giovedì 13 marzo 2014

Interrogazione alla Camera per garantire la sicurezza degli uffici postali in Sicilia


Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03950
presentato da
CATALANO Ivan
testo di
Martedì 11 marzo 2014, seduta n. 187
  CATALANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   nell'ambito della società pubblica Poste Italiane la funzione tutela aziendale ha, fra l'altro, il compito di garantire la sicurezza degli uffici postali; è articolata in aree territoriali; l'Atta Sud 1, dall'anno 2006 è gestita da Malerba Salvatore;
   in relazione al discutibile operato di tale dirigente e, più in generale, alla gestione, ad avviso dell'interrogante poco efficiente, funzionale e trasparente della sopra indicata struttura diPoste italiane, l'interrogante ha già presentato altri atti di sindacato ispettivo;
   ancora nell'anno 2013, come le cronache di stampa informano, la Sicilia è stata falcidiata da gravi episodi criminali consumati in danno di decine di uffici postali;
   sono numerosi gli eventi criminosi che hanno coinvolto la città di Palermo (si pensi alla rapina ufficio Postale di Palermo succ. 35, con bottino di circa 160.000,00 euro) ove il 25 luglio 2013 un malfattore, armato di un punteruolo, assaltò nell'arco di appena 10 minuti i due uffici postali di via Brunetto Latini e via Eugenio l'Emiro;
   numerosi eventi hanno coinvolto le altre città dell'isola: sono eclatanti quelli di Ganzirri (Messina), Pozzallo succ. 1 (Ragusa), Nissoria (Enna), Moio Alcantara (Messina), Fondachello di Valdina (Catania), Nunziata (Catania), Messina succursale 16, Vulcano (Messina), Borrello (Catania); Tortorici (Messina) – ufficio sprovvisto di impianto TVCC –, Fiumefreddo di Sicilia (Catania), Sambuca di Sicilia (Agrigento);
   nello stesso 2013 si sono registrati numerosi furti in danno di strutture postali; solo a titolo conoscitivo, si citano alcuni presso gli uffici di Carlentini (Siracusa), Catania succursale 22 e Valverde;
   il danno complessivo ammonterebbe a circa 1 milione di euro;
   la problematica della sicurezza degli uffici postali era stata oggetto di specifica trattazione in seno alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, di cui al resoconto stenografico n. 19 del 24 marzo 2009, in seno alla quale furono sentiti sia l'amministratore delegato Sarmi che il presidente di Poste ItalianeIalongo che fornirono ampie rassicurazioni in merito alla problematica delle rapine negli uffici postali;
   con nota del 7 gennaio 2014 la Cisl ha denunciato lo stato di abbandono degli uffici del territorio catanese: «...abbandona i lavoratori di quegli Uffici alla mercé degli assalti criminali, costringendoli ad operare in un clima di continuo panico e di potenziale estrema pericolosità. Gli Uffici nominati sono tutti ubicati in zone altamente a rischio di criminalità della città e, nel recente passato, sono stati già teatro di violente aggressioni contro il personale applicato... La recrudescenza di atti criminosi nei confronti degli Uffici Postali ha raggiunto i limiti di guardia ed i lavoratori ne risultano gravemente esposti»;
   tale disastrosa situazione era stata denunciata al prefetto di Catania già nel 2012;
   in Sicilia, anche per l'anno corrente, le rapine e gli attacchi agli uffici postali sono pressocché quotidiani;
   i sindacati di categoria conducono, da anni, una battaglia con denunce inviate anche agli organi di stampa;
   risulta, all'interrogante che addirittura un ufficio postale di Palermo sia stato chiuso perché all'interno sono state rinvenute carcasse e defecazioni di topi;
   si sospetta che nell'ufficio ci sia la presenza di amianto, il soffitto sarebbe stato ricoperto con una guaina nera ed il controsoffitto con pannelli di lamierino che comporterebbero uno squilibrio tecnico a danno della salute dei lavoratori –:
   se non intenda adottare iniziative urgenti per porre fine alla disastrosa situazione di territorio particolarmente sensibile come quello siciliano;
   se non intenda intervenire presso Poste Italiane per dotare la Sicilia di un'autonoma struttura territoriale di sicurezza efficiente ed efficace, come le altre funzioni societarie di mercato, privati, servizi postali, affari legali, immobiliare quivi esistenti, con ciò debellando la fallimentare gestione della struttura di Atta sud 1, con riflessi negativi all'immagine della società. (4-03950)

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