venerdì 9 novembre 2012

Iniziativa FILP su rivalutazione della buonuscita dei dipendenti, già in servizio al 28 febbraio 1998, di Poste Italiane spa, conclusa con risoluzione approvata in XI Commissione alla Camera dei Deputati grazie a l'impegno costante nel tempo dell'On. Lucia Codurelli. Resoconto parlamentare completo.



ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00208
Dati di presentazione dell'atto
On. Lucia Codurelli
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 06/11/2012
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Atto numero: 7/00635
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
LEGA NORD PADANIA
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
06/11/2012
Commissione assegnataria
Stato iter: 
CONCLUSO il 06/11/2012
Fasi iter:
COLLEGA (RISCON) IL 06/11/2012
APPROVATO IL 06/11/2012
CONCLUSO IL 06/11/2012
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 8-00208
presentata da
LUCIA CODURELLI
martedì 6 novembre 2012 pubblicata nel bollettino n.732

La XI Commissione,
premesso che:
al personale dipendente della società Poste italiane spetta, per il servizio prestato al momento dell'assunzione fino al 28 febbraio 1998 - data della trasformazione dell'ente Poste italiane in società per azioni - l'indennità di buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23 dicembre 1973;
l'indennità di buonuscita è calcolata, in base all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica, per tutti i dipendenti pubblici avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima della sua collocazione in quiescenza;
il calcolo dell'indennità di buonuscita, avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita, ne garantisce la sua costante rivalutazione per effetto degli aumenti contrattuali e degli avanzamenti di carriera dei lavoratori;
per i lavoratori postelegrafonici, l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449 del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni al personale dipendente dalla società medesima spettano il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma»;
alla liquidazione dell'indennità di buonuscita maturata per il servizio prestato in Poste italiane fino al 28 febbraio 1998 ha provveduto una gestione commissariale istituita presso l'Ipost (Istituto postelegrafonici), sino al 31 maggio 2010, data di soppressione di detto ente e di trasferimento delle sue funzioni all'INPS. Detta liquidazione viene però effettuata in base all'interpretazione letterale del comma 6 di cui sopra, facendo riferimento alla retribuzione percepita al 28 febbraio 1998, data di trasformazione dell'ente in società per azioni;
il sopra citato sistema di calcolo, che «congela» la buonuscita al valore maturato al 28 febbraio 1998 indipendentemente da quando il lavoratore andrà in pensione, determina un evidente e grave danno economico ai lavoratori interessati, e cioè a tutti i dipendenti di Poste assunti prima di tale data, che sono la grande maggioranza degli attuali dipendenti, ma anche impedisce la conseguente rivalutazione della buonuscita stessa;
in questi anni i lavoratori collocati in quiescenza hanno prodotto un notevole contenzioso giudiziario per la rivalutazione della buonuscita sulla base dell'ultima retribuzione percepita prima della quiescenza stessa; il contenzioso giudiziario ha avuto sino ad ora esito favorevole per i lavoratori, ma, nonostante le sentenze avverse, le dinamiche di liquidazione adottate dall'Ipost continuano a fondarsi sull'interpretazione restrittiva dell'articolo 53 della suindicata legge;
i lavoratori postelegrafonici possono ottenere la concessione di un mutuo da parte dell'Ipost, che lo eroga attingendo al fondo costituito dalla buonuscita del dipendente e rimasto nella disponibilità dell'istituto previdenziale per effetto dell'articolo 53 della legge n. 449 citata e sul quale l'istituto chiede al dipendente la corresponsione di interessi. Si realizza pertanto una situazione paradossale, che vede il dipendente prestare il proprio denaro a sé stesso e corrispondere gli interessi legali sul prestito all'Ipost;
