i cittadini. Infatti il know-how, la capacità di gestire in modo integrato tutte le forme di comunicazione, la piattaforma e i nuovi sistemi per i pagamenti e la funzione di organo certificatore, rendono Poste Italiane il partner ideale delle amministrazioni centrali e degli enti locali nel progettare e supportare le funzioni amministrative con soluzioni di eGovernment, per offrire ai cittadini servizi di pubblica utilità”.
“Il mio impegno nella direzione della filiale di Catanzaro – ha concluso il dirigente - metterà al centro la soddisfazione di tutti i cittadini, a cui la nostra azienda intende garantire servizi sempre più efficienti e di qualità per poter dare risposte adeguate alle esigenze locali”.

catanzaroinforma.it

venerdì 9 novembre 2012

Iniziativa FILP su rivalutazione della buonuscita dei dipendenti, già in servizio al 28 febbraio 1998, di Poste Italiane spa, conclusa con risoluzione approvata in XI Commissione alla Camera dei Deputati grazie a l'impegno costante nel tempo dell'On. Lucia Codurelli. Resoconto parlamentare completo.



ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00208
Dati di presentazione dell'atto
On. Lucia Codurelli
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 06/11/2012
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00635
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
LEGA NORD PADANIA
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
Commissione assegnataria
Stato iter: 
CONCLUSO il 06/11/2012
Fasi iter:
COLLEGA (RISCON) IL 06/11/2012
APPROVATO IL 06/11/2012
CONCLUSO IL 06/11/2012
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00208
presentata da
LUCIA CODURELLI
martedì 6 novembre 2012 pubblicata nel bollettino n.732

