mercoledì 6 febbraio 2013

FILP ritiene interessante il primo ricorso vinto da lavoratore ex CTD contro Poste Italiane nell'area centromeridionale sulla clausola di contingentamento.


05/02/2013 - LAVORATORE VINCE CAUSA CONTRO POSTE ITALIANE: VERRA’ REINTEGRATO

Termoli. Tornerà al lavoro con contratto a tempo indeterminato il giovane dipendente di Poste Italiane che aveva fatto ricorso contro l’Azienda. Il Tribunale di Larino ha infatti considerato violata la clausola di contingentamento del 15 per cento per i contratti a termine stipulati nell’anno 2009. «Con la Legge Finanziaria del 2006 – affermano gli avvocati Pietro D’Adamo e Marianna Salemme, protagonisti della causa - il legislatore ha consentito a Poste Italiane Spa di assumere con contratto a tempo determinato i lavoratori senza l’onere di rispettare la causale per l’apposizione del termine, ciò a condizione che la Società non superasse (per l’anno di riferimento) la percentuale del 15 per cento dell’organico addetto ai servizi postali. In più di un caso Poste Italiane Spa ha calcolato tale percentuale (15 per cento) sull’intero organico (portalettere e sportellisti) mentre avrebbe dovuto calcolarla soltanto sui portalettere, essendo soltanto questi ultimi gli addetti ai servizi postali di cui alla normativa, atteso che gli sportellisti sono addetti ai servizi finanziari. Nel caso sottoposto al vaglio del Tribunale di Larino il Giudice ha riscontrato tale errore e ha convertito il contratto a tempo indeterminato di un giovane assunto nel 2009, il quale dovrà essere riammesso in servizio nei prossimi giorni presso le “Poste Centrali di Termoli”. La pronuncia del Giudice Aldo Aceto del Tribunale di Larino è fondamentale poiché è la prima – nell’area centromeridionale - che statuisce sulla cosiddetta Clausola di contingentamento».

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