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Il capo dell'ufficio di San Gregorio è stato prima trasferito e poi licenziato per un ammanco di 3 milioni
CATANIA - Le indagini della polizia postale di Catania sull'ex direttore dell'ufficio postale di San Gregorio, indagato per peculato con l'accusa di essersi appropriato di buoni postali per oltre 3 milioni di euro, sono state avviate «in seguito a controlli interni di Poste italiane che hanno accertato fatti e responsabilità». Lo rende noto la stessa azienda precisando di «non avere ricevuto sin ora denunce da parte dei clienti in merito ai fatti accaduti». «Tutte le iniziative ispettive e di controllo - si legge nella nota - sono state coordinate e richieste da Poste Italiane, che sta contattando individualmente tutti i clienti, o i loro aventi causa, coinvolti nella truffa al fine di tutelarne gli interessi. La truffa - precisa Poste italiane - è limitata a buoni postali emessi anni addietro ed intestati prevalentemente a clienti già deceduti e non interessa altri rapporti, ad esempio libretti postali. Poste Italiane - conclude la nota - rassicura i clienti: i loro risparmi saranno garantiti».
03 novembre 2011
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