Premio di risultato
Accordo al ribasso e penalizzante.
Con l’accordo sottoscritto in data odierna sul PDR 2011/13 sono state fortemente penalizzati, nella valorizzazione della presenza in servizio, oltre 35.000 lavoratori e lavoratrici, tra i quali: le donne in maternità, i lavoratori in infortunio, i malati di gravi patologie e chi subisce ricoveri in Ospedale che non avranno più Diritto al Bonus Presenza
Infatti, questa mattina dopo una intera nottata di confronto l’Azienda ha sottoscritto con 4 OO.SS. largamente minoritarie (UilPoste, Failp-Cisal, ConfsalCom e UglCom) il nuovo premio di risultato per gli anni 2011-12-13.
Il confronto, avviato dopo l’incontro tra l’Amministratore Delegato e i Segretari Generali delle OO.SS. che avevano già ottenuto in quella sede il recupero delle somme non erogate nel 2010 (euro 220) e il pagamento del saldo 2011 al 100% (euro 935), doveva rinnovare la parte e economica e normativa del PDR per il triennio 2011/13.
In apertura le parti sindacali unitariamente hanno ribadito le proprie richieste da sempre espresse che riguardavano gli aumenti degli importi, una più bilanciata interpolazione, una struttura del premio più equilibrata ed in grado di dare una reale evidenza agli sforzi produttivi dei lavoratori.
La trattativa ha evidenziato una incomprensibile posizione aziendale che, nonostante gli utili rilevanti ottenuti in questi anni, ha negato aumenti strutturali per l’intero triennio, ha confermato la propria posizione, fortemente penalizzante per i lavoratori, sull’interpolazione in caso di risultato negativo, ha penalizzato il prospetto delle riduzioni per malattia introducendo un ulteriore scaglione con una decurtazione del 75% della quota regionale, ha penalizzato il bonus presenza escludendo quasi tutte le assenze tra quelle comunque riconosciute come presenza (esempio: Maternità, gravi patologie, infortunio, ricoveri ospedalieri, ecc.), non ha voluto introdurre elementi di salvaguardia in caso del verificarsi, come nel 2010, di utili sostanziosi e risultati operativi negativi.
In sostanza le uniche disponibilità aziendali hanno riguardato: una una tantum di 45 E lordi per il solo anno 2011, il bonus presenza che passa solo da 130 a 140 euro nonostante un forte rispermio aziendale dovuto al maggiore impatto proposto, la soglia di accesso abbassata all’ 80% (premio pagato al 40%), oltre ovviamente a quanto già concordato dai Segretari Generali con l’Amministratore Delegato.
Noi abbiamo ritenuto le disponibilità aziendali nel merito troppo distanti dalle richieste e abbiamo deciso di non firmare un accordo che nei fatti blocca per 4 anni le retribuzioni dei lavoratori e arretra su elementi di struttura già acquisiti.
Inoltre l’intero impianto del PDR denota uno spirito sostanzialmente rinunciatario da parte dell’’Azienda che a fronte del quotidiano impegno richiesto ai lavoratori non scommette sul rilancio aziendale e scarica le proprie incapacità manageriali unicamente sui lavoratori.
In buona sostanza si tratta a nostro parere di un PDR finanziato esclusivamente dal lavoro e dai sacrifici dell’intera categoria.
SLP e SLC avvieranno una serie di iniziative di confronto con i lavoratori e di Mobilitazione della categoria e si riservano di verificare la legittimità dell’accordo sottoscritto alla luce anche di quanto contenuto nell’accordo interconfederale del 28/6/2011 sulla rappresentanza e sulla relativa validità degli accordi sottoscritti secondo quanto stabilito
LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLP-CISL SLC- CGIL
M. Petitto E.Miceli
SLP-CISL SLC- CGIL
M. Petitto E.Miceli
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