Partecipanti allo svolgimento/discussione :
RISPOSTA GOVERNO | 28/01/2014 | |
---|---|---|
CATRICALA' ANTONIO | VICE MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO | |
REPLICA | 28/01/2014 | |
NARDUOLO GIULIA | PARTITO DEMOCRATICO |
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Martedì 28 gennaio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-01450
Risposta scritta pubblicata Martedì 28 gennaio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-01450
L'atto in esame attiene alle problematiche relative ai lavoratori delle Ditte incaricate dei servizi di manutenzione degli impianti presso i Centri di Meccanizzazione Postale (CMP).
Al riguardo la società Poste Italiane ha rappresentato che nel maggio 2004, aveva espletato una gara avente ad oggetto i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presenti presso i CMP, che veniva aggiudicata al Consorzio RTI Elsag S.p.A. – Finmek.
Con il succitato Consorzio veniva stipulato, in data 23 maggio 2005, un contratto di appalto della durata di quattro anni, successivamente prorogato fino al 31 luglio 2012.
A partire dal 2007 il servizio è stato assicurato con il coinvolgimento, in subappalto, principalmente delle imprese STAC Italia e Logos.
In data 10 novembre 2011 veniva indetta, per tali servizi, una nuova gara, che era stata annullata a causa della non conformità ai requisiti tecnici richiesti dell'unica offerta, presentata da RTI Selex ES – Stac Italia – Logos.
Il 28 dicembre 2013 Poste Italiane attivava una ulteriore procedura per i medesimi servizi di manutenzione, suddivisa in due lotti. A tale procedura di gara partecipavano il RTI Selex ES S.p.A. – PH Facility S.r.l. e il RTI Siemens S.p.A. – STAC Italia S.r.l., mentre la società LOGOS non aderiva.
L'offerta economicamente più vantaggiosa veniva formulata dal Raggruppamento Selex ES S.p.A. – PH Facility che si aggiudicava entrambi i lotti. La società STAC Italia, che concorreva in RTI con Siemens S.p.A., presentava, pertanto, ricorso presso il TAR Lazio.
La società Poste Italiane ha, inoltre, precisato che non potendo stipulare il nuovo contratto in pendenza del suddetto ricorso, aveva prorogato fino al 30 settembre 2013 il precedente contratto stipulato con Selex ES S.p.A. e relative ditte sub-appaltatrici STAC e Logos, al fine di garantire la continuità del servizio.
Successivamente, essendosi concluso con esito favorevole per Poste Italiane la fase cautelare del predetto contenzioso dinanzi al TAR, si procedeva alla stipula del nuovo contratto con il RTI Selex ES S.p.A. – PH Facility.
Detto Raggruppamento di imprese, dopo il mese di affiancamento all'impresa uscente, contrattualmente previsto, a partire dal 1onovembre 2013, assicura i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presso i CMP.
Poste italiane ha, inoltre, precisato che il capitolato relativo alla gara vinta dal RTI Selex – PH Facility prevedeva, nell'ambito del meccanismo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, l'assegnazione di uno specifico punteggio tecnico alle imprese partecipanti che si impegnavano ad assumere e/o a mantenere in servizio quota parte del personale già operante.
La Società ha reso noto che, al momento dell'individuazione e assegnazione dei siti presso i quali svolgere i servizi di manutenzione e assistenza tecnica, si è dovuto tenere conto dei vincoli organizzativi e delle modifiche previste dal complessivo piano di riassetto delle rete logistica dei Servizi Postali, di cui al recente accordo del 28 febbraio 2013, che ha ridimensionato il numero degli stabilimenti e degli impianti di smistamento e, di conseguenza, delle relative attività.
L'avvicendamento nel citato contratto di manutenzione – avvenuto, si ripete, lo scorso 1onovembre – ha determinato l'avvio di una vertenza sindacale per il mantenimento dei livelli occupazionali del personale delle ditte uscenti (STAC Italia Srl e Logos SpA), caratterizzata da azioni di protesta che hanno determinato riduzioni e ritardi degli interventi di assistenza programmata e manutenzione negli stabilimenti, nonché abbandono del posto di lavoro da parte del personale tecnico di turno negli impianti dei CMP.
