martedì 7 maggio 2013

Interrogazione alla Camera dei Deputati e rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri sulla trasparenza delle forme di sostegno pubblico in favore delle imprese editoriali



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00350
presentato da
BOCCADUTRI Sergio
testo di
Lunedì 6 maggio 2013, seduta n. 12
  BOCCADUTRI. – Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
   le forme di sostegno pubblico in favore dell'editoria sono riconducibili a due tipologie fondamentali: gli aiuti economici diretti in favore di determinate imprese editoriali; gli aiuti economici indiretti, di tipo generalizzato, a loro volta distinguibili in riduzioni tariffarie, agevolazioni fiscali e credito agevolato;
   la principale forma di contributo all'editoria di tipo indiretto per molti anni è stata rappresentata dalle tariffe postali agevolate per le spedizioni in abbonamento di prodotti editoriali;
   in particolare, Poste italiane ha applicato agli editori condizioni agevolate per la consegna dei prodotti editoriali presso gli abbonati La differenza rispetto alla normale tariffa è stata compensata a Poste italiane dallo Stato;
   il valore complessivo delle agevolazioni tariffarie riconosciute all'editoria, secondo le quantificazioni effettuate a consuntivo dalla società Poste italiane, è stato pari a 303 milioni di euro nel 2005 e a 299 milioni di euro nel 2006;
   la ripartizione tra i diversi beneficiari, nel 2005, è stata la seguente: le imprese editrici iscritte al Registro degli operatori di comunicazione hanno ricevuto circa 174 milioni di euro, mentre alle associazioni e organizzazioni no profit sono stati assegnati 104 milioni di euro; i restanti 25 milioni di euro corrispondono a riduzioni riconosciute per spedizioni di libri;
   sempre secondo i dati del 2005, gli unici ad oggi resi disponibili da un'indagine conoscitiva dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, tre gruppi editoriali assorbono quasi un terzo delle agevolazioni complessive, ricevendo un contributo medio di quasi 17 milioni di euro ciascuno. Una seconda categoria, composta da 19 imprese, beneficia poi del 25 per cento dei contributi, con un valore medio di quasi 2,3 milioni di euro. Infine, meno della metà del totale dei contributi postali erogati dallo Stato viene ripartita tra quasi 5.000 editori, che ricevono in media una compensazione nell'ordine dei 16 mila euro;
   in particolare, limitatamente alle compensazioni postali, nel 2005 queste sono state le somme liquidate dallo Stato ai principali editori: Arnoldo Mondadori Editore s.p.a. 18.877.876, Il Sole 24 ore S.p.a. 17.822.223, R.C.S. Quotidiani S.p.a. 13.763.592, Periodici San Paolo 6.966.300, Gruppo Editoriale L'Espresso 4.689.442, Avvenire Nuova Editoriale Italiana 3.603.599, Conquiste del Lavoro S.r.l. 2.996.742, De Agostini Editore 2.581.004, Athesia Druck 2.536.023, Edizioni La Stampa 2.415.521, Erinne S.r.l. 2.319.132, Hachette Rusconi S.p.a. 2.304.336, Mondolibri S.p.a. 2.106.761;
   dal 4 gennaio 2006 è possibile trovare sul sito del Governo i contributi pubblici all'editoria; i contributi indiretti e le compensazioni postali, nel caso di specie, non sono tuttavia pubblicati –:
   quali misure la Presidenza del Consiglio intenda assumere per rendere pubblici, trasparenti e consultabili dai cittadini anche i dati relativi ai contributi indiretti e alle compensazioni postali avvenute dopo il 2006, ove liquidate.
(4-00350)

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