ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI
DIBATTITO 8/00208
Dati di presentazione dell'atto
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On. Lucia Codurelli |
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: del 06/11/2012
Risoluzione conclusiva di dibattito su
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI
LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
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Nominativo
co-firmatario
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Gruppo
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Data
firma
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PARTITO
DEMOCRATICO
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06/11/2012
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LEGA NORD
PADANIA
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06/11/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
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06/11/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
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06/11/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
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06/11/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
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06/11/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
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06/11/2012
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Commissione assegnataria
Stato iter:
CONCLUSO il 06/11/2012
Fasi iter:
COLLEGA (RISCON) IL
06/11/2012
APPROVATO IL 06/11/2012
CONCLUSO IL 06/11/2012
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 8-00208
presentata da
LUCIA CODURELLI
martedì 6 novembre 2012 pubblicata nel bollettino n.732
La XI Commissione,
premesso che:
al personale dipendente della società Poste italiane spetta, per il servizio
prestato al momento dell'assunzione fino al 28 febbraio 1998 - data della
trasformazione dell'ente Poste italiane in società per azioni - l'indennità di
buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23
dicembre 1973;
l'indennità di buonuscita è calcolata, in base all'articolo 3 del citato
decreto del Presidente della Repubblica, per tutti i dipendenti pubblici avendo
a riferimento l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima della sua
collocazione in quiescenza;
il calcolo dell'indennità di buonuscita, avendo a riferimento l'ultima
retribuzione percepita, ne garantisce la sua costante rivalutazione per effetto
degli aumenti contrattuali e degli avanzamenti di carriera dei lavoratori;
per i lavoratori postelegrafonici, l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449
del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla
data di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni al
personale dipendente dalla società medesima spettano il trattamento di fine
rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo
lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo
la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma»;
alla liquidazione dell'indennità di buonuscita maturata per il servizio
prestato in Poste italiane fino al 28 febbraio 1998 ha provveduto una gestione
commissariale istituita presso l'Ipost (Istituto postelegrafonici), sino al 31
maggio 2010, data di soppressione di detto ente e di trasferimento delle sue
funzioni all'INPS. Detta liquidazione viene però effettuata in base
all'interpretazione letterale del comma 6 di cui sopra, facendo riferimento alla
retribuzione percepita al 28 febbraio 1998, data di trasformazione dell'ente in
società per azioni;
il sopra citato sistema di calcolo, che «congela» la buonuscita al valore
maturato al 28 febbraio 1998 indipendentemente da quando il lavoratore andrà in
pensione, determina un evidente e grave danno economico ai lavoratori
interessati, e cioè a tutti i dipendenti di Poste assunti prima di tale data,
che sono la grande maggioranza degli attuali dipendenti, ma anche impedisce la
conseguente rivalutazione della buonuscita stessa;
in questi anni i lavoratori collocati in quiescenza hanno prodotto un notevole
contenzioso giudiziario per la rivalutazione della buonuscita sulla base
dell'ultima retribuzione percepita prima della quiescenza stessa; il contenzioso
giudiziario ha avuto sino ad ora esito favorevole per i lavoratori, ma,
nonostante le sentenze avverse, le dinamiche di liquidazione adottate
dall'Ipost continuano a fondarsi sull'interpretazione restrittiva dell'articolo
53 della suindicata legge;
i lavoratori postelegrafonici possono ottenere la concessione di un mutuo da
parte dell'Ipost, che lo eroga attingendo al fondo costituito dalla buonuscita
del dipendente e rimasto nella disponibilità dell'istituto previdenziale per
effetto dell'articolo 53 della legge n. 449 citata e sul quale l'istituto
chiede al dipendente la corresponsione di interessi. Si realizza pertanto una
situazione paradossale, che vede il dipendente prestare il proprio denaro a sé
stesso e corrispondere gli interessi legali sul prestito all'Ipost;
i dipendenti di Poste italiane non ottengono neanche l'anticipazione del 75 per
cento della buonuscita così come avviene per altri lavoratori, ma alla
richiesta, più volte reiterata dagli stessi di essere messi a conoscenza
dell'esatto ammontare del valore della buonuscita maturato al 28 febbraio 1998,
non è stato dato alcun tipo di riscontro da parte degli uffici competenti;
la cifra complessiva destinata alle predette liquidazioni è confluita in un
fondo chiuso presso l'Ipost, affidato a una gestione commissariale denominata
«Gestione Commissariale Fondo Buonuscita per i lavoratori di Poste Italiane»;
secondo una comunicazione, che risulta inviata dal Commissario del fondo ad un
lavoratore di Poste Italiane, i tempi per l'erogazione del pagamento
dell'indennità di buonuscita hanno subito lo slittamento in avanti di 24-27
mesi;
l'interpretazione unilaterale della norma, che si richiama all'articolo 1,
comma 22, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito dalla legge 14