i dipendenti di Poste italiane non ottengono neanche l'anticipazione del 75 per cento della buonuscita così come avviene per altri lavoratori, ma alla richiesta, più volte reiterata dagli stessi di essere messi a conoscenza dell'esatto ammontare del valore della buonuscita maturato al 28 febbraio 1998, non è stato dato alcun tipo di riscontro da parte degli uffici competenti;
la cifra complessiva destinata alle predette liquidazioni è confluita in un fondo chiuso presso l'Ipost, affidato a una gestione commissariale denominata «Gestione Commissariale Fondo Buonuscita per i lavoratori di Poste Italiane»;
secondo una comunicazione, che risulta inviata dal Commissario del fondo ad un lavoratore di Poste Italiane, i tempi per l'erogazione del pagamento dell'indennità di buonuscita hanno subito lo slittamento in avanti di 24-27 mesi;
l'interpretazione unilaterale della norma, che si richiama all'articolo 1, comma 22, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, appare arbitraria, poiché sia la predetta legge sia il decreto e la relazione tecnica che l'hanno preceduta non fanno alcun riferimento ai lavoratori di Poste Italiane. Infatti, equiparando erroneamente le lavoratrici e i lavoratori di Poste Italiane ai dipendenti del pubblico impiego, si è applicata una norma che ha come finalità quella di concorrere al risanamento della finanza pubblica, ma non si è tenuto conto che, trattandosi di un fondo chiuso, non si producono effetti sul bilancio dello Stato;
con precedente atto di sindacato ispettivo n. 5-03280, del 22 luglio 2010, si poneva all'attenzione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali la questione dell'indennità di buonuscita del personale di Poste italiane SpA, come citato in premessa. In risposta a tale atto di sindacato ispettivo, il Governo, nella persona del sottosegretario allo sviluppo economico, evidenziava, tra l'altro, che «per l'introduzione di diverse forme di rivalutazione dell'indennità di buonuscita, come evidenziato anche dall'onorevole interrogante, si renderebbe quindi necessario un nuovo intervento legislativo in materia»;
andrebbero, a tal fine, valutate, anche in un eventuale confronto tra la società Poste italiane SpA e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, le modalità per rendere praticabile la corresponsione integrale o parziale dell'indennità di buonuscita maturata dai lavoratori;
in considerazione di quanto sopra esposto e vista la estrema rilevanza della questione, che coinvolge oltre 150 mila lavoratori attivi, tenuto conto che molti pensionati dopo il 28 febbraio 1998 hanno attivato un contenzioso giudiziario, si ritiene indispensabile un intervento risolutore del problema,
impegna il Governo:
ad assumere, entro il 31 gennaio 2013, ogni utile iniziativa che consenta di conoscere la consistenza del patrimonio immobiliare di cui il suddetto fondo è dotato e la relativa destinazione d'uso;
a valutare la possibilità, entro il 31 gennaio 2013, compatibilmente con gli effetti finanziari, di adottare eventuali iniziative, anche di natura normativa, che consentano ai lavoratori di Poste Italiane SpA di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché per consentire il diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza di rapporto di lavoro.
(8-00208) «Codurelli, Damiano, Comaroli, Madia, Boccuzzi, Rampi, Berretta, Schirru».
ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00635
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 499 del 12/07/2011
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00208
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
LEGA NORD PADANIA
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
PARTITO DEMOCRATICO
12/07/2011
Commissione assegnataria
Stato iter: 
CONCLUSO il 06/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE
08/11/2011
PARTITO DEMOCRATICO

INTERVENTO PARLAMENTARE
08/11/2011
POPOLO DELLA LIBERTA'

INTERVENTO PARLAMENTARE
15/05/2012
PARTITO DEMOCRATICO

ILLUSTRAZIONE
03/10/2012
PARTITO DEMOCRATICO

INTERVENTO PARLAMENTARE
03/10/2012
POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)

INTERVENTO GOVERNO
31/10/2012
SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO E POLITICHE SOCIALI

INTERVENTO PARLAMENTARE
31/10/2012
PARTITO DEMOCRATICO

PARERE GOVERNO
06/11/2012
ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MINISTERI

