INTERPELLANZA URGENTE
I sottoscritti
chiedono di interpellare i Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e
delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
il piano di ristrutturazione organizzativa del servizio postale, presentato nella primavera 2012 da Poste italiane spa, prevede una diversa distribuzione sul territorio dei portalettere con rilevanti effetti negativi sull'occupazione e sulla regolarità del servizio,compromettendo una delle funzioni proprie della società Poste italiane spa e il concetto stesso del servizio universale per il quale lo Stato riconosce i relativi contributi proprio per assicurare la capillarità e la qualità del recapito postale;
per i sindacati il piano determinerà il licenziamento di 1.765 lavoratori nel 2012 nelle sole regioni del Piemonte, dell'Emilia Romagna, delle Marche, della Toscana e della Basilicata, mentre, con l'estensione del provvedimento a tutto il territorio nazionale nel 2013, la perdita di posti di lavoro sarà dell'ordine di 10-12.000 unità, con la chiusura di circa 2.000 uffici postali e una riduzione del 50 per cento degli appalti;
la prevista riorganizzazione – che si somma alle altre intraprese dal 2006 – è stata annunciata nonostante i risultati di bilancio 2011 siano positivi, con 846 milioni di utili e un risultato operativo pari a 1 miliardo a 641 milioni: per redditività la società Poste italiane spa si colloca, infatti, di gran lunga al primo posto al mondo rispetto ai principali operatori internazionali;
il piano di ristrutturazione di Poste italiane spa non prevede alcun futuro per il recapito postale e non attribuisce nemmeno un ruolo strategico al settore della logistica, non cogliendone le numerose opportunità offerte dal mercato in espansione che la configurano come nuova fattispecie di «un moderno recapito»;
il piano non sembra tener conto nemmeno delle evidenti carenze e inefficienze che il servizio di recapito già presenta in alcune realtà territoriali; così come non sembra tener conto di alcuni recenti investimenti, come nel caso del centro meccanico di smistamento di Ospedaletto di Pisa, inaugurato nell'aprile 2010, per il quale sono stati spesi diversi milioni di euro per apparecchiature che fanno di questo impianto, per livelli di produttività ed efficienza, secondo parametri aziendali, il secondo in Italia; interventi che verrebbero vanificati con il trasferimento delle attività a Firenze;
gli effetti negativi del processo di razionalizzazione del servizio – come detto già in atto da svariati anni – da parte della società Poste italiane spa sono ormai evidenti in intere porzioni di territorio nazionale, dove la società ha provveduto, nel tempo, a chiudere gli uffici postali, a ridurre gli orari di apertura degli sportelli, in particolare nelle aree geograficamente più svantaggiate, e, infine, a sospendere il servizio «portalettere» del sabato;
le segnalazioni dei disservizi postali sono oramai diffuse e non provengono più solo dai comuni più piccoli, ovvero quelli che storicamente sono i più difficili da servire, ma seri disagi sono segnalati sempre più spesso anche in aree più vaste e in città capoluogo;
in particolare, dal sito di Uncem Toscana si può scaricare l'elenco ufficiale di razionalizzazione del servizio che Poste italiane spa ha redatto l'11 luglio 2012 e che interessa per la Toscana 174 uffici; eccone l'estratto con il provvedimento accanto:
Arezzo Moncioni Montevarchi: chiusura;
Arezzo Montegonzi Cavriglia: chiusura;
Arezzo Pietraviva Bucine: chiusura;
Arezzo Porrena Poppi: chiusura;
Arezzo Santa Mama Subbiano: chiusura;
Arezzo Partina Bibbiena: chiusura;
Arezzo Iviarciano della Chiana Marciano della Chiana: chiusura;
Arezzo Camaldoli Poppi: chiusura;
Arezzo Centoia Cortona: chiusura;
Arezzo Ciggiano Civitella in Val di Chiana: chiusura;
Arezzo Civitella della Chiana Civitella in Val di Chiana: chiusura;
Arezzo Frassineto Arezzo: chiusura;
Arezzo Moggiona di Poppi: chiusura;
Arezzo Serravalle di Bibbiena: chiusura;
Firenze 2 provincia Crespino del Lamone Marradi: chiusura;
Firenze 2 provincia Chiocchio Greve in Chianti: chiusura;
Firenze 2 provincia Diacceto Pelago: chiusura;
Firenze 2 provincia Ronta Borgo San Lorenzo: chiusura;
Firenze 2 provincia San Vincenzo a Torri Scandicci: chiusura;
Firenze 2 provincia Vico D'Elsa Barberino Val D'Elsa: chiusura;
Firenze 2 provincia Bruscoli Firenzuola: chiusura;
Firenze 2 provincia Cavallina Barberino di Mugello: chiusura;
Firenze 2 provincia Granaiolo Empoli: chiusura;
Firenze 2 provincia Massarella Fucecchio: chiusura;
Firenze 2 provincia Monterappoli Empoli: chiusura;
Firenze 2 provincia Querce Fucecchio: chiusura;
Firenze 2 provincia Romola San Casciano in Val Di Pesa: chiusura;
Firenze 2 provincia Consuma Pelago: chiusura;
Firenze 2 provincia Donnini Reggello: chiusura;
Firenze 2 provincia Osteria Nuova Bagno a Ripoli: chiusura;
Firenze 2 provincia Polcanto Borgo San Lorenzo: chiusura;
Firenze 2 provincia San Donato in Collina Rignano sull'Arno: chiusura;
Firenze 2 provincia Vallombrosa Reggello: chiusura;
Grosseto Baccinello Scansano: chiusura;
Grosseto Bagnore Santa Fiora: chiusura;
Grosseto Buriano Castiglione della Pescaia: chiusura;
Grosseto Civitella Marittima Civitella Paganico: chiusura;
Grosseto Niccioleta Massa Marittima: chiusura;
Grosseto Petricci Semproniano: chiusura;
Grosseto Poggio Murella Mangiano: chiusura;
Grosseto Ravi Gavorrano: chiusura;
Grosseto Sovana Sorano: chiusura;
Grosseto Talamone Orbetello: chiusura;
Grosseto Vallerona Roccalbegna: chiusura;
Grosseto Vetulonia Castiglione della Pescaia: chiusura;
Grosseto Gavorrano: chiusura;
Grosseto Massa Marittima 1 Massa Marittima: chiusura;
Grosseto Santa Fiora: chiusura;
Grosseto Saturnia Manciano: chiusura;
Grosseto Argille Campagnatico: chiusura;
Grosseto Batignano Grosseto: chiusura;
Grosseto Borgo Carige Capalbio: chiusura;
Grosseto Castiglioncello Bandini Cinigiano: chiusura;
Grosseto Montebuono Sorano: chiusura;
Grosseto Montegiovi Castel del Piano: chiusura;
Grosseto Montelaterone Arcidosso: chiusura;
Grosseto Montenero Castel del Piano: chiusura;
Grosseto Monticello dell'Amiata Cinigiano: chiusura;
Grosseto Montorgiali Scansano: chiusura;
Grosseto Montorsaio Campagnatico: chiusura;
Grosseto Pancole Scansano: chiusura;
Grosseto San Giovanni delle Contee Sorano: chiusura;
Grosseto San Martino sul Fiora Manciano: chiusura;
Grosseto Sassofortino Roccastrada: chiusura;
Grosseto Stribugliano Arcidosso: chiusura;
Grosseto Tatti Massa Marittima: chiusura;
Livorno Colognole Collesalvetti: chiusura;
Livorno Bolgheri Castagneto Carducci: chiusura;
Livorno Castelnuovo della Misericordia Rosignano Marittimo: chiusura;
Livorno Marciana: chiusura;
Livorno Nibbiaia Rosignano Marittimo: chiusura;
Livorno Nugola Collesalvetti: chiusura;
Livorno Populonia Piombino: chiusura;
Livorno Procchio Marciana: chiusura;
Livorno San Piero in Campo Campo nell'Elba: chiusura;
Livorno Seccheto Campo nell'Elba: chiusura;
Lucca Corfino Villa Collemandina: chiusura;
Lucca Ponte all'Ania Barga: chiusura;
Lucca San Gennaro Capannori: chiusura;
Lucca Botticino Villa Basilica: chiusura;
Lucca Gragnano Capannori: chiusura;
Lucca Massa Macinaia Capannori: chiusura;
Lucca Gorfigliano Minucciano: chiusura;
Lucca Ruosina Stazzema: chiusura;
Lucca Castiglione di Garfagnana: chiusura;
Lucca Calavorno Coreglia Antelminelli: chiusura;
Lucca Coreglia Antelminelli Coreglia Antelminelli: chiusura;
Lucca Isola Bagni di Lucca: chiusura;
Lucca Loppeglia Pescaglia: chiusura;
Lucca Mologno Barga: chiusura;
Lucca Montefegatesi Bagni di Lucca: chiusura;
Lucca Piegaio Pescaglia: chiusura;
Lucca San Cassiano di Controni Bagni di Lucca: chiusura;
Lucca Carpinelli Minucciano: chiusura;
Lucca Casoli Camaiore: chiusura;
Lucca Gualdo di Massarosa Massarosa: chiusura;
Lucca Valdicastello Carducci Pietrasanta: chiusura;
Lucca Valpromaro Camaiore: chiusura;
Massa Carrara Canevara Massa: chiusura;
Massa Carrara San Terenzo Monti Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Caprigliola Aulla: chiusura;
Massa Carrara Sassalbo Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Altagnana Massa: chiusura;
Massa Carrara Campiglione Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Colonnata Carrara: chiusura;
Massa Carrara Forno Massa: chiusura;
Massa Carrara Gassano Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Gragnana Carrara: chiusura;
Massa Carrara Serricciolo Aulla: chiusura;
Massa Carrara Chiesa di Rossano Zeri: chiusura amministrativa;
Massa Carrara Miseglia Carrara: chiusura amministrativa;
Massa Carrara Codiponte Casola in Lunigiana: chiusura;
Pisa Avane Vecchiano: chiusura;
Pisa Ghizzano di Peccioli Peccioli: chiusura;
Pisa Orciatico Lajatico: chiusura;
Pisa San Dalmazio Pomarance: chiusura;
Pisa Coltano Pisa: chiusura;
Pisa Guardistallo Guardistallo: chiusura;
Pisa Orentano Castelfranco di sotto: chiusura;
Pisa Larderello Pomarance: chiusura;
Pisa Terricciola Terricciola: chiusura;
Pisa Uliveto Terme Vicopisano: chiusura;
Pisa Campo San Giuliano Terme: chiusura;
Pisa Fabbrica di Peccioli Peccioli: chiusura;
Pisa la Serra San Miniato: chiusura;
Pisa Montecastello Pontedera: chiusura;
Pisa Montefoscoli Palaia: chiusura;
Pisa Morrona Terricciola: chiusura;
Pisa Ripafratta San Giuliano terme: chiusura;
Pisa Treggiaia Pontedera: chiusura;
Pistoia Calamecca Piteglio: chiusura;
Pistoia Castelvecchio di Vellano Pescia: chiusura;
Pistoia Massa e Cozzile Massa e Cozzile: chiusura;
Pistoia Piastre Pistoia: chiusura;
Pistoia Prunetta Piteglio: chiusura;
Pistoia Sambuca Pistoiese Sambuca Pistoiese: chiusura;
Pistoia San Quirico Valleriana Pescia: chiusura;
Pistoia Treppio Sambuca Pistoiese: chiusura;
Pistoia Campo Tizzoro San Marcello Pistoiese: chiusura;
Pistoia Gavinana San Marcello Pistoiese: chiusura;
Pistoia Maresca San Marcello Pistoiese: chiusura;
Pistoia Marliana Marliana: chiusura;
Pistoia Montemagno di Quarrata Quarrata: chiusura;
Pistoia Avaglio Marliana: chiusura;
Pistoia Corbezzi Pistoia: chiusura;
Pistoia Fognano di Montale Montale: chiusura;
Pistoia Montecatini Val di Nievole Montecatini Terme: chiusura;
Pistoia Montevettolini Monsummano Terme: chiusura;
Pistoia Nievole Montecatini Terme: chiusura;
Pistoia Piano degli Ontani Cutigliano: chiusura;
Pistoia Pianosinatico Cutigliano: chiusura;
Pistoia San Baronto Lamporecchio: chiusura;
Pistoia Tobbiana Montale: chiusura;
Pistoia Vellano Pescia: chiusura;
Prato Bacchereto Carmignano: chiusura;
Prato Luicciana Cantagallo: chiusura;
Prato Prato Maliseti Prato: chiusura;
Prato Poggio alla Malva Carmignano: chiusura;
Siena Ciciano Chiusdino: chiusura;
Siena Montefollonico Torrita di Siena: chiusura;
Siena Montisi San Giovanni D'Asso: chiusura;
Siena Pievescola Casole D'Elsa: chiusura;
Siena San Gusmè Castelnuovo Berardenga: chiusura;
Siena Vagliagli Castelnuovo Berardenga: chiusura;
Siena Campiglia D'Orcia Castiglione D'Orcia: chiusura;
Siena Castel San Gimignano Colle di Val D'Elsa: chiusura;
Siena Castelnuovo Dell'Abate Montalcino: chiusura;
Siena Celle sul Rigo San Casciano dei Bagni: chiusura;
Siena Corsano Monteroni D'Arbia: chiusura;
Siena Gracciano Montepulciano: chiusura;
Siena Rigomagno Sinalunga: chiusura;
Siena Sant'Angelo in Colle Montalcino: chiusura;
Siena Scrofiano Sinalunga: chiusura;
Siena Vivo Castiglione D'Orcia: chiusura;
Siena Siena 6 Siena: chiusura amministrativa;
le organizzazioni sindacali di categoria riferiscono che tagli di personale di Poste italiane spa in Toscana arriveranno a 600 unità, rendendo così precario l'intero servizio postale regionale, a fronte paradossalmente di conti in ordine di Poste italiane spa se non addirittura di utili di bilancio;
dietro una corretta razionalizzazione delle risorse e degli uffici postali, sebbene concomitante ad un periodo di crisi e di revisione della spesa, non può celarsi un impoverimento di un servizio importante per il territorio ed essenziale per i cittadini, specie quelli più deboli: anziani, malati e persone a ridotta mobilità. Si tratta di un servizio importante anche per sostenere il mantenimento delle comunità e di molte attività economiche, a partire dal turismo –:
quali siano gli orientamenti del Governo in merito alle iniziative annunciate dalla società Poste italiane spa in materia di riorganizzazione del servizio di recapito e se tale piano sia considerato compatibile con gli obiettivi del contratto di programma e con il principio dell'universalità del servizio;
come i Ministri interpellati intendano intervenire al fine di scongiurare che gli effetti di tale piano possano tradursi in un ulteriore aggravarsi delle tensioni occupazionali nel nostro Paese;
quali iniziative intendano assumere al fine di consentire l'apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con le regioni e le amministrazioni locali, volto a individuare le soluzioni più opportune per la definizione delle strategie future di una società pubblica che svolge un ruolo cruciale sul piano economico e sociale;
come il Governo intenda intervenire, anche favorendo una concertazione fra la direzione regionale toscana di Poste italiane spa e le istituzioni coinvolte, per evitare che decisioni unilaterali assunte dall'azienda arrechino seri disagi agli abitanti dei comuni della regione Toscana, al fine di garantire l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto del contratto di servizio postale universale.
(2-01633)
«Velo, Realacci, Ventura, Albini, Bindi, Cenni, Cuperlo, De Pasquale, Fluvi, Fontanelli, Gatti, Giacomelli, Lulli, Mariani, Mattesini, Nannicini, Rigoni, Sani, Scarpetti».
(1o agosto 2012)
il piano di ristrutturazione organizzativa del servizio postale, presentato nella primavera 2012 da Poste italiane spa, prevede una diversa distribuzione sul territorio dei portalettere con rilevanti effetti negativi sull'occupazione e sulla regolarità del servizio,compromettendo una delle funzioni proprie della società Poste italiane spa e il concetto stesso del servizio universale per il quale lo Stato riconosce i relativi contributi proprio per assicurare la capillarità e la qualità del recapito postale;
per i sindacati il piano determinerà il licenziamento di 1.765 lavoratori nel 2012 nelle sole regioni del Piemonte, dell'Emilia Romagna, delle Marche, della Toscana e della Basilicata, mentre, con l'estensione del provvedimento a tutto il territorio nazionale nel 2013, la perdita di posti di lavoro sarà dell'ordine di 10-12.000 unità, con la chiusura di circa 2.000 uffici postali e una riduzione del 50 per cento degli appalti;
la prevista riorganizzazione – che si somma alle altre intraprese dal 2006 – è stata annunciata nonostante i risultati di bilancio 2011 siano positivi, con 846 milioni di utili e un risultato operativo pari a 1 miliardo a 641 milioni: per redditività la società Poste italiane spa si colloca, infatti, di gran lunga al primo posto al mondo rispetto ai principali operatori internazionali;
il piano di ristrutturazione di Poste italiane spa non prevede alcun futuro per il recapito postale e non attribuisce nemmeno un ruolo strategico al settore della logistica, non cogliendone le numerose opportunità offerte dal mercato in espansione che la configurano come nuova fattispecie di «un moderno recapito»;
il piano non sembra tener conto nemmeno delle evidenti carenze e inefficienze che il servizio di recapito già presenta in alcune realtà territoriali; così come non sembra tener conto di alcuni recenti investimenti, come nel caso del centro meccanico di smistamento di Ospedaletto di Pisa, inaugurato nell'aprile 2010, per il quale sono stati spesi diversi milioni di euro per apparecchiature che fanno di questo impianto, per livelli di produttività ed efficienza, secondo parametri aziendali, il secondo in Italia; interventi che verrebbero vanificati con il trasferimento delle attività a Firenze;
gli effetti negativi del processo di razionalizzazione del servizio – come detto già in atto da svariati anni – da parte della società Poste italiane spa sono ormai evidenti in intere porzioni di territorio nazionale, dove la società ha provveduto, nel tempo, a chiudere gli uffici postali, a ridurre gli orari di apertura degli sportelli, in particolare nelle aree geograficamente più svantaggiate, e, infine, a sospendere il servizio «portalettere» del sabato;
le segnalazioni dei disservizi postali sono oramai diffuse e non provengono più solo dai comuni più piccoli, ovvero quelli che storicamente sono i più difficili da servire, ma seri disagi sono segnalati sempre più spesso anche in aree più vaste e in città capoluogo;
in particolare, dal sito di Uncem Toscana si può scaricare l'elenco ufficiale di razionalizzazione del servizio che Poste italiane spa ha redatto l'11 luglio 2012 e che interessa per la Toscana 174 uffici; eccone l'estratto con il provvedimento accanto:
Arezzo Moncioni Montevarchi: chiusura;
Arezzo Montegonzi Cavriglia: chiusura;
Arezzo Pietraviva Bucine: chiusura;
Arezzo Porrena Poppi: chiusura;
Arezzo Santa Mama Subbiano: chiusura;
Arezzo Partina Bibbiena: chiusura;
Arezzo Iviarciano della Chiana Marciano della Chiana: chiusura;
Arezzo Camaldoli Poppi: chiusura;
Arezzo Centoia Cortona: chiusura;
Arezzo Ciggiano Civitella in Val di Chiana: chiusura;
Arezzo Civitella della Chiana Civitella in Val di Chiana: chiusura;
Arezzo Frassineto Arezzo: chiusura;
Arezzo Moggiona di Poppi: chiusura;
Arezzo Serravalle di Bibbiena: chiusura;
Firenze 2 provincia Crespino del Lamone Marradi: chiusura;
Firenze 2 provincia Chiocchio Greve in Chianti: chiusura;
Firenze 2 provincia Diacceto Pelago: chiusura;
Firenze 2 provincia Ronta Borgo San Lorenzo: chiusura;
Firenze 2 provincia San Vincenzo a Torri Scandicci: chiusura;
Firenze 2 provincia Vico D'Elsa Barberino Val D'Elsa: chiusura;
Firenze 2 provincia Bruscoli Firenzuola: chiusura;
Firenze 2 provincia Cavallina Barberino di Mugello: chiusura;
Firenze 2 provincia Granaiolo Empoli: chiusura;
Firenze 2 provincia Massarella Fucecchio: chiusura;
Firenze 2 provincia Monterappoli Empoli: chiusura;
Firenze 2 provincia Querce Fucecchio: chiusura;
Firenze 2 provincia Romola San Casciano in Val Di Pesa: chiusura;
Firenze 2 provincia Consuma Pelago: chiusura;
Firenze 2 provincia Donnini Reggello: chiusura;
Firenze 2 provincia Osteria Nuova Bagno a Ripoli: chiusura;
Firenze 2 provincia Polcanto Borgo San Lorenzo: chiusura;
Firenze 2 provincia San Donato in Collina Rignano sull'Arno: chiusura;
Firenze 2 provincia Vallombrosa Reggello: chiusura;
Grosseto Baccinello Scansano: chiusura;
Grosseto Bagnore Santa Fiora: chiusura;
Grosseto Buriano Castiglione della Pescaia: chiusura;
Grosseto Civitella Marittima Civitella Paganico: chiusura;
Grosseto Niccioleta Massa Marittima: chiusura;
Grosseto Petricci Semproniano: chiusura;
Grosseto Poggio Murella Mangiano: chiusura;
Grosseto Ravi Gavorrano: chiusura;
Grosseto Sovana Sorano: chiusura;
Grosseto Talamone Orbetello: chiusura;
Grosseto Vallerona Roccalbegna: chiusura;
Grosseto Vetulonia Castiglione della Pescaia: chiusura;
Grosseto Gavorrano: chiusura;
Grosseto Massa Marittima 1 Massa Marittima: chiusura;
Grosseto Santa Fiora: chiusura;
Grosseto Saturnia Manciano: chiusura;
Grosseto Argille Campagnatico: chiusura;
Grosseto Batignano Grosseto: chiusura;
Grosseto Borgo Carige Capalbio: chiusura;
Grosseto Castiglioncello Bandini Cinigiano: chiusura;
Grosseto Montebuono Sorano: chiusura;
Grosseto Montegiovi Castel del Piano: chiusura;
Grosseto Montelaterone Arcidosso: chiusura;
Grosseto Montenero Castel del Piano: chiusura;
Grosseto Monticello dell'Amiata Cinigiano: chiusura;
Grosseto Montorgiali Scansano: chiusura;
Grosseto Montorsaio Campagnatico: chiusura;
Grosseto Pancole Scansano: chiusura;
Grosseto San Giovanni delle Contee Sorano: chiusura;
Grosseto San Martino sul Fiora Manciano: chiusura;
Grosseto Sassofortino Roccastrada: chiusura;
Grosseto Stribugliano Arcidosso: chiusura;
Grosseto Tatti Massa Marittima: chiusura;
Livorno Colognole Collesalvetti: chiusura;
Livorno Bolgheri Castagneto Carducci: chiusura;
Livorno Castelnuovo della Misericordia Rosignano Marittimo: chiusura;
Livorno Marciana: chiusura;
Livorno Nibbiaia Rosignano Marittimo: chiusura;
Livorno Nugola Collesalvetti: chiusura;
Livorno Populonia Piombino: chiusura;
Livorno Procchio Marciana: chiusura;
Livorno San Piero in Campo Campo nell'Elba: chiusura;
Livorno Seccheto Campo nell'Elba: chiusura;
Lucca Corfino Villa Collemandina: chiusura;
Lucca Ponte all'Ania Barga: chiusura;
Lucca San Gennaro Capannori: chiusura;
Lucca Botticino Villa Basilica: chiusura;
Lucca Gragnano Capannori: chiusura;
Lucca Massa Macinaia Capannori: chiusura;
Lucca Gorfigliano Minucciano: chiusura;
Lucca Ruosina Stazzema: chiusura;
Lucca Castiglione di Garfagnana: chiusura;
Lucca Calavorno Coreglia Antelminelli: chiusura;
Lucca Coreglia Antelminelli Coreglia Antelminelli: chiusura;
Lucca Isola Bagni di Lucca: chiusura;
Lucca Loppeglia Pescaglia: chiusura;
Lucca Mologno Barga: chiusura;
Lucca Montefegatesi Bagni di Lucca: chiusura;
Lucca Piegaio Pescaglia: chiusura;
Lucca San Cassiano di Controni Bagni di Lucca: chiusura;
Lucca Carpinelli Minucciano: chiusura;
Lucca Casoli Camaiore: chiusura;
Lucca Gualdo di Massarosa Massarosa: chiusura;
Lucca Valdicastello Carducci Pietrasanta: chiusura;
Lucca Valpromaro Camaiore: chiusura;
Massa Carrara Canevara Massa: chiusura;
Massa Carrara San Terenzo Monti Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Caprigliola Aulla: chiusura;
Massa Carrara Sassalbo Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Altagnana Massa: chiusura;
Massa Carrara Campiglione Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Colonnata Carrara: chiusura;
Massa Carrara Forno Massa: chiusura;
Massa Carrara Gassano Fivizzano: chiusura;
Massa Carrara Gragnana Carrara: chiusura;
Massa Carrara Serricciolo Aulla: chiusura;
Massa Carrara Chiesa di Rossano Zeri: chiusura amministrativa;
Massa Carrara Miseglia Carrara: chiusura amministrativa;
Massa Carrara Codiponte Casola in Lunigiana: chiusura;
Pisa Avane Vecchiano: chiusura;
Pisa Ghizzano di Peccioli Peccioli: chiusura;
Pisa Orciatico Lajatico: chiusura;
Pisa San Dalmazio Pomarance: chiusura;
Pisa Coltano Pisa: chiusura;
Pisa Guardistallo Guardistallo: chiusura;
Pisa Orentano Castelfranco di sotto: chiusura;
Pisa Larderello Pomarance: chiusura;
Pisa Terricciola Terricciola: chiusura;
Pisa Uliveto Terme Vicopisano: chiusura;
Pisa Campo San Giuliano Terme: chiusura;
Pisa Fabbrica di Peccioli Peccioli: chiusura;
Pisa la Serra San Miniato: chiusura;
Pisa Montecastello Pontedera: chiusura;
Pisa Montefoscoli Palaia: chiusura;
Pisa Morrona Terricciola: chiusura;
Pisa Ripafratta San Giuliano terme: chiusura;
Pisa Treggiaia Pontedera: chiusura;
Pistoia Calamecca Piteglio: chiusura;
Pistoia Castelvecchio di Vellano Pescia: chiusura;
Pistoia Massa e Cozzile Massa e Cozzile: chiusura;
Pistoia Piastre Pistoia: chiusura;
Pistoia Prunetta Piteglio: chiusura;
Pistoia Sambuca Pistoiese Sambuca Pistoiese: chiusura;
Pistoia San Quirico Valleriana Pescia: chiusura;
Pistoia Treppio Sambuca Pistoiese: chiusura;
Pistoia Campo Tizzoro San Marcello Pistoiese: chiusura;
Pistoia Gavinana San Marcello Pistoiese: chiusura;
Pistoia Maresca San Marcello Pistoiese: chiusura;
Pistoia Marliana Marliana: chiusura;
Pistoia Montemagno di Quarrata Quarrata: chiusura;
Pistoia Avaglio Marliana: chiusura;
Pistoia Corbezzi Pistoia: chiusura;
Pistoia Fognano di Montale Montale: chiusura;
Pistoia Montecatini Val di Nievole Montecatini Terme: chiusura;
Pistoia Montevettolini Monsummano Terme: chiusura;
Pistoia Nievole Montecatini Terme: chiusura;
Pistoia Piano degli Ontani Cutigliano: chiusura;
Pistoia Pianosinatico Cutigliano: chiusura;
Pistoia San Baronto Lamporecchio: chiusura;
Pistoia Tobbiana Montale: chiusura;
Pistoia Vellano Pescia: chiusura;
Prato Bacchereto Carmignano: chiusura;
Prato Luicciana Cantagallo: chiusura;
Prato Prato Maliseti Prato: chiusura;
Prato Poggio alla Malva Carmignano: chiusura;
Siena Ciciano Chiusdino: chiusura;
Siena Montefollonico Torrita di Siena: chiusura;
Siena Montisi San Giovanni D'Asso: chiusura;
Siena Pievescola Casole D'Elsa: chiusura;
Siena San Gusmè Castelnuovo Berardenga: chiusura;
Siena Vagliagli Castelnuovo Berardenga: chiusura;
Siena Campiglia D'Orcia Castiglione D'Orcia: chiusura;
Siena Castel San Gimignano Colle di Val D'Elsa: chiusura;
Siena Castelnuovo Dell'Abate Montalcino: chiusura;
Siena Celle sul Rigo San Casciano dei Bagni: chiusura;
Siena Corsano Monteroni D'Arbia: chiusura;
Siena Gracciano Montepulciano: chiusura;
Siena Rigomagno Sinalunga: chiusura;
Siena Sant'Angelo in Colle Montalcino: chiusura;
Siena Scrofiano Sinalunga: chiusura;
Siena Vivo Castiglione D'Orcia: chiusura;
Siena Siena 6 Siena: chiusura amministrativa;
le organizzazioni sindacali di categoria riferiscono che tagli di personale di Poste italiane spa in Toscana arriveranno a 600 unità, rendendo così precario l'intero servizio postale regionale, a fronte paradossalmente di conti in ordine di Poste italiane spa se non addirittura di utili di bilancio;
dietro una corretta razionalizzazione delle risorse e degli uffici postali, sebbene concomitante ad un periodo di crisi e di revisione della spesa, non può celarsi un impoverimento di un servizio importante per il territorio ed essenziale per i cittadini, specie quelli più deboli: anziani, malati e persone a ridotta mobilità. Si tratta di un servizio importante anche per sostenere il mantenimento delle comunità e di molte attività economiche, a partire dal turismo –:
quali siano gli orientamenti del Governo in merito alle iniziative annunciate dalla società Poste italiane spa in materia di riorganizzazione del servizio di recapito e se tale piano sia considerato compatibile con gli obiettivi del contratto di programma e con il principio dell'universalità del servizio;
come i Ministri interpellati intendano intervenire al fine di scongiurare che gli effetti di tale piano possano tradursi in un ulteriore aggravarsi delle tensioni occupazionali nel nostro Paese;
quali iniziative intendano assumere al fine di consentire l'apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, con le regioni e le amministrazioni locali, volto a individuare le soluzioni più opportune per la definizione delle strategie future di una società pubblica che svolge un ruolo cruciale sul piano economico e sociale;
come il Governo intenda intervenire, anche favorendo una concertazione fra la direzione regionale toscana di Poste italiane spa e le istituzioni coinvolte, per evitare che decisioni unilaterali assunte dall'azienda arrechino seri disagi agli abitanti dei comuni della regione Toscana, al fine di garantire l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto del contratto di servizio postale universale.
(2-01633)
«Velo, Realacci, Ventura, Albini, Bindi, Cenni, Cuperlo, De Pasquale, Fluvi, Fontanelli, Gatti, Giacomelli, Lulli, Mariani, Mattesini, Nannicini, Rigoni, Sani, Scarpetti».
(1o agosto 2012)
Nessun commento:
Posta un commento