settembre 2011, n. 148, appare arbitraria, poiché sia la predetta legge sia il
decreto e la relazione tecnica che l'hanno preceduta non fanno alcun
riferimento ai lavoratori di Poste Italiane. Infatti, equiparando erroneamente
le lavoratrici e i lavoratori di Poste Italiane ai dipendenti del pubblico
impiego, si è applicata una norma che ha come finalità quella di concorrere al
risanamento della finanza pubblica, ma non si è tenuto conto che, trattandosi
di un fondo chiuso, non si producono effetti sul bilancio dello Stato;
con precedente atto di sindacato ispettivo n. 5-03280, del 22 luglio 2010, si
poneva all'attenzione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali la
questione dell'indennità di buonuscita del personale di Poste italiane SpA,
come citato in premessa. In risposta a tale atto di sindacato ispettivo, il
Governo, nella persona del sottosegretario allo sviluppo economico,
evidenziava, tra l'altro, che «per l'introduzione di diverse forme di
rivalutazione dell'indennità di buonuscita, come evidenziato anche
dall'onorevole interrogante, si renderebbe quindi necessario un nuovo
intervento legislativo in materia»;
andrebbero, a tal fine, valutate, anche in un eventuale confronto tra la
società Poste italiane SpA e le organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative a livello nazionale, le modalità per rendere praticabile la
corresponsione integrale o parziale dell'indennità di buonuscita maturata dai
lavoratori;
in considerazione di quanto sopra esposto e vista la estrema rilevanza della
questione, che coinvolge oltre 150 mila lavoratori attivi, tenuto conto che
molti pensionati dopo il 28 febbraio 1998 hanno attivato un contenzioso
giudiziario, si ritiene indispensabile un intervento risolutore del problema,
impegna il Governo:
ad assumere, entro il 31
gennaio 2013, ogni utile iniziativa che consenta di conoscere la consistenza
del patrimonio immobiliare di cui il suddetto fondo è dotato e la relativa
destinazione d'uso;
a valutare la possibilità, entro il 31 gennaio 2013, compatibilmente con gli effetti
finanziari, di adottare eventuali iniziative, anche di natura normativa, che
consentano ai lavoratori di Poste Italiane SpA di usufruire di un costante
aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché per consentire il
diritto alla corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in
costanza di rapporto di lavoro.
(8-00208) «Codurelli, Damiano, Comaroli, Madia, Boccuzzi, Rampi, Berretta,
Schirru».
ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN
COMMISSIONE 7/00635
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 499 del 12/07/2011
Approvazione risoluzione conclusiva
Firmatari
Primo firmatario: CODURELLI
LUCIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
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Nominativo
co-firmatario
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Gruppo
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Data
firma
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PARTITO
DEMOCRATICO
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12/07/2011
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LEGA NORD
PADANIA
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12/07/2011
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PARTITO
DEMOCRATICO
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12/07/2011
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PARTITO
DEMOCRATICO
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12/07/2011
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PARTITO
DEMOCRATICO
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12/07/2011
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PARTITO
DEMOCRATICO
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12/07/2011
|
|
PARTITO
DEMOCRATICO
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12/07/2011
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Commissione assegnataria
Stato iter:
CONCLUSO il 06/11/2012
Partecipanti allo
svolgimento/discussione
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ILLUSTRAZIONE
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08/11/2011
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PARTITO
DEMOCRATICO
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INTERVENTO PARLAMENTARE
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08/11/2011
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POPOLO
DELLA LIBERTA'
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INTERVENTO PARLAMENTARE
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15/05/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
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ILLUSTRAZIONE
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03/10/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
|
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INTERVENTO PARLAMENTARE
|
03/10/2012
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POPOLO E
TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID,
MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI
CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
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INTERVENTO GOVERNO
|
31/10/2012
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SOTTOSEGRETARIO
DI STATO LAVORO E POLITICHE SOCIALI
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INTERVENTO PARLAMENTARE
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31/10/2012
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PARTITO
DEMOCRATICO
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PARERE GOVERNO
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06/11/2012
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ERRORE:TROVATE+CARICHE ERRORE:TROVATI+MINISTERI
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INTERVENTO PARLAMENTARE
|
06/11/2012
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|
PARTITO
DEMOCRATICO
|
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Fasi iter:
DISCUSSIONE IL
08/11/2011
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/11/2011
DISCUSSIONE IL 15/05/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/05/2012
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 03/10/2012
DISCUSSIONE IL 03/10/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/10/2012
DISCUSSIONE IL 31/10/2012
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/10/2012
ACCOLTO IL 06/11/2012
PARERE GOVERNO IL 06/11/2012
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 06/11/2012
DISCUSSIONE IL 06/11/2012
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 06/11/2012
CONCLUSO IL 06/11/2012
Atto Camera
Risoluzione in Commissione 7-00635
presentata da
LUCIA CODURELLI
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499
La XI Commissione,
premesso che:
al personale dipendente della società Poste italiane spetta, per il servizio
prestato al momento dell'assunzione fino al 28 febbraio 1998 - data della
trasformazione dell'ente Poste italiane in società per azioni - l'indennità di
buonuscita di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1032 del 23
dicembre 1973;
l'indennità di buonuscita viene calcolata, in base all'articolo 3 del citato
decreto del Presidente della Repubblica, per tutti i dipendenti pubblici avendo
a riferimento l'ultima retribuzione percepita dal lavoratore prima della sua
collocazione in quiescenza;
il calcolo dell'indennità di buonuscita avendo a riferimento l'ultima
retribuzione percepita ne garantisce la sua costante rivalutazione per effetto
degli aumenti contrattuali e degli avanzamenti di carriera dei lavoratori; per
i lavoratori postelegrafonici l'articolo 53, comma 6, della legge n. 449 del 30
dicembre 1997 (legge finanziaria 1998) stabilisce che «a decorrere dalla data
di trasformazione dell'Ente poste italiane in società per azioni... al
personale dipendente dalla società medesima spettano il trattamento di fine
rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo
lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo
la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma»;
alla liquidazione dell'indennità di buonuscita maturata per il servizio
prestato in Poste italiane fino al 28 febbraio 1998 ha provveduto una gestione
commissariale istituita presso l'Ipost, Istituto postelegrafonici, sino al 31
maggio 2010, data di soppressione di detto ente e di trasferimento delle sue
funzioni all'INPS. Detta liquidazione viene però effettuata in base
all'interpretazione letterale del comma 6 di cui sopra, facendo riferimento
alla retribuzione percepita al 28 febbraio 1998, data di trasformazione
dell'ente in società per azioni;
il sopra citato sistema di calcolo, che «congela» la buonuscita al valore
maturato al 28 febbraio 1998 indipendentemente da quando il lavoratore andrà in
pensione, determina un evidente e grave danno economico ai lavoratori
interessati, e cioè a tutti i dipendenti di Poste assunti prima di tale data,
che sono la grande maggioranza degli attuali dipendenti, ma anche impedisce la
conseguente rivalutazione della buonuscita stessa;
in questi anni i lavoratori collocati in quiescenza hanno prodotto un notevole
contenzioso giudiziario per la rivalutazione della buonuscita sulla base
dell'ultima retribuzione percepita prima della quiescenza stessa; il
contenzioso giudiziario ha avuto sino ad ora esito favorevole per i lavoratori,
ma nonostante le sentenze avverse, le dinamiche di liquidazione adottate
dall'Ipost continuano a fondarsi sull'interpretazione restrittiva dell'articolo
53 della suindicata legge;
i lavoratori postelegrafonici possono ottenere la concessione di un mutuo da
parte dell'Ipost che lo eroga attingendo al fondo costituito dalla buonuscita
del dipendente e rimasto nella disponibilità dell'istituto previdenziale per
effetto dell'articolo 53 della legge n. 449 citata e sul quale l'istituto
chiede al dipendente la corresponsione di interessi. Si realizza pertanto una
situazione paradossale che vede il dipendente prestare il proprio denaro a sé
stesso e corrispondere gli interessi legali sul prestito all'Ipost;
i dipendenti di Poste italiane non ottengono neanche l'anticipazione del 75 per
cento della buonuscita così come avviene per altri lavoratori, ma alla
richiesta, più volte reiterata dagli stessi di essere messi a conoscenza
dell'esatto ammontare del valore della buonuscita maturato al 28 febbraio 1998,
non è stato dato alcun tipo di riscontro da parte degli uffici competenti;
con precedente atto 5-03280, del 22 luglio 2010, si poneva all'attenzione del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali la questione dell'indennità di
buonuscita del personale di Poste italiane SpA., come citato in premessa. In
risposta a tale atto di sindacato ispettivo, il Governo, nella persona del
sottosegretario allo sviluppo economico, evidenziava, tra l'altro, «che per
l'introduzione di diverse forme di rivalutazione dell'indennità di buonuscita,
come evidenziato anche dall'onorevole Interrogante, si renderebbe quindi necessario
un nuovo intervento legislativo in materia»;
appare in tutta evidenza l'incongruenza del permanere dell'applicazione di un
istituto tipico del rapporto di lavoro di diritto pubblico, quale l'indennità
di buonuscita, a lavoratori, nel frattempo, passati alle dipendenze di un ente
trasformato in società per azioni,
impegna il Governo:
ad intervenire con adeguate quanto repentine iniziative, anche di natura
normativa, al fine di individuare una soluzione che consenta ai lavoratori di
Poste spa di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità
di buonuscita, nonché per consentire il diritto alla corresponsione della
buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza del rapporto di lavoro;
a impartire le opportune direttive affinché vengano individuate, tra la società
Poste italiane spa e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a
livello nazionale, le modalità per rendere praticabile la citata corresponsione
integrale o parziale dell'indennità di buonuscita maturata da detti lavoratori.
(7-00635)
«Codurelli, Damiano, Comaroli, Madia, Boccuzzi, Rampi, Berretta, Schirru».
XI COMMISSIONE
PERMANENTE
(Lavoro pubblico e
privato)
RISOLUZIONI:
7-00635 Codurelli:
Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA (Seguito della
discussione e
conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208) . . . . . . . . . . .
. . . . . . . 121
ALLEGATO 4 (Risoluzione
approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . 131
7-00635 Codurelli:
Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della
discussione e conclusione –
Approvazione della
risoluzione n. 8-00208).
La Commissione prosegue
la discussione della risoluzione in titolo, rinviata
nella seduta del 31
ottobre 2012.
Silvano MOFFA,
presidente, avverte che,
sulla base degli
elementi forniti dal Governo nella precedente seduta, è stata
presentata una ulteriore
nuova versione
della risoluzione in
discussione (vedi allegato 4).
Il viceministro Michel
MARTONE fa
presente che il Governo
esprime un parere
favorevole
sull’ulteriore nuova versione
della risoluzione in
discussione, manifestando soddisfazione per l’intesa raggiunta
con i presentatori
dell’atto di indirizzo, in
vista
dell’individuazione delle iniziative più
idonee da adottare per
la soluzione del
problema.
Lucia CODURELLI (PD),
nel ringraziare il rappresentante del Governo per la
disponibilità
manifestata, esprime soddisfazione per l’assunzione da parte dell’Esecutivo di
impegni importanti, volti alla
salvaguardia dei
lavoratori coinvolti, che
attendono da tempo
risposte certe e definite. Ritiene fondamentale, in particolare,
che il Governo abbia
accettato di vincolare
ad una data certa
l’assunzione delle proprie iniziative, per consentire il diritto alla
corretta corresponsione
della buonuscita
di detti lavoratori.
Nessun altro chiedendo
di intervenire,
la Commissione approva
l’ulteriore nuova
versione della
risoluzione in discussione,
che assume il numero
8-00208.
La seduta
comincia alle 13.35.
7-00635
Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208).
La
Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella
seduta del 31 ottobre 2012.
Silvano MOFFA, presidente, avverte che,
sulla base degli elementi forniti dal Governo nella precedente seduta, è stata
presentata una ulteriore nuova versione della risoluzione in discussione (vedi
allegato 4).
Il
viceministro Michel MARTONE fa presente che il Governo esprime
un parere favorevole sull'ulteriore nuova versione della risoluzione in
discussione, manifestando soddisfazione per l'intesa raggiunta con i
presentatori dell'atto di indirizzo, in vista dell'individuazione delle iniziative
più idonee da adottare per la soluzione del problema.
Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il rappresentante
del Governo per la disponibilità manifestata, esprime soddisfazione per
l'assunzione da parte dell'Esecutivo di impegni importanti, volti alla
salvaguardia dei lavoratori coinvolti, che attendono da tempo risposte certe e
definite. Ritiene fondamentale, in particolare, che il Governo abbia accettato
di vincolare ad una data certa l'assunzione delle proprie iniziative, per
consentire il diritto alla corretta corresponsione della buonuscita di detti
lavoratori.
Nessun
altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'ulteriore nuova
versione della risoluzione in discussione, che assume il numero 8-00208.
La seduta
termina alle 13.40.