L'INDAGINE 45ENNE DI BOVEGNO INCASTRATA MENTRE USAVA L'AUTO DI SERVIZIO PER SCOPI PERSONALI
Su è giù per le vie di Tavernole del Mella a consegnare lettere, cartoline, fatture, raccomandate. Ogni giorno della settimana, alla guida dell'auto di servizio, partenza al mattino presto e fine del turno nel primo pomeriggio. Ma una portalettere in servizio a Tavernole, una donna di 45 anni residente a Bovegno, il giro per la consegna della posta qualche volta l'ha allungato: l'auto con la scritta Poste italiane è arrivata fino all'abitazione della dipendente. La portalettere è stata denunciata per peculato perché usava l'auto di servizio per scopi personali e anche perché i fatti suoi li sbrigava in orario di lavoro. È risaputo che i dipendenti postali non riscuotano molta simpatia tra chi deve fare i conti con file interminabili agli sportelli e con la scarsa (non è infrequente) educazione di chi accoglie i clienti.
Forse è proprio per questo che la presenza dell'auto di servizio in un'abitazione privata ha insospettito un passante che zelantemente ha pensato bene di riferire il fatto ai carabinieri competenti. La segnalazione non è stata sottovalutata. Per alcune settimane i carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia hanno tenuto sotto stretto controllo la dipendente. Un paio di carabinieri l'ha tallonata ogni volta che saliva sull'auto di servizio per iniziare il giro di consegna. I carabinieri le sono stati alle costole mentre al volante della piccola utilitaria raggiungeva le abitazioni del paese. E le erano alle costole anche quando la dipendente della Posta, con l'auto di servizio, ha raggiunto la propria abitazione prima della fine del turno. Il reato di peculato è stato immortalato dai carabinieri, chi ha pedinato la portalettere l'ha fotografata mentre la vettura veniva posteggiata fuori casa. Ci sono le foto, con tanto di orari e date. Il giro di vite per i furbetti della Posta ha colpito anche in Valtrompia.
27 marzo 2013
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