INTERVENTO PARLAMENTARE
06/11/2012
PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:
DISCUSSIONE IL 08/11/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/11/2011
DISCUSSIONE IL 15/05/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/05/2012
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 03/10/2012
DISCUSSIONE IL 03/10/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/10/2012
DISCUSSIONE IL 31/10/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/10/2012
ACCOLTO IL 06/11/2012
PARERE GOVERNO IL 06/11/2012
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/11/2012
DISCUSSIONE IL 06/11/2012
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 06/11/2012
CONCLUSO IL 06/11/2012
Atto Camera

Risoluzione in Commissione 7-00635
presentata da
LUCIA CODURELLI
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499

La XI Commissione,

premesso che:

al personale dipendente della società Poste italiane spetta, per il servizio prestato al momento dell'assunzione fino al 28 febbraio 1998 - data della trasformazione dell'ente Poste italiane in società per azioni - l'indennità di buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23 dicembre 1973;


l'indennità di buonuscita viene calcolata, in base all'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica, per tutti i dipendenti pubblici avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima della sua collocazione in quiescenza;


il calcolo dell'indennità di buonuscita avendo a riferimento l'ultima retribuzione percepita ne garantisce la sua costante rivalutazione per effetto degli aumenti contrattuali e degli avanzamenti di carriera dei lavoratori; per i lavoratori postelegrafonici l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449 del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni... al personale dipendente dalla società medesima spettano il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma»;


alla liquidazione dell'indennità di buonuscita maturata per il servizio prestato in Poste italiane fino al 28 febbraio 1998 ha provveduto una gestione commissariale istituita presso l'Ipost, Istituto postelegrafonici, sino al 31 maggio 2010, data di soppressione di detto ente e di trasferimento delle sue funzioni all'INPS. Detta liquidazione viene però effettuata in base all'interpretazione letterale del comma 6 di cui sopra, facendo riferimento alla retribuzione percepita al 28 febbraio 1998, data di trasformazione dell'ente in società per azioni;


il sopra citato sistema di calcolo, che «congela» la buonuscita al valore maturato al 28 febbraio 1998 indipendentemente da quando il lavoratore andrà in pensione, determina un evidente e grave danno economico ai lavoratori interessati, e cioè a tutti i dipendenti di Poste assunti prima di tale data, che sono la grande maggioranza degli attuali dipendenti, ma anche impedisce la conseguente rivalutazione della buonuscita stessa;


in questi anni i lavoratori collocati in quiescenza hanno prodotto un notevole contenzioso giudiziario per la rivalutazione della buonuscita sulla base dell'ultima retribuzione percepita prima della quiescenza stessa; il contenzioso giudiziario ha avuto sino ad ora esito favorevole per i lavoratori, ma nonostante le sentenze avverse, le dinamiche di liquidazione adottate dall'Ipost continuano a fondarsi sull'interpretazione restrittiva dell'articolo 53 della suindicata legge;


i lavoratori postelegrafonici possono ottenere la concessione di un mutuo da parte dell'Ipost che lo eroga attingendo al fondo costituito dalla buonuscita del dipendente e rimasto nella disponibilità dell'istituto previdenziale per effetto dell'articolo 53 della legge n. 449 citata e sul quale l'istituto chiede al dipendente la corresponsione di interessi. Si realizza pertanto una situazione paradossale che vede il dipendente prestare il proprio denaro a sé stesso e corrispondere gli interessi legali sul prestito all'Ipost;


i dipendenti di Poste italiane non ottengono neanche l'anticipazione del 75 per cento della buonuscita così come avviene per altri lavoratori, ma alla richiesta, più volte reiterata dagli stessi di essere messi a conoscenza dell'esatto ammontare del valore della buonuscita maturato al 28 febbraio 1998, non è stato dato alcun tipo di riscontro da parte degli uffici competenti;


con precedente atto 5-03280, del 22 luglio 2010, si poneva all'attenzione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali la questione dell'indennità di buonuscita del personale di Poste italiane SpA., come citato in premessa. In risposta a tale atto di sindacato ispettivo, il Governo, nella persona del sottosegretario allo sviluppo economico, evidenziava, tra l'altro, «che per l'introduzione di diverse forme di rivalutazione dell'indennità di buonuscita, come evidenziato anche dall'onorevole Interrogante, si renderebbe quindi necessario un nuovo intervento legislativo in materia»;



appare in tutta evidenza l'incongruenza del permanere dell'applicazione di un istituto tipico del rapporto di lavoro di diritto pubblico, quale l'indennità di buonuscita, a lavoratori, nel frattempo, passati alle dipendenze di un ente trasformato in società per azioni,

impegna il Governo:


ad intervenire con adeguate quanto repentine iniziative, anche di natura normativa, al fine di individuare una soluzione che consenta ai lavoratori di Poste spa di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché per consentire il diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza del rapporto di lavoro;

a impartire le opportune direttive affinché vengano individuate, tra la società Poste italiane spa e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, le modalità per rendere praticabile la citata corresponsione integrale o parziale dell'indennità di buonuscita maturata da detti lavoratori.

(7-00635)
«Codurelli, Damiano, Comaroli, Madia, Boccuzzi, Rampi, Berretta, Schirru».

XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)
RISOLUZIONI:
7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA (Seguito della
discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
ALLEGATO 4 (Risoluzione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e conclusione –
Approvazione della risoluzione n. 8-00208).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata
nella seduta del 31 ottobre 2012.
Silvano MOFFA, presidente, avverte che,
sulla base degli elementi forniti dal Governo nella precedente seduta, è stata
presentata una ulteriore nuova versione
della risoluzione in discussione (vedi allegato 4).
Il viceministro Michel MARTONE fa
presente che il Governo esprime un parere
favorevole sull’ulteriore nuova versione
della risoluzione in discussione, manifestando soddisfazione per l’intesa raggiunta
con i presentatori dell’atto di indirizzo, in
vista dell’individuazione delle iniziative più
idonee da adottare per la soluzione del
problema.
Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la
disponibilità manifestata, esprime soddisfazione per l’assunzione da parte dell’Esecutivo di impegni importanti, volti alla
salvaguardia dei lavoratori coinvolti, che
attendono da tempo risposte certe e definite. Ritiene fondamentale, in particolare,
che il Governo abbia accettato di vincolare
ad una data certa l’assunzione delle proprie iniziative, per consentire il diritto alla
corretta corresponsione della buonuscita
di detti lavoratori.
Nessun altro chiedendo di intervenire,
la Commissione approva l’ulteriore nuova
versione della risoluzione in discussione,
che assume il numero 8-00208.

La seduta comincia alle 13.35.
7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208).
  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 31 ottobre 2012.
  Silvano MOFFA, presidente, avverte che, sulla base degli elementi forniti dal Governo nella precedente seduta, è stata presentata una ulteriore nuova versione della risoluzione in discussione (vedi allegato 4).
  Il viceministro Michel MARTONE fa presente che il Governo esprime un parere favorevole sull'ulteriore nuova versione della risoluzione in discussione, manifestando soddisfazione per l'intesa raggiunta con i presentatori dell'atto di indirizzo, in vista dell'individuazione delle iniziative più idonee da adottare per la soluzione del problema.
  Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la disponibilità manifestata, esprime soddisfazione per l'assunzione da parte dell'Esecutivo di impegni importanti, volti alla salvaguardia dei lavoratori coinvolti, che attendono da tempo risposte certe e definite. Ritiene fondamentale, in particolare, che il Governo abbia accettato di vincolare ad una data certa l'assunzione delle proprie iniziative, per consentire il diritto alla corretta corresponsione della buonuscita di detti lavoratori.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'ulteriore nuova versione della risoluzione in discussione, che assume il numero 8-00208.
  La seduta termina alle 13.40.






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