26-08-2012 - Termoli
Si inasprisce la vertenza Poste, il 12 ottobre sciopero generale
TERMOLI. Lo sciopero generale del 12 ottobre di tutta la categoria è stato deciso a causa del caos che sta interessando tutti i settori di Poste Italiane e mentre l’Amministratore Delegato di Poste Italiane S.p.A., Massimo Sarmi, utilizza parole di rasserenamento a mezzo stampa tranquillizzando tutti che non ci sono mutamenti tali da mettere in discussione il numero degli occupati, i suoi dirigenti continuano a predisporne chiusure e ridimensionamenti in tutti i settori. Delle due l'una: o Sarmi fa ricorso alla demagogia per coprire i tagli e stemperare il clima o la sua azienda non lo tiene in considerazione.
Del resto – afferma il Segretario della Cisl Poste Antonio D’Alessandro – si vuol convincere della bontà della riorganizzazione dei servizi postali con lettere pastorali del capo divisione, con encicliche dei capi servizi e con prediche che i “terzi e quarti livelli”, come li chiamano loro, dirette ai portalettere. A Campobasso la prima omelia ci sarà lunedì il 27 agosto, presso il Centro di Distribuzione in Via San Giovanni, per convincerli che è giusto che il cappone ci sia a Natale quando sicuramente sarà messo nel forno.
Per questo motivo la Cisl Poste torna a chiedere la sospensione di tutte le decisioni aziendali e un tavolo di confronto nazionale, per capire se le sue proposte sono qualcosa di più di una pura propaganda.
In ogni caso, il Sindacato interromperà tutti i tavoli di confronto sui tagli a livello locale.
Del resto un confronto urgente é divenuto ancora più necessario dopo il declassamento di Poste Italiane ad opera di Moody's, da non sottovalutare poiché fa emergere una realtà aziendale completamente diversa da quella finora raccontata.
L'Azienda, infatti, regredisce e i tagli ne sono purtroppo la conferma.
La nostra opposizione vuole rimarcare che i tagli sono operati nei settori dove Poste è un'Azienda largamente monopolista, cioè nei suoi settori tradizionali del recapito e negli uffici decentrati. Per questo motivo il 12 ottobre ci sarà lo sciopero generale della categoria, con manifestazione a Roma, preceduto, nel mese di settembre, da un’iniziativa nazionale in Emilia Romagna contro la cinica insensibilità aziendale che, a fronte di un dramma che sta scuotendo la coscienza del Paese, conferma chiusure e tagli, anche nelle zone devastate dal terremoto.
V/Bem
Fonte: Termolionline
Del resto – afferma il Segretario della Cisl Poste Antonio D’Alessandro – si vuol convincere della bontà della riorganizzazione dei servizi postali con lettere pastorali del capo divisione, con encicliche dei capi servizi e con prediche che i “terzi e quarti livelli”, come li chiamano loro, dirette ai portalettere. A Campobasso la prima omelia ci sarà lunedì il 27 agosto, presso il Centro di Distribuzione in Via San Giovanni, per convincerli che è giusto che il cappone ci sia a Natale quando sicuramente sarà messo nel forno.
Per questo motivo la Cisl Poste torna a chiedere la sospensione di tutte le decisioni aziendali e un tavolo di confronto nazionale, per capire se le sue proposte sono qualcosa di più di una pura propaganda.
In ogni caso, il Sindacato interromperà tutti i tavoli di confronto sui tagli a livello locale.
Del resto un confronto urgente é divenuto ancora più necessario dopo il declassamento di Poste Italiane ad opera di Moody's, da non sottovalutare poiché fa emergere una realtà aziendale completamente diversa da quella finora raccontata.
L'Azienda, infatti, regredisce e i tagli ne sono purtroppo la conferma.
La nostra opposizione vuole rimarcare che i tagli sono operati nei settori dove Poste è un'Azienda largamente monopolista, cioè nei suoi settori tradizionali del recapito e negli uffici decentrati. Per questo motivo il 12 ottobre ci sarà lo sciopero generale della categoria, con manifestazione a Roma, preceduto, nel mese di settembre, da un’iniziativa nazionale in Emilia Romagna contro la cinica insensibilità aziendale che, a fronte di un dramma che sta scuotendo la coscienza del Paese, conferma chiusure e tagli, anche nelle zone devastate dal terremoto.
V/Bem
Fonte: Termolionline
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