giovedì 23 gennaio 2014

Interrogazione al Senato sulla privatizzazione di Poste Italiane



ATTO SENATO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00656

Dati di presentazione dell'atto

Legislatura : 17
Seduta di annuncio : 170 del 21/01/2014

Firmatari:

Primo firmatario: LANZILLOTTA LINDA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 21/01/2014
 
CofirmatarioGruppoData firma
DELLA VEDOVA BENEDETTOSCELTA CIVICA PER L'ITALIA21/01/2014

Destinatari:

Ministero destinatario :
  PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere e data delega :
  PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/01/2014

TESTO ATTO

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00656
presentata da
LINDA LANZILLOTTA
martedì 21 gennaio 2014, seduta n.170
LANZILLOTTA, DELLA VEDOVA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico - Premesso che:
il decreto-legge 31 ottobre 2013, n. 126, recante "Misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali ed interventi localizzati nel territorio", prevedeva all'articolo 2, commi 12, 13 e 14, la riattivazione del Comitato permanente di consulenza globale e di garanzia per le privatizzazioni di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 ottobre 1993; in particolare il comma 14 prevedeva il rinnovo della composizione del Comitato con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell'economia e delle finanze;
il 26 novembre 2013, in virtù di tali disposizioni, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono stati nominati i nuovi componenti del Comitato;
il decreto-legge 31 ottobre 2013, n. 126, è stato ritirato dal Governo a causa dell'eccessiva eterogeneità delle disposizioni introdotte nel corso dell'esame parlamentare;
successivamente è stato approvato il decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 151, che ha ripreso le norme più importanti contenute nel decreto-legge 31 ottobre 2013, n. 126, ma non le disposizioni relative al Comitato permanente di cui sopra;
quand'anche con successiva disposizione si intendesse sanare gli effetti del decreto-legge non convertito, tale sanatoria potrebbe riguardare solo la permanenza del Comitato e gli atti da esso adottati limitatamente al periodo di vigenza del decreto-legge 31 ottobre 2013, n. 126;
considerato che:
la stampa ha riferito di una riunione del Comitato, successiva alla cessazione degli effetti del decreto ritirato, dedicata a Poste italiane SpA;
tale processo di privatizzazione interverrebbe prima che siano state ridefinite le condizioni di vantaggio monopolistico di cui attualmente Poste italiane SpA è titolare, come peraltro più volte segnalato dall'Autorità garante per la concorrenza e il mercato;
la decisione di privatizzare Poste Italiane SpA nella sua attuale forma di conglomerata, ovvero di separare il ramo postale da quello banco-assicurativo, avrà effetti duraturi sia sui mercati postali sia su quelli finanziari, e merita pertanto una giustificazione esplicita e pubblica,
si chiede di sapere:
a quale titolo attualmente operi il Comitato;
come il Governo intenda evitare che una rendita monopolistica sia trasferita ad eventuali soci privati;
come il Governo intenda realizzare l'obiettivo di favorire l'azionariato dei lavoratori evitando che esso si traduca in una mera rappresentanza sindacale negli organi di gestione, ma si sostanzia nell'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'andamento e gestione dell'azienda.

(3-00656)

Nessun commento:

Posta un commento