sabato 16 giugno 2012

13 giugno 2012 - Interrogazione in Commissione alla Camera sulla ditte appaltatrici per i servizi di pulizia degli uffici postali che pagano con molto ritardo le retribuzioni e riducono il numero delle ore di lavoro dei lavoratori


Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07065
presentata da
MARIALUISA GNECCHI
mercoledì 13 giugno 2012, seduta n.649

GNECCHI, DAMIANO, CODURELLI, GATTI, MADIA, RAMPI, BOCCUZZI, BOBBA e VELO. - 
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze.
 - Per sapere - premesso che:

è stato sottoscritto nel 2011, quale parte integrante del CCNL del settore, un protocollo di intesa, con le organizzazioni sindacali di categoria, sulla disciplina dei rapporti della società PosteItaliane con le aziende appaltatrici e che prevede la vigilanza della società committente Poste, sui comportamenti delle ditte appaltatrici soprattutto in esito al rispetto del contratto di lavoro e delle norme sulla sicurezza sul lavoro;

nella realtà che viene invece rappresentata, molte ditte appaltatrici, pagano con molto ritardo le retribuzioni e riducono il numero delle ore e si verificano molti casi di lavoratrici dipendenti, che vengono passate in modo unilaterale da 15 a 8 ore settimanali di contratto;

risulterebbe anche che le Poste Italiane stiano assegnando i nuovi appalti di servizi di pulizia degli uffici postali, non solo tagliando drasticamente il numero delle ore, ma anche con ribassi di offerta significativi rispetto alla base prevista dai bandi;

nello specifico, in alcune situazioni, si starebbe passando da 3 passaggi di 45 minuti degli addetti alla pulizia a settimana in ogni ufficio postale, a 20 minuti una volta a settimana;

questo drastico taglio di servizi di pulizia messi in appalto dalle Poste ricade pesantemente sui lavoratori, che in questo settore sono particolarmente donne;

le Poste Italiane sono a totale partecipazione pubblica e dovrebbero ancora di più, oltre agli obblighi di legge, adottare comportamenti ispirati alla responsabilità sociale -:
On. Marialuisa Gnecchi

se non ritenga il Governo di assumere le iniziative di competenza nei confronti dell'azienda affinché rispetti il succitato protocollo, soprattutto per le modalità di assegnazione degli appalti, e le garanzie contrattuali per i lavoratori e le lavoratrici.(5-07065)

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