La XI Commissione,
premesso che:
al personale dipendente della società Poste italiane spetta, per il servizio prestato al momento dell'assunzione fino al 28 febbraio 1998 - data della trasformazione dell'ente Poste italiane in società per azioni - l'indennità di buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23 dicembre 1973;
l'indennità di buonuscita è calcolata, in base all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica, per tutti i dipendenti pubblici avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima della sua collocazione in quiescenza;
il calcolo dell'indennità di buonuscita, avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita, ne garantisce la sua costante rivalutazione per effetto degli aumenti contrattuali e degli avanzamenti di carriera dei lavoratori;
per i lavoratori postelegrafonici, l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449 del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni al personale dipendente dalla società medesima spettano il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma»;
alla liquidazione dell'indennità di buonuscita maturata per il servizio prestato in Poste italiane fino al 28 febbraio 1998 ha provveduto una gestione commissariale istituita presso l'Ipost (Istituto postelegrafonici), sino al 31 maggio 2010, data di soppressione di detto ente e di trasferimento delle sue funzioni all'INPS. Detta liquidazione viene però effettuata in base all'interpretazione letterale del comma 6 di cui sopra, facendo riferimento alla retribuzione percepita al 28 febbraio 1998, data di trasformazione dell'ente in società per azioni;
il sopra citato sistema di calcolo, che «congela» la buonuscita al valore maturato al 28 febbraio 1998 indipendentemente da quando il lavoratore andrà in pensione, determina un evidente e grave danno economico ai lavoratori interessati, e cioè a tutti i dipendenti di Poste assunti prima di tale data, che sono la grande maggioranza degli attuali dipendenti, ma anche impedisce la conseguente rivalutazione della buonuscita stessa;
in questi anni i lavoratori collocati in quiescenza hanno prodotto un notevole contenzioso giudiziario per la rivalutazione della buonuscita sulla base dell'ultima retribuzione percepita prima della quiescenza stessa; il contenzioso giudiziario ha avuto sino ad ora esito favorevole per i lavoratori, ma, nonostante le sentenze avverse, le dinamiche di liquidazione adottate dall'Ipost continuano a fondarsi sull'interpretazione restrittiva dell'articolo 53 della suindicata legge;
i lavoratori postelegrafonici possono ottenere la concessione di un mutuo da parte dell'Ipost, che lo eroga attingendo al fondo costituito dalla buonuscita del dipendente e rimasto nella disponibilità dell'istituto previdenziale per effetto dell'articolo 53 della legge n. 449 citata e sul quale l'istituto chiede al dipendente la corresponsione di interessi. Si realizza pertanto una situazione paradossale, che vede il dipendente prestare il proprio denaro a sé stesso e corrispondere gli interessi legali sul prestito all'Ipost;
i dipendenti di Poste italiane non ottengono neanche l'anticipazione del 75 per cento della buonuscita così come avviene per altri lavoratori, ma alla richiesta, più volte reiterata dagli stessi di essere messi a conoscenza dell'esatto ammontare del valore della buonuscita maturato al 28 febbraio 1998, non è stato dato alcun tipo di riscontro da parte degli uffici competenti;
la cifra complessiva destinata alle predette liquidazioni è confluita in un fondo chiuso presso l'Ipost, affidato a una gestione commissariale denominata «Gestione Commissariale Fondo Buonuscita per i lavoratori di Poste Italiane»;
secondo una comunicazione, che risulta inviata dal Commissario del fondo ad un lavoratore di Poste Italiane, i tempi per l'erogazione del pagamento dell'indennità di buonuscita hanno subito lo slittamento in avanti di 24-27 mesi;
l'interpretazione unilaterale della norma, che si richiama all'articolo 1, comma 22, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, appare arbitraria, poiché sia la predetta legge sia il decreto e la relazione tecnica che l'hanno preceduta non fanno alcun riferimento ai lavoratori di Poste Italiane. Infatti, equiparando erroneamente le lavoratrici e i lavoratori di Poste Italiane ai dipendenti del pubblico impiego, si è applicata una norma che ha come finalità quella di concorrere al risanamento della finanza pubblica, ma non si è tenuto conto che, trattandosi di un fondo chiuso, non si producono effetti sul bilancio dello Stato;
con precedente atto di sindacato ispettivo n. 5-03280, del 22 luglio 2010, si poneva all'attenzione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali la questione dell'indennità di buonuscita del personale di Poste italiane SpA, come citato in premessa. In risposta a tale atto di sindacato ispettivo, il Governo, nella persona del sottosegretario allo sviluppo economico, evidenziava, tra l'altro, che «per l'introduzione di diverse forme di rivalutazione dell'indennità di buonuscita, come evidenziato anche dall'onorevole interrogante, si renderebbe quindi necessario un nuovo intervento legislativo in materia»;
andrebbero, a tal fine, valutate, anche in un eventuale confronto tra la società Poste italiane SpA e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, le modalità per rendere praticabile la corresponsione integrale o parziale dell'indennità di buonuscita maturata dai lavoratori;
in considerazione di quanto sopra esposto e vista la estrema rilevanza della questione, che coinvolge oltre 150 mila lavoratori attivi, tenuto conto che molti pensionati dopo il 28 febbraio 1998 hanno attivato un contenzioso giudiziario, si ritiene indispensabile un intervento risolutore del problema,
impegna il Governo:
ad assumere, entro il 31 gennaio 2013, ogni utile iniziativa che consenta di conoscere la consistenza del patrimonio immobiliare di cui il suddetto fondo è dotato e la relativa destinazione d'uso;
a valutare la possibilità, entro il 31 gennaio 2013, compatibilmente con gli effetti finanziari, di adottare eventuali iniziative, anche di natura normativa, che consentano ai lavoratori di Poste Italiane SpA di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché per consentire il diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza di rapporto di lavoro.
(8-00208) «Codurelli, Damiano, Comaroli, Madia, Boccuzzi, Rampi, Berretta, Schirru».
ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00635
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 499 del 12/07/2011
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00208
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
LEGA NORD PADANIA
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
Commissione assegnataria
Stato iter: 
CONCLUSO il 06/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE
08/11/2011
PARTITO DEMOCRATICO

INTERVENTO PARLAMENTARE
08/11/2011
POPOLO DELLA LIBERTA'

INTERVENTO PARLAMENTARE
15/05/2012
PARTITO DEMOCRATICO

ILLUSTRAZIONE
03/10/2012
PARTITO DEMOCRATICO

INTERVENTO PARLAMENTARE
03/10/2012
POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)

