martedì 18 ottobre 2011

FILP/CONF.LAVORATORI CONDIVIDE COMUNICATO UGL/COMUNICAZIONE SUL PREMIO DI RISULTATO A TUTTE LE AZIENDE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

Quanta confusione in Poste italiane: la capogruppo non ha mai attivato la voce Premio di risultato in tutte le aziende del Gruppo.
Ultimamente si fa un gran parlare di Premio di risultato nelle aziende del Gruppo Poste Italiane S.p.A., tanto da arrivare alle vie di fatto.
Alla base di queste vicende c'è un errore di prospettiva che vanifica il lavoro fatto dalla Confederazioni con gli ultimi accordi interconfederali del 2009 sulle relazioni industriali, ma si potrebbe anche risalire all'indietro citando antefatti e sentenze (es. sentenze 17310/2008 e 21379/2005), oppure ritrovando lo spirito risolutore dell'accordo interconfederale del 23 luglio 1993.
Tutti gli indirizzi citati punterebbero a rivalutare il ruolo della contrattazione aziendale sia sotto il profilo del "quantum", sia sotto quello della stessa regolamentazione dell'istituto di cui il Premio di risultato è parte, cioè la retribuzione variabile.
Non v'è dubbio che il Premio di risultato andrebbe ricondotto alla contrattazione aziendale, anche in assenza di una cornice nazionale, valorizzando così le singole specificità di ogni singola impresa.
Invece c'è un errore di fondo in ciò che sta accadendo e cioè che nel Gruppo Poste S.p.A. di cui fa parte una galassia di aziende (Postel, Postecom, PosteVita, PosteAssicura, BancoPosta Fondi SGR, PosteShop, SDA Express Courier, Europa Gestioni Immobiliari, Poste Tutela, Postemobile, Mistral Air, Poste Energia) non tutte hanno attivato la voce retributiva del Premio di Risultato, visto che alcune di queste aziende non hanno mai neppure effettuato il processo di armonizzazione contrattuale previsto dal CCNL di Poste Italiane.
Ci risulta che alcune aziende (all'infuori di Postel e Postecom che hanno negoziato il P.d.R.) applichino istituti contrattuali diversi dal cosiddetto Premio di Risultato conosciuto dai dipendenti di Poste Italiane fino al 2010.
Riteniamo utile informare i lavoratori di tale situazione, per non ingenerare il sospetto che il vuoto normativo sia una responsabilità sindacale.
Siamo pronti a discutere l'istitituzione del Premio di Risultato in tutte le aziende del Gruppo se si inizieranno tali incontri alle condizioni ormai note a tutti, senza per questo volere fare i primi della classe nella voce demagogia...

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