sabato 19 maggio 2012
Sen. Fasano interroga il Ministro Passera sulla chiusura di alcuni sportelli postali in provincia di Salerno
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-07485
presentata da
VINCENZO FASANO
mercoledì 16 maggio 2012, seduta n.724
FASANO - Al Ministro dello sviluppo economico - Premesso che:
nella frazione di Arenabiancadi Montesano sulla Marcellana (Salerno) il locale sportello di Poste italiane funziona a giorni alterni (lunedì-mercoledì-venerdì);
a tale già precaria situazione si aggiunge che, da più di un anno, si verificano disservizi e conseguenti disagi. In particolare, si registrano chiusure dello sportello senza preavviso alcuno, sovvertendo completamente l'art. 3 del decreto 22 giugno 2007 del Ministro delle comunicazioni sugli obblighi di informazione all'utenza e al Comune interessato;
considerato che:
Poste italiane avrebbe dato seguito al piano di riorganizzazione cancellando alcuni sportelli postali della provincia di Salerno, in particolar modo nell'area del Cilento e del vallo di Diano, ossia tutti territori per lo più montani e con popolazione appartenente a fasce deboli. Gli uffici chiusi o a rischio di chiusura costituiscono il punto di riferimento per pagare le bollette, riscuotere la pensione, depositare i risparmi e usufruire di tanti altri servizi;
in particolare, l'ufficio postale di Arenabianca rappresenta un'esigenza insopprimibile per la fruizione di servizi essenziali per una serie di motivi: la maggior parte dell'utenza ha un'età anagrafica mediamente avanzata; esistono difficoltà logistiche per raggiungere l'ufficio più vicino, non essendo disponibile il necessario servizio di trasporto; lo stato della finanza locale non consentirebbe l'attivazione di servizi di trasporto da utilizzare per il raggiungimento dello sportello postale più vicino;
tenuto conto che:
con i continui piani di dimensionamento dei servizi primari ed essenziali sul territorio montano si concorre ad agevolare lo spopolamento delle aree interne e più decentrate;
in particolare, la chiusura dell'ufficio postale contribuirebbe ad aggravare la situazione di isolamento di aree già da tempo provate da quello stillicidio di tagli e riduzioni di servizi che stanno portando i cittadini allo stremo delle forze materiali e finanziarie;
tenuto ancora conto che:
le iniziative di razionalizzazione degli uffici postali non possono essere demandate alla esclusiva e incondizionata iniziativa di Poste italiane SpA, trattandosi di un servizio pubblico essenziale, e che come tale andrebbe concordato con le autorità locali responsabili e garanti dei servizi essenziali;
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