INTERVENTO GOVERNO
31/10/2012
SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO E POLITICHE SOCIALI

INTERVENTO PARLAMENTARE
31/10/2012
PARTITO DEMOCRATICO

PARERE GOVERNO
06/11/2012
ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MINISTERI

INTERVENTO PARLAMENTARE
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:
DISCUSSIONE IL 08/11/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/11/2011
DISCUSSIONE IL 15/05/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/05/2012
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 03/10/2012
DISCUSSIONE IL 03/10/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/10/2012
DISCUSSIONE IL 31/10/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/10/2012
ACCOLTO IL 06/11/2012
PARERE GOVERNO IL 06/11/2012
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/11/2012
DISCUSSIONE IL 06/11/2012
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 06/11/2012
CONCLUSO IL 06/11/2012
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00635
presentata da
LUCIA CODURELLI
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499

La XI Commissione,

premesso che:

al personale dipendente della società Poste italiane spetta, per il servizio prestato al momento dell'assunzione fino al 28 febbraio 1998 - data della trasformazione dell'ente Poste italiane in società per azioni - l'indennità di buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23 dicembre 1973;


l'indennità di buonuscita viene calcolata, in base all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica, per tutti i dipendenti pubblici avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima della sua collocazione in quiescenza;


il calcolo dell'indennità di buonuscita avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita ne garantisce la sua costante rivalutazione per effetto degli aumenti contrattuali e degli avanzamenti di carriera dei lavoratori; per i lavoratori postelegrafonici l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449 del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni... al personale dipendente dalla società medesima spettano il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma»;


alla liquidazione dell'indennità di buonuscita maturata per il servizio prestato in Poste italiane fino al 28 febbraio 1998 ha provveduto una gestione commissariale istituita presso l'Ipost, Istituto postelegrafonici, sino al 31 maggio 2010, data di soppressione di detto ente e di trasferimento delle sue funzioni all'INPS. Detta liquidazione viene però effettuata in base all'interpretazione letterale del comma 6 di cui sopra, facendo riferimento alla retribuzione percepita al 28 febbraio 1998, data di trasformazione dell'ente in società per azioni;


il sopra citato sistema di calcolo, che «congela» la buonuscita al valore maturato al 28 febbraio 1998 indipendentemente da quando il lavoratore andrà in pensione, determina un evidente e grave danno economico ai lavoratori interessati, e cioè a tutti i dipendenti di Poste assunti prima di tale data, che sono la grande maggioranza degli attuali dipendenti, ma anche impedisce la conseguente rivalutazione della buonuscita stessa;


in questi anni i lavoratori collocati in quiescenza hanno prodotto un notevole contenzioso giudiziario per la rivalutazione della buonuscita sulla base dell'ultima retribuzione percepita prima della quiescenza stessa; il contenzioso giudiziario ha avuto sino ad ora esito favorevole per i lavoratori, ma nonostante le sentenze avverse, le dinamiche di liquidazione adottate dall'Ipost continuano a fondarsi sull'interpretazione restrittiva dell'articolo 53 della suindicata legge;


i lavoratori postelegrafonici possono ottenere la concessione di un mutuo da parte dell'Ipost che lo eroga attingendo al fondo costituito dalla buonuscita del dipendente e rimasto nella disponibilità dell'istituto previdenziale per effetto dell'articolo 53 della legge n. 449 citata e sul quale l'istituto chiede al dipendente la corresponsione di interessi. Si realizza pertanto una situazione paradossale che vede il dipendente prestare il proprio denaro a sé stesso e corrispondere gli interessi legali sul prestito all'Ipost;


i dipendenti di Poste italiane non ottengono neanche l'anticipazione del 75 per cento della buonuscita così come avviene per altri lavoratori, ma alla richiesta, più volte reiterata dagli stessi di essere messi a conoscenza dell'esatto ammontare del valore della buonuscita maturato al 28 febbraio 1998, non è stato dato alcun tipo di riscontro da parte degli uffici competenti;