In particolare, le organizzazioni sindacali di riferimento (FIM-CISL e FIOM-CGIL) hanno proclamato tre giornate di sciopero dei lavoratori (15-16 settembre per complessive 24 ore e 13-15 ottobre per complessive 48 ore). Le citate azioni di protesta hanno prodotto, a partire dal mese di ottobre 2013, alcune criticità e rallentamenti nelle lavorazioni di smistamento presso alcuni CMP, comunque tempestivamente fronteggiate dall'Azienda.
A partire dallo scorso mese di settembre, risulta che la società PH Facility abbia avviato un tavolo di confronto con le parti sociali di riferimento, per poter raggiungere un accordo complessivo, riguardante soprattutto i passaggi di risorse da realizzare al momento del subentro.
Tale confronto è proseguito nel mese di ottobre 2013, senza giungere ad una soluzione condivisa tra le parti.
In occasione della riunione tenutasi lo scorso novembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la società Poste Italiane ha evidenziato che, a seguito dell'Intesa del 28 febbraio 2013 riguardante la riorganizzazione del servizio di recapito, sono emersi complessivamente circa 6.000 esuberi, dei quali circa 1400 presso i CMP e pertanto non trovano giustificazione le richieste di inserimento di nuovo personale nell'ambito di quelle realtà operative. In ogni caso l'Azienda ha garantito la massima attenzione nei confronti del personale in eccedenza, ribadendo che la citata riorganizzazione non comporterà alcun licenziamento.
Il Ministero dello sviluppo economico sta attentamente monitorando la vicenda, proprio al fine di favorire la ricerca di una soluzione positiva per i lavoratori coinvolti. La trattativa è ancora in corso e a seguito dell'ultimo incontro tenutosi nel corrente mese di gennaio, le organizzazioni sindacali si sono riservate di fare ulteriori passaggi con i lavoratori. La prossima riunione di verifica è prevista per la fine della settimana.
Il confronto avviato tra Ph Facility e le parti coinvolte è tutt'ora in corso al Ministero. Nell'incontro svolto lo scorso 22 gennaio 2014 è stata prospettata una ipotesi generale di accordo che le organizzazioni sindacali stanno verificando con i loro rappresentati. È previsto un incontro conclusivo entro il 31 gennaio 2014.
Va richiamato, infine, che la Società Poste Italiane non ha ritenuto di partecipare al tavolo di confronto convocato presso il MiSE e si è riservata di valutare il contenuto della intesa per decidere la eventuale sottoscrizione.
Al riguardo la società Poste Italiane ha rappresentato che nel maggio 2004, aveva espletato una gara avente ad oggetto i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presenti presso i CMP, che veniva aggiudicata al Consorzio RTI Elsag S.p.A. – Finmek.
Con il succitato Consorzio veniva stipulato, in data 23 maggio 2005, un contratto di appalto della durata di quattro anni, successivamente prorogato fino al 31 luglio 2012.
A partire dal 2007 il servizio è stato assicurato con il coinvolgimento, in subappalto, principalmente delle imprese STAC Italia e Logos.
In data 10 novembre 2011 veniva indetta, per tali servizi, una nuova gara, che era stata annullata a causa della non conformità ai requisiti tecnici richiesti dell'unica offerta, presentata da RTI Selex ES – Stac Italia – Logos.
Il 28 dicembre 2013 Poste Italiane attivava una ulteriore procedura per i medesimi servizi di manutenzione, suddivisa in due lotti. A tale procedura di gara partecipavano il RTI Selex ES S.p.A. – PH Facility S.r.l. e il RTI Siemens S.p.A. – STAC Italia S.r.l., mentre la società LOGOS non aderiva.
L'offerta economicamente più vantaggiosa veniva formulata dal Raggruppamento Selex ES S.p.A. – PH Facility che si aggiudicava entrambi i lotti. La società STAC Italia, che concorreva in RTI con Siemens S.p.A., presentava, pertanto, ricorso presso il TAR Lazio.
La società Poste Italiane ha, inoltre, precisato che non potendo stipulare il nuovo contratto in pendenza del suddetto ricorso, aveva prorogato fino al 30 settembre 2013 il precedente contratto stipulato con Selex ES S.p.A. e relative ditte sub-appaltatrici STAC e Logos, al fine di garantire la continuità del servizio.
