LA NAZIONE GROSSETO
Servizi e disservizi
La direzione ha presentato il piano organizzativo per il periodo estivo in tutta la provincia
Grosseto, 20 giugno 2012 - SONO SETTE gli uffici postali che subiranno una riduzione dei giorni di apertura nel periodo estivo e benché questa volta non siano annuciate chiusure vere e proprie il progetto presentato dalla Direzione delle Poste resta materia scottante. Almeno per il sindacato Failp Cisal, presente alla riunione con i vertici provinciali di Poste Italiane con Orietta Brizzi, Carolina Tiso (entrambe della Rsu) e Pasquale Pasquinelli (della segreteria provinciale).
Il piano presentato dall’azienda prevede una contrazione delle aperture per tutto il prossimo mese di agosto degli uffici di Arcille (resterà aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì, oltre a sabato 18 agosto), Montenero (lunedì, mercoledì, venerdì e il martedì 14 agosto), Montemerano (lunedì, mercoledì, venerdì e il sabato 18 agosto), Roccatederighi (martedì, giovedì e sabato), Sassofortino (lunedì, mercoledì e venerdì, poi giovedì 2 e martedì 14 agosto), Bagnolo (martedì, giovedì e sabato, più mercoledì 1 agosto) e Murci (martedì, giovedì e sabato) e la decisione, dice la Failp Cisal, è avvenuta «eludendo ancora una volta i passaggi relazionali», tanto che l’incontro di lunedì è avvenuto solo inseguito a una richiesta formale del sindacato. «L’Azienda — dicono i rappresentanti Failp Cisal — non convoca i sindacati da circa un anno, nonostante si stiano decidendo riorganizzazioni importanti su molti servizi postali, compreso quello dei portalettere che porterà a una riduzione del loro numero. Quanti in meno a Grosseto non è ancora possibile saperlo, ma si parla di interventi consistenti, basti pensare che in Toscana l’organico sarà ridotto di 172 unità».
E NON E’ FINITA. La Direzione ha già informato i sindacati che a breve si dovrà partire con un nuovo progetto di riorganizzazione degli uffici postali, e questo non è un segnale che la Failp Cisal intende leggere in maniera positiva. Se non altro perché, fino a oggi, il termine «riorganizzazione» è sempre coinciso con uffici da chiudere. «Da due anni a questa parte, ad esempio — ricordano Brizzi, Tiso e Pasquinelli —, la riduzione delle aperture annunciate per il solo periodo estivo si è poi trasformata nell’orario normale, mantenuto cioè anche per il resto dell’anno. E comunque non è possibile da una parte sostenere che durante l’estate alcuni uffici possono ridurre le aperture perché il lavoro è minore e, dall’altra, non aumentare l’offerta in quelle località turistiche (come Castiglione, ad esempio) dove la popolazione aumenta a dismisura. Ecco, l’Azienda non ha mai ascoltato queste nostre indicazioni e, anzi, ancora oggi è assente un piano strategico complessivo. E poi troviamo assurdo fare certe scelte senza tenere conto della produttività degli uffici effettuando interventi su sportelli virtuosi e produttivi. Anche perché la riduzione di offerta ha come primo effetto la perdita di fidelizzazione della clientela, quindi ricadute negative sulla produttività».
di LUCA MANTIGLIONI
LA NAZIONE GROSSETO
Servizi e disservizi
La direzione ha presentato il piano organizzativo per il periodo estivo in tutta la provincia
Grosseto, 20 giugno 2012 - SONO SETTE gli uffici postali che subiranno una riduzione dei giorni di apertura nel periodo estivo e benché questa volta non siano annuciate chiusure vere e proprie il progetto presentato dalla Direzione delle Poste resta materia scottante. Almeno per il sindacato Failp Cisal, presente alla riunione con i vertici provinciali di Poste Italiane con Orietta Brizzi, Carolina Tiso (entrambe della Rsu) e Pasquale Pasquinelli (della segreteria provinciale).
Il piano presentato dall’azienda prevede una contrazione delle aperture per tutto il prossimo mese di agosto degli uffici di Arcille (resterà aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì, oltre a sabato 18 agosto), Montenero (lunedì, mercoledì, venerdì e il martedì 14 agosto), Montemerano (lunedì, mercoledì, venerdì e il sabato 18 agosto), Roccatederighi (martedì, giovedì e sabato), Sassofortino (lunedì, mercoledì e venerdì, poi giovedì 2 e martedì 14 agosto), Bagnolo (martedì, giovedì e sabato, più mercoledì 1 agosto) e Murci (martedì, giovedì e sabato) e la decisione, dice la Failp Cisal, è avvenuta «eludendo ancora una volta i passaggi relazionali», tanto che l’incontro di lunedì è avvenuto solo inseguito a una richiesta formale del sindacato. «L’Azienda — dicono i rappresentanti Failp Cisal — non convoca i sindacati da circa un anno, nonostante si stiano decidendo riorganizzazioni importanti su molti servizi postali, compreso quello dei portalettere che porterà a una riduzione del loro numero. Quanti in meno a Grosseto non è ancora possibile saperlo, ma si parla di interventi consistenti, basti pensare che in Toscana l’organico sarà ridotto di 172 unità».
E NON E’ FINITA. La Direzione ha già informato i sindacati che a breve si dovrà partire con un nuovo progetto di riorganizzazione degli uffici postali, e questo non è un segnale che la Failp Cisal intende leggere in maniera positiva. Se non altro perché, fino a oggi, il termine «riorganizzazione» è sempre coinciso con uffici da chiudere. «Da due anni a questa parte, ad esempio — ricordano Brizzi, Tiso e Pasquinelli —, la riduzione delle aperture annunciate per il solo periodo estivo si è poi trasformata nell’orario normale, mantenuto cioè anche per il resto dell’anno. E comunque non è possibile da una parte sostenere che durante l’estate alcuni uffici possono ridurre le aperture perché il lavoro è minore e, dall’altra, non aumentare l’offerta in quelle località turistiche (come Castiglione, ad esempio) dove la popolazione aumenta a dismisura. Ecco, l’Azienda non ha mai ascoltato queste nostre indicazioni e, anzi, ancora oggi è assente un piano strategico complessivo. E poi troviamo assurdo fare certe scelte senza tenere conto della produttività degli uffici effettuando interventi su sportelli virtuosi e produttivi. Anche perché la riduzione di offerta ha come primo effetto la perdita di fidelizzazione della clientela, quindi ricadute negative sulla produttività».
di LUCA MANTIGLIONI
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