Decisione senza
appello: il presidio sparisce
«Data la situazione — spiega il sindaco di Vicopisano — ho preso accordi
con le banche che hanno sede a Uliveto affinché, pur senza l’ufficio postale, i
residenti possano avere i medesimi servizi nel paese»
Pisa, 21 settembre 2012 -
E' una sentenza senza appello quella con cui Poste Italiane ha condannato l’ufficio di Uliveto
Terme. Quello che la direttrice provinciale aveva già
anticipato al sindaco di Vicopisano Juri Taglioli si è concretizzato in un fax
ufficiale arrivato in municipio un paio di giorni fa e che
annuncia la chiusura da lunedì prossimo. Vani sono stati in tentativi di
evitarla, dalle raccolte di firme agli appelli al prefetto.
«Data la situazione —
spiega il sindaco — ho preso accordi con le banche che hanno sede a Uliveto
affinché, pur senza l’ufficio postale, i residenti possano avere i medesimi
servizi nel paese». La banca di Credito Coop di
Fornacette offre
ai pensionati un conto corrente gratuito e la possibilità di attivare il
pagamento gratuito delle bollette e di tutti i pagamenti legati ai servizi che
fanno capo al Comune.
Gli altri correntisti
potranno pagare i bollettini allo stesso costo richiesto oggi dalle Poste Italiane
(1.20 euro). Anche la Cassa Risparmio Pisa, Lucca e
Livorno prevede
conto corrente pensione gratuito e pagamento allo sportello bancario dei
bollettini postali al medesimo costo delle Poste Italiane 1.20 euro. Al
Tabacchi di Giampiero Battini è possibile pagare al costo di 1.50-1.55
euro tutta
una serie di bollettini e canoni.
E mentre a Uliveto ci si
attrezza per fornire delle alternative, gli uffici postali di Avane, Campo
e Ripafratta restano
ancora in attesa di giudizio. Qui la comunicazione ufficiale non è ancora
arrivata ma Poste Italiane è apparsa irremovibile. Cittadini e amministratori
però non si arrendono e continuano con le iniziative.
Ad Avane oggi, a partire dalle 10.30, nuovo presidio con raccolta firme
organizzato dal Pd locale («venerdì scorso un centinaio firme»). Qui l’ufficio
è già stato protagonista di un ‘taglio’: per evitare la chiusura l’orario venne
ridotto alle tre aperture settimanali.
Cecilia
Morello
La Nazione / Pisa
21 settembre 2012
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