(a.c.) Senza stipendio da
mesi, senza contributi Inps versati, senza Tfr, senza tredicesima, né
quattordicesima. Davvero difficile la vita degli addetti alla pulizia negli
uffici postali di Brescia e provincia, che ieri sono scesi in piazza in città
per rendere pubbliche le loro problematiche.
Gli operatori, esasperati da
mesi - anni in alcuni casi - di cattivi rapporti di lavoro con le cooperative e
le ditte che hanno in appalto la gestione delle pulizie da Poste Italiane, si
sono riuniti in piazza Vittoria, sotto l'ufficio centrale della città, per
provare a dare una svolta alla loro situazione. L'appalto ora come ora è
affidato dalle Poste alla ditta New Multiglobal Service, ma negli ultimi anni
le ditte che si sono succedute sono davvero tante. Il modus operandi spesso è
il medesimo: non appena l'appalto viene assegnato la società paga regolarmente
gli stipendi, ma dopo qualche periodo iniziano i mesi a vuoto (attualmente sono
3 i mesi senza un solo euro). Stesso discorso per i contributi previdenziali e
Tfr. Il tutto a discapito di lavoratori già di per sé "deboli", che
percepiscono cioè stipendi bassi. Il tutto, in pratica, sulle spalle di donne
con figli a carico, neo-mamme tornate al lavoro presto perché senza maternità,
persone costrette a muoversi in provincia da un ufficio postale all'altro senza
nemmeno i rimborsi chilometrici per il carburante, e uno stipendio che quando
arriva è di solo 600 euro.
I manifestanti in piazza,
sotto le bandiere di Filcams-Cgil, hanno chiesto maggiore tutela e più
controlli sulle ditte che vincono gli appalti.
BSNews.it
Redazione
21 settembre 2012
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