martedì 17 gennaio 2012

5000 dipendenti delle Poste Italiane senza lavoro e senza pensione: il Gruppo Misto della Camera dei Deputati ha presentato il 16 gennaio 2012 una Interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14496
presentata da
GIUSEPPE FALLICA
lunedì 16 gennaio 2012, seduta n.570

FALLICA, GRIMALDI, TERRANOVA, PUGLIESE, IAPICCA, MICCICHÈ, STAGNO D'ALCONTRES, MISITI e SOGLIA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.- Per sapere - premesso che:

la riforma delle pensioni contenuta nella manovra «Salva Italia» del Governo Monti ha creato non pochi scompensi nel sistema pensionistico e lavorativo italiano: in particolare alcune categorie di lavoratori sono state pesantemente discriminate;

non sono stati tutelati, infatti, tra gli altri, i lavoratori delle aziende che, prima della manovra, sono stati avviati verso il cosiddetto «esodo volontario anticipato incentivato» e che con i nuovi requisiti previsti dalla legge si trovano in una posizione ambigua: sono ufficialmente fuori dalle aziende, perché «esodati» o in termini tecnici «soprannumerari», e nello stesso tempo, non ricevono alcuna indennità pensionistica perché non hanno più i requisiti per andare in pensione subito e dovranno aspettare diversi anni prima di poterlo fare; sono in pratica dei disoccupati;

tra questi lavoratori abbandonati al loro destino, in una condizione di particolare disagio si trovano quelli di Poste Italiane. L'azienda ha incentivato, infatti, negli ultimi tempi, un nutrito esodo dei suoi dipendenti più anziani che, adesso, con la nuova normativa, si troveranno senza lavoro e senza pensione; sono più di 5000;

la tutela dei diritti dei lavoratori è un valore inestimabile per la nostra democrazia e non può essere derogato in nessun modo, nemmeno in tempo di crisi economica -:

quali iniziative il Governo intenda assumere per ristabilire un ordine e un equilibrio in questo settore e se abbia intenzione di proporre una norma transitoria che permetta ai lavoratori soprannumerari delle varie aziende di riacquisire le proprie prerogative. (4-14496)

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