Bressana Bottarone (Pavia), 21 marzo 2013 - Morire a 19 anni sul lavoro, con il contratto a termine ormai agli sgoccioli. Così, ieri mattina, in un incidente stradale ha perso la vita un giovane portalettere precario dell’ufficio postale di Bressana Bottarone. Luca Sabatelli, al momento dello schianto era in servizio sul motorino delle Poste Italiane. Qualche minuto dopo mezzogiorno, Sabatelli stava percorrendo la statale dei Giovi, in direzione Pavia. Alle porte di Bressana, per cause da accertare, si è scontrato con l’auto Toyota Yaris guidata da una donna di 53 anni, V.A, residente a Milano ma domiciliata a Pinarolo Po, che stava procedendo da via I maggio in direzione Casteggio.
La vittima abitava ad Arena Po con la sua famiglia. Lascia la mamma, la sorella e il papà, appuntato scelto dei carabinieri in servizio al Nucleo operativo radiomobile di Stradella. Il giovane era stato assunto dalle Poste con contratto a tempo determinato di due mesi. «Sarebbe scaduto fra circa una settimana. L’azienda chiama solo una volta e per pochi mesi, si rivolge a giovani diplomati alla prima esperienza lavorativa — racconta addolorato Maurizio Dassù, segretario generale del sindacato Slp Cisl Pavia —.Tutti mi hanno detto che era un ragazzo molto volenteroso e diligente».L’impatto è stato violentissimo. Il postino è stato scaraventato via dalla moto e ha colpito con la testa il finestrino a lato del guidatore, infrangendolo ed entrando con parte del corpo nell’abitacolo dell’auto. Sul posto sono intervenuti la Polizia stradale di Voghera e il 118. Le condizioni del 19enne sono subito apparse molto serie, i soccorritori l’hanno trasportato d’urgenza al policlinico San Matteo di Pavia. Ma per lui non c’è stato nulla da fare: si è spento poco dopo l’arrivo in ospedale. Ha subito lesioni gravissime alla testa. Solo ferite lievi per la conducente dell’auto, portata al policlinico in stato di choc per accertamenti.
Sabatelli era il capitano della squadra di calcio Apos Stradella: «Era una roccia, uno dei più bravi. Molto esperto nel suo ruolo, difensore centrale. Giocava in categoria Juniores provinciali. I genitori lo seguivano, erano quasi sempre tra gli spettatori — dice Maurizio Saturno, dirigente del club —. Teneva in piedi il gruppo, era determinato e socievole. Mio figlio era in squadra con lui, alla notizia dell’incidente c’è stata grande agitazione, poi purtroppo abbiamo saputo della morte».
Il dirigente Angelo Sozzi commenta: «Era contento del lavoro alle Poste, aveva deciso di farlo in attesa di scegliere la facoltà universitaria da frequentare. Era un bravissimo ragazzo». Il sindacalista delle poste Dessù, con Giacomo De Lorentis, segretario della Slc Cgil Pavia, precisa: «Risulta che Luca indossava i dispositivi di protezione, la moto era in perfette condizioni e, mentre viaggiava su una strada principale, è stato investito da un’auto. I fatti descrivono una tragica fatalità, non vogliamo speculare. Ma quando nel 2013 ancora si muore sul posto di lavoro, forse qualcosa resta da fare. L’azienda si appresta a ridurre i portalettere per la riorganizzazione che in provincia di Pavia prevede un taglio di 54 zone di recapito su 347, chiediamo con rabbia che non vengano mai meno le risorse per la tutela della vita dei lavoratori, che ci mettono dedizione e attenzione, consapevoli che è un lavoro rischioso. Le Poste devono però mettere in atto ogni azione per tutelare la vita. Questa tragedia ci ricorda che la sicurezza è la cosa più importante. Mai saremo disposti a barattare riduzioni di costi a discapito della sicurezza».
Il Giorno/Pavia
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