con precedente atto 5-03280, del 22 luglio 2010, si poneva all'attenzione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali la questione dell'indennità di buonuscita del personale di Poste italiane SpA., come citato in premessa. In risposta a tale atto di sindacato ispettivo, il Governo, nella persona del sottosegretario allo sviluppo economico, evidenziava, tra l'altro, «che per l'introduzione di diverse forme di rivalutazione dell'indennità di buonuscita, come evidenziato anche dall'onorevole Interrogante, si renderebbe quindi necessario un nuovo intervento legislativo in materia»;



appare in tutta evidenza l'incongruenza del permanere dell'applicazione di un istituto tipico del rapporto di lavoro di diritto pubblico, quale l'indennità di buonuscita, a lavoratori, nel frattempo, passati alle dipendenze di un ente trasformato in società per azioni,

impegna il Governo:


ad intervenire con adeguate quanto repentine iniziative, anche di natura normativa, al fine di individuare una soluzione che consenta ai lavoratori di Poste spa di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché per consentire il diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza del rapporto di lavoro;

a impartire le opportune direttive affinché vengano individuate, tra la società Poste italiane spa e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, le modalità per rendere praticabile la citata corresponsione integrale o parziale dell'indennità di buonuscita maturata da detti lavoratori.

(7-00635)
«Codurelli, Damiano, Comaroli, Madia, Boccuzzi, Rampi, Berretta, Schirru».

XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)
RISOLUZIONI:
7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA (Seguito della
discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
ALLEGATO 4 (Risoluzione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e conclusione –
Approvazione della risoluzione n. 8-00208).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata
nella seduta del 31 ottobre 2012.
Silvano MOFFA, presidente, avverte che,
sulla base degli elementi forniti dal Governo nella precedente seduta, è stata
presentata una ulteriore nuova versione
della risoluzione in discussione (vedi allegato 4).
Il viceministro Michel MARTONE fa
presente che il Governo esprime un parere
favorevole sull’ulteriore nuova versione
della risoluzione in discussione, manifestando soddisfazione per l’intesa raggiunta
con i presentatori dell’atto di indirizzo, in
vista dell’individuazione delle iniziative più
idonee da adottare per la soluzione del
problema.
Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la
disponibilità manifestata, esprime soddisfazione per l’assunzione da parte dell’Esecutivo di impegni importanti, volti alla
salvaguardia dei lavoratori coinvolti, che
attendono da tempo risposte certe e definite. Ritiene fondamentale, in particolare,
che il Governo abbia accettato di vincolare
ad una data certa l’assunzione delle proprie iniziative, per consentire il diritto alla
corretta corresponsione della buonuscita
di detti lavoratori.
Nessun altro chiedendo di intervenire,
la Commissione approva l’ulteriore nuova
versione della risoluzione in discussione,
che assume il numero 8-00208.

La seduta comincia alle 13.35.
7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208).
  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 31 ottobre 2012.
  Silvano MOFFA, presidente, avverte che, sulla base degli elementi forniti dal Governo nella precedente seduta, è stata presentata una ulteriore nuova versione della risoluzione in discussione (vedi allegato 4).
  Il viceministro Michel MARTONE fa presente che il Governo esprime un parere favorevole sull'ulteriore nuova versione della risoluzione in discussione, manifestando soddisfazione per l'intesa raggiunta con i presentatori dell'atto di indirizzo, in vista dell'individuazione delle iniziative più idonee da adottare per la soluzione del problema.
  Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la disponibilità manifestata, esprime soddisfazione per l'assunzione da parte dell'Esecutivo di impegni importanti, volti alla salvaguardia dei lavoratori coinvolti, che attendono da tempo risposte certe e definite. Ritiene fondamentale, in particolare, che il Governo abbia accettato di vincolare ad una data certa l'assunzione delle proprie iniziative, per consentire il diritto alla corretta corresponsione della buonuscita di detti lavoratori.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'ulteriore nuova versione della risoluzione in discussione, che assume il numero 8-00208.
  La seduta termina alle 13.40.