Successivamente, essendosi concluso con esito favorevole per Poste Italiane la fase cautelare del predetto contenzioso dinanzi al TAR, si procedeva alla stipula del nuovo contratto con il RTI Selex ES S.p.A. – PH Facility.
Detto Raggruppamento di imprese, dopo il mese di affiancamento all'impresa uscente, contrattualmente previsto, a partire dal 1onovembre 2013, assicura i servizi di manutenzione e di assistenza tecnica degli impianti presso i CMP.
Poste italiane ha, inoltre, precisato che il capitolato relativo alla gara vinta dal RTI Selex – PH Facility prevedeva, nell'ambito del meccanismo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, l'assegnazione di uno specifico punteggio tecnico alle imprese partecipanti che si impegnavano ad assumere e/o a mantenere in servizio quota parte del personale già operante.
La Società ha reso noto che, al momento dell'individuazione e assegnazione dei siti presso i quali svolgere i servizi di manutenzione e assistenza tecnica, si è dovuto tenere conto dei vincoli organizzativi e delle modifiche previste dal complessivo piano di riassetto delle rete logistica dei Servizi Postali, di cui al recente accordo del 28 febbraio 2013, che ha ridimensionato il numero degli stabilimenti e degli impianti di smistamento e, di conseguenza, delle relative attività.
L'avvicendamento nel citato contratto di manutenzione – avvenuto, si ripete, lo scorso 1onovembre – ha determinato l'avvio di una vertenza sindacale per il mantenimento dei livelli occupazionali del personale delle ditte uscenti (STAC Italia Srl e Logos SpA), caratterizzata da azioni di protesta che hanno determinato riduzioni e ritardi degli interventi di assistenza programmata e manutenzione negli stabilimenti, nonché abbandono del posto di lavoro da parte del personale tecnico di turno negli impianti dei CMP.
In particolare, le organizzazioni sindacali di riferimento (FIM-CISL e FIOM-CGIL) hanno proclamato tre giornate di sciopero dei lavoratori (15-16 settembre per complessive 24 ore e 13-15 ottobre per complessive 48 ore). Le citate azioni di protesta hanno prodotto, a partire dal mese di ottobre 2013, alcune criticità e rallentamenti nelle lavorazioni di smistamento presso alcuni CMP, comunque tempestivamente fronteggiate dall'Azienda.
A partire dallo scorso mese di settembre, risulta che la società PH Facility abbia avviato un tavolo di confronto con le parti sociali di riferimento, per poter raggiungere un accordo complessivo, riguardante soprattutto i passaggi di risorse da realizzare al momento del subentro.
Tale confronto è proseguito nel mese di ottobre 2013, senza giungere ad una soluzione condivisa tra le parti.
In occasione della riunione tenutasi lo scorso novembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la società Poste Italiane ha evidenziato che, a seguito dell'Intesa del 28 febbraio 2013 riguardante la riorganizzazione del servizio di recapito, sono emersi complessivamente circa 6.000 esuberi, dei quali circa 1400 presso i CMP e pertanto non trovano giustificazione le richieste di inserimento di nuovo personale nell'ambito di quelle realtà operative. In ogni caso l'Azienda ha garantito la massima attenzione nei confronti del personale in eccedenza, ribadendo che la citata riorganizzazione non comporterà alcun licenziamento.
Il Ministero dello sviluppo economico sta attentamente monitorando la vicenda, proprio al fine di favorire la ricerca di una soluzione positiva per i lavoratori coinvolti. La trattativa è ancora in corso e a seguito dell'ultimo incontro tenutosi nel corrente mese di gennaio, le organizzazioni sindacali si sono riservate di fare ulteriori passaggi con i lavoratori. La prossima riunione di verifica è prevista per la fine della settimana.
Il confronto avviato tra Ph Facility e le parti coinvolte è tutt'ora in corso al Ministero. Nell'incontro svolto lo scorso 22 gennaio 2014 è stata prospettata una ipotesi generale di accordo che le organizzazioni sindacali stanno verificando con i loro rappresentati. È previsto un incontro conclusivo entro il 31 gennaio 2014.
Va richiamato, infine, che la Società Poste Italiane non ha ritenuto di partecipare al tavolo di confronto convocato presso il MiSE e si è riservata di valutare il contenuto della intesa per decidere la eventuale sottoscrizione.