domenica 14 aprile 2013

Soluzioni nella buca delle lettere


Dopo l’accordo nazionale, che ha evitato il 30 per cento dei tagli previsti da Poste italiane, c’è grande attesa per il tavolo regionale di metà aprile, sul quale si giocheranno anche le carte dei nostri postini
Con oltre un milione di euro di utile netto consolidato Poste italiane si merita il plauso di riviste prestigiose come Fortune e si conferma al quarto posto nella classifica mondiale delle aziende di categoria. Ma a quale prezzo?
Nella nostra regione è previsto il taglio di 92 portalettere, negli ultimi due anni sono stati chiusi nove uffici su 77 e dei 68 rimasti aperti 19 sono già stati razionalizzati. E’ razionalizzazione, infatti, la parola d’ordine, ma l’obiettivo resta sempre quello di non penalizzare gli utenti. Almeno non troppo.

Percorso obbligato
“Abbiamo appena firmato - spiega Domenico La Rocca, neoeletto segretario regionale di Slp Cisl - un accordo a livello nazionale. Possiamo dire che si tratta di un buon accordo di crisi, dato che abbiamo ridotto del 30 per cento i tagli previsti dall’azienda, cercando di mettere un freno anche ai risvolti peggiori di una riorganizzazione che comunque è un percorso obbligato”. 
Il primo passo è “sistemare le eccedenze, le scorte. Non si parla di esuberi. Insomma, nessuno verrà mandato via. Alcuni, secondo quanto previsto  dall’articolo 4 della legge Fornero, andranno in prepensionamento, quattro anni prima del previsto, altri saranno sportellizzati. Questo è possibile anche grazie al fatto che il livello d’istruzione si è alzato, soprattutto tra i più giovani”. Portalettere con la laurea in tasca. Per altre 17 persone si pensa all’utilizzo nel settore Servizi speciali.
Mercato da riconquistare
“Dobbiamo riprenderci il mercato dei pacchetti fino a tre chili. Soprattutto i ragazzi utilizzano molto questo tipo di corrispondenza, perché fanno acquisti su Internet. Oggi la concorrenza si è rafforzata e Poste deve tornare a occuparsi di un settore che ha trascurato troppo”.
Ovviamente, dovrà migliorare la produttività “Soltanto migliorando l’operatività potrà essere garantito il servizio agli utenti. Le zone di recapito, infatti, saranno tagliate, ma in tutti i paesi sarà garantita la consegna giornaliera della posta, anche in montagna. I portalettere, infatti, dovranno gestire zone di recapito più estese e, quindi, dovrà essere distribuita loro la posta in anticipo per dar loro più tempo per la consegna”.
Trattativa in corso
Dopo l’accordo nazionale, quindi, c’è grande attesa per il tavolo regionale previsto entro la metà di aprile. “Poste italiane ha proposto soluzioni, ma saremo noi a dire dove e come si possono fare i tagli. Non deve piovere tutto dall’alto. Il tavolo nazionale ha definito gli assetti, con la trattativa locale cercheremo di valutare le soluzioni migliori per il nostro territorio. Come sindacati, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, nell’interesse del mantenimento dei posti di lavoro e della garanzia di uno stipendio a fine mese”.

ilFriuli.it
Maria Ludovica Schinko
13 aprile 2013

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