A cura di Piero Bonito Oliva
Acquistare una casa costa troppo. Pagare il fitto è un salasso mensile che pochi vogliono subire. Come mettere un tetto sulla testa? Per qualcuno a Napoli la risposta è semplice: occuparla abusivamente a danno altrui. E’ il caso del parco Le Rose, una struttura interamente di proprietà delle Poste Italiane tra Piscinola e Secondigliano, a due passi dalle Vele di Scampia. E’ composta da 441 appartamenti suddivisi in 18 palazzine, di cui due torri da 11 piani e le restanti da 4 e 6 ciascuno. Una colonia immobiliare che la società di servizi postali assegnò tra gli anni ’80 e ’90 ai dipendenti napoletani con uno scopo ben preciso: esclusivo uso abitativo. Pagando un fitto a prezzo molto accessibile, all’epoca 500mila lire al mese, l’impiegato si assicurava quattro mura per vivere con la propria famiglia. Molti degli assegnatari però non avendo questa esigenza, pensarono di sub-affittarla (a nero) per lucrare sull’immobile ed avere così un ulteriore introito. Procedura ovviamente irregolare, ma soprattutto infruttuosa a lungo termine perché molti inquilini abusivi, rendendosi conto della situazione, decisero di interrompere il pagamento del fitto e trasformarsi in occupanti senza alcun titolo. Insomma, perché pagare se posso ottenere gratis lo stesso risultato? Una beffa per gli assegnatari, ‘truffati’ dalla loro stessa truffa. Le cose peggiorarono drasticamente quando gli stessi decisero di segnalare alle Poste Italiane l’occupazione abusiva degli immobili: “L’avete sub-affittata, è una procedura irregolare. Vi ritiriamo la disponibilità dell’appartamento”, fu la risposta. Oggi circa 200 case (quasi il 50% del totale) del Parco le Rose a Piscinola sono occupate da intere famiglie che vivono a titolo gratuito, senza spese condominiali di nessuna sorta. C’è chi tra gli occupanti ha visto addirittura un’opportunità di ulteriore profitto, vendendo per 20mila euro la propria residenza ad altri abusivi. Poste italiane sperpera 600mila euro all’anno per il complesso residenziale che a bilancio costa 1milione e duecento mila euro ogni 12 mesi. I proprietari onesti (quelli che riscattarono gli appartamenti alla modica cifra di 50mila euro) continuano a pagare 100 euro al mese di condominio mentre gli altri (quelli abusivi) godono degli stessi servizi senza spendere un euro. Le Poste Italiane che, a quanto pare sarebbero state più volte sollecitate ad intervenire, misteriosamente non sembrano interessate a prendere provvedimenti. “E io pago”, avrebbe detto Totò.
retenews24
18 gennaio 2014
ma che vuoi commentare con queste poste diciamo italiane----
RispondiEliminaDite al signor Oliva:
RispondiElimina1)Che il parco delle Rose si trova a Scampia,non nei pressi.
2)SEI UN GIORNALETTAIO!!.,FACILE A NAPOLI....VEDITI IL NORD ITALIA!!!
P.S.
RispondiEliminaE noi paghiamo...(assegnatario onesto pagatore)