martedì 18 ottobre 2011

POSTE ITALIANE: DISTRIBUTORI AUTOMATICI SOLO ALLE GRANDI IMPRESE - INTERROGAZIONE ALLA CAMERA DEI SEPUTATI

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13590
presentata da
MAURO PILI
giovedì 13 ottobre 2011, seduta n.534

PILI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.- Per sapere - premesso che:

poste italiane ad oggi è una società per azioni il cui capitale è detenuto al 100 per cento dallo Stato italiano attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze ed è posta sotto il controllo e la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico;

Poste italiane s.p.a. è la più grande azienda di servizi italiana in grado di contribuire allo sviluppo del Paese, il tutto preservandone le caratteristiche sociali;

Poste italiane S.p.a. - nel riorganizzare il conferimento del servizio di ristoro a mezzo distributori automatici nelle diverse sedi e uffici postali, in uso a qualsiasi titolo a Poste italiane s.p.a. ubicati sull'intero territorio nazionale - ha predisposto uno specifico documento «manifestazione di interesse» nel quale ha indicato i requisiti richiesti per l'acquisizione, appunto, della manifestazione di interesse da parte delle aziende operanti nel settore della distribuzione automatica. Tra i requisiti minimi di accesso alla gara prevista per l'assegnazione, è stata prevista una quantità minima di distributori nella disponibilità dell'operatore economico installati in Italia al 31 dicembre 2010, esclusi i distributori a cialde, che deve essere almeno di mille unità, di cui almeno 200 presenti nell'ambito geografico per il quale si intende manifestare interesse. È stata prevista, inoltre, una copertura territoriale minima in termini di distributori già installati al 31 dicembre 2010 nella disponibilità dell'operatore economico su almeno tre regioni facenti parte dell'ambito geografico per il quale si esprime interesse a partecipare. Ed, inoltre, indici di fatturato complessivamente superiori a 80 milioni di euro nel triennio 2008-2009-2010;

i criteri sopra elencati evidentemente escludono tutte le piccole e medie imprese del settore che, peraltro, sono radicate sul territorio, ad esclusivo vantaggio di un numero estremamente esiguo di grandi realtà imprenditoriali. Le piccole e medie imprese escluse dai requisiti richiesti da Poste Italiane s.p.a. sono oltre 1.100 -:

se, alla luce di quanto testé illustrato, i Ministri interrogati intendano intervenire al fine di garantire che i requisiti richiesti per la manifestazione di interesse, relativa alla gestione di distributori automatici presso le sedi in uso a qualsiasi titolo a Poste italiane s.p.a. essere rivisti affinché alle tantissime piccole e medie imprese italiane del settore non venga preclusa una importante opportunità commerciale in un momento di grave crisi economica, come quello che sta attraversando il Paese.
(4-13590)

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