sabato 30 marzo 2013

Su iniziativa della Organizzazione Sindacale FILP – Federazione Italiana Lavoratori Postali è stata presentata il 26 marzo 2013 l’interrogazione al Senato e rivolta al Ministro dell’Economia e delle Finanze per ripristinare le normative sull’applicazione della detassazione del lavoro straordinario e dei premi di produttività.











Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-00020
presentata da
ALDO DI BIAGIO
martedì 26 marzo 2013, seduta n.005
DI BIAGIO - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:
la detassazione del lavoro straordinario e dei premi di produttività dei lavoratori dipendenti del settore privato, che prevede l'applicazione di un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale, con aliquota del 10 per cento, era stata confermata per il 2012 dalla legge n. 183 del 2011, articolo 33, comma 12;
l'agevolazione, a carattere sperimentale, mirava a sostenere ed incentivare la produttività delle imprese e si riferiva alle somme corrisposte per lavoro straordinario, lavoro notturno e festivo e alle indennità per le turnazioni, se collegate all'aumento della redditività aziendale;
con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 marzo 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 30 maggio, è stato stabilito l'importo massimo assoggettabile alla tassazione agevolata e il limite di reddito per l'accesso al beneficio;
il decreto ha abbassato tale il limite dell'importo su cui calcolare l'imposta sostitutiva, precedentemente fissato a 6.000 euro, a 2.500 euro. Inoltre, mentre in precedenza potevano accedere al regime di favore coloro che, nel 2011, fossero risultati titolari di redditi di lavoro dipendente per non più di 35.000 euro, questo importo è stato abbassato a 30.000;
tale modifica ha determinato serie criticità in capo a quei lavoratori (almeno 10.000 nelle sole Poste italiane) che, dal mese di gennaio al mese di maggio 2012, avevano già usufruito del 10 per cento fino a 6.000 euro, avendo prestato servizio in turni notturni e straordinari;
costoro si sono visti decurtare lo stipendio di un importo compreso tra 200 e 1.000 euro, come conguaglio finale nella busta-paga di dicembre 2012. Una tale circostanza, che ha interessato migliaia di famiglie, desta notevole preoccupazione proprio in virtù dell'attuale difficile congiuntura economica,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno attivarsi, per quanto di competenza, al fine di ripristinare i precedenti tetti di riferimento anche al fine di non gravare in maniera eccessiva sulle condizioni, già precarie, di tanti onesti cittadini, che prestano il proprio servizio con onestà e sacrificio.
(4